Alliance of Women Film Journalists

L'Alliance of Women Film Journalists (AWFJ) è un'organizzazione no-profit fondata nel 2006 a New York con lo scopo di riconoscere i meriti delle opere fatte da o riguardanti le donne.[1] Composta da 84 critici cinematografici, giornaliste e scrittrici, viene definita dal British Film Institute come un'organizzazione che raccoglie articoli dai suoi membri (principalmente statunitensi) e assegna premi annuali.[2]

EDA Awards modifica

Dal 2007 l'AWFJ assegna ogni anno premi al migliore (e al peggiore) film, votato dai suoi membri. Questi premi sono chiamati EDA in onore della madre della fondatrice Jennifer Merin, l'attrice Eda Reiss Merin. L'EDA è anche l'acronimo di Excellent Dynamic Activism.[3] Sono stati segnalati negli ultimi anni da una serie di fonti mediatiche tradizionali tra cui TIME, USA Today, Variety e The New York Times nelle loro liste di riconoscimenti cinematografici.[4][5][6][7] Sempre nel 2007 l'AWFJ fece la propria Top 100 Films List in risposta a quella dell'American Film Institute 100 Years, 100 Films.[8]

Note modifica

  1. ^ (EN) About the AWFJ, su awfj.org, AWFJ. URL consultato il 3 settembre 2019.
  2. ^ (EN) Sophie Mayer, Women on film, online, su bfi.org.uk, British Film Institute. URL consultato il 3 settembre 2019.
  3. ^ (EN) EDA Awards, su awfj.org, AWFJ. URL consultato il 3 settembre 2019.
  4. ^ Susan Wloszczyna, Women film journalists hail 'Zero Dark Thirty,' Bigelow, in USA Today, 8 gennaio 2013. URL consultato il 28 maggio 2013.
  5. ^ (EN) Bad Boy: Adam Sandler Vehicle Is Named to Misogyny ‘Hall of Shame’, TIME, 8 gennaio 2013. URL consultato il 3 settembre 2019.
  6. ^ (EN) ‘Zero Dark Thirty’ tops Alliance of Women Film Journalists kudos, Variety Media LLC. URL consultato il 3 settembre 2019.
  7. ^ (EN) The Diving Bell and the Butterfly (2007), in The New York Times Company. URL consultato il 3 settembre 2019 (archiviato dall'url originale il 4 gennaio 2008).
  8. ^ (EN) The Alliance of Women Film Journalists' Top 100 Films, su buzzsugar.com. URL consultato il 3 settembre 2019 (archiviato dall'url originale il 7 aprile 2014).

Collegamenti esterni modifica