Alonso de Chaves (Trujillo, 1492 o 1493 – Siviglia, 1587) è stato un navigatore, cosmografo e cartografo spagnolo Fu piloto mayor della Casa de Contratación e tra i navigatori più istruiti della sua epoca.[1][2][3].

Alonso de Chaves

Piloto Mayor de Castilla
Durata mandato1552 –
1586
Capo di StatoCarlo V d'Asburgo
PredecessoreSebastiano Caboto
SuccessoreRodrigo Zamorano

Biografia modifica

Partecipò alla redazione del Padrón Real commissionato nel 1526 a Fernando Colombo, figlio di Cristoforo Colombo, dalla Casa de Contratación; nel 1536 realizzò una mappa per tale progetto.[2] Ricoprì ad interim la carica di piloto mayor durante l'esplorazione delle Molucche da parte del pilota maggiore Sebastiano Caboto, sostenendo successivamente gli esami per diventare pilota e ottenendo la nomina a tale carica nel 1552.[2] Mantenne questo incarico per trentaquattro anni, dal 1552 al 1586.[2][4] Inoltre, nel 1528 fu nominato cosmografo produttore di carte marine e strumenti di navigazione della Casa de Contratación. Alonso de Chaves scrisse a Siviglia, intorno al 1540, un'opera intitolata Espejo de navegantes.[5] Chiese il ritiro e una pensione nel 1575, che non gli fu concessa poiché la sua competenza lo rendeva una figura di fiducia indispensabile per la carriera nelle Indie. Continuò a prestare servizio fino al 1586, all'età di novant'anni, morendo l'anno successivo.[1]

Opere modifica

  • Espejo de navegantes, siviglia, 1540 circa.

Note modifica

  1. ^ a b Jesús García Calero, El mapa secreto de América dibujado en plena exploración por Alonso de Chaves, su sevilla.abc.es, 10 gennaio 2017. URL consultato il 10 gennaio 2017.
  2. ^ a b c d (ES) Enciclopedia Encarta, Alonso de Chaves, su es.encarta.msn.com. URL consultato il 18 aprile 2009 (archiviato dall'url originale il 23 gennaio 2009).
  3. ^ (ES) Diego Gutiérrez, El mapa de América de 1562, su loc.gov. URL consultato il 18 aprile 2009.
  4. ^ (ES) Manuel A. Sellés, El arte de la navegación en la península ibérica (PDF), su gobiernodecanarias.org, p. 20. URL consultato il 18 aprile 2009.
  5. ^ (ES) Mariano A. Cuesta Domingo, Artículos (PDF), su revistas.ucm.es, p. 18. URL consultato il 18 aprile 2009 (archiviato dall'url originale il 16 ottobre 2012).

Collegamenti esterni modifica