Amazzoni dell'avanguardia russa

Amazzoni dell'avanguardia russa vengono definite le pittrici che nella Russia degli inizi del 900 parteciparono alla nascita dell'avanguardia, spesso con un ruolo di primo piano.

L'appellativo venne coniato sulla scorta di un saggio di memorie del poeta futurista russo Benedikt Livšic (L'arciere da un occhio e mezzo, 1933) che aveva definito "amazzoni, cavallerizze scite" tre pittrici che avevano giocato un ruolo di primo piano nelle ricerche della nascente avanguardia russa per una nuova arte non-figurativa: Ol’ga Rozanova (moglie del poeta futurista A. Kručenych), Natal'ja Sergeevna Gončarova (moglie di Mihail Larionov) e Aleksandra Ėkster.

A. Ėkster, Menada (Bozzetto di costume per il dramma Famira Kifared di I.F. Annenskij), 1916

Di esse Livšic scriveva:

«Queste tre formidabili donne costituirono sempre una pattuglia avanzata della pittura russa e infondevano nel loro ambiente quel fervore battagliero, senza cui sarebbero stati inimmaginabili i nostri successivi successi.»

Da commentatori successivi vennero, comunque, indicate come Amazzoni dell'avanguardia russa anche altre pittrici partecipanti al movimento d'avanguardia, quali Ljubov’ Popova, Varvara Stepanova (moglie di A. Rodčenko), Nadežda Udal’cova.

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