Antifilo

pittore greco antico
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Antifilo (Egitto, IV secolo a.C.III secolo a.C.) è stato un pittore greco antico, ricordato da Quintiliano tra i maggiori pittori dell'età di Alessandro Magno insieme a Eufranore, Apelle e Protogene.

Nacque in Egitto e fu allievo di uno Ctesidemo (Nat. hist., XXXV, 114); è noto l'aneddoto relativo alla gelosia di Antifilo per il successo di Apelle e alla conseguente calunnia di quest'ultimo presso il re Tolomeo, riportato da Luciano di Samosata.[1] Fu autore di opere a tempera e a encausto, di soggetto sia mitologico che storico (una sua caccia di Tolomeo rimanderebbe, se è corretta l'identificazione dell'opera come archetipo di un mosaico da Stabia e di uno da Sétif, al fregio della caccia di Verghina),[2] di scene di genere e caricature. La sua notorietà è confermata dalla presenza di numerose delle sue opere a Roma. Tra le opere più note un satiro aposkopein (nell'atto di spiare) coperto da una pelle di pantera, un fanciullo che soffia sul fuoco, la cui descrizione rimanda alle capacità dell'autore nell'uso degli effetti luministici, e infine la caricatura di un personaggio di nome Gryllos che avrebbe iniziato lo sfruttamento di simili tematiche da parte della pittura tolemaica, e dato inizio al genere dei grylloi. La facilità nel dipingere che gli attribuisce Quintiliano è più probabilmente da intendersi in relazione alla varietà dei generi e delle tecniche che non alla velocità di esecuzione.

Note modifica

  1. ^ Περὶ τοῦ μὴ ῥᾳδίως πιστεύειν διαβολῇ (Non bisogna prestar fede alla calunnia), 2; Luciano afferma che Antifilo denunciò Apelle a Tolomeo, accusandolo di aver ordito assieme a Teodota una congiura nei suoi confronti, e che lo calunniò « per invidia dell'onore che aveva ricevuto dal re e per gelosia nell'arte ». Sappiamo da Polibio (per i riferimenti a Teodota e al suo fallito tentativo di assassinare il sovrano si vedano i passaggi in Storie, V, 40, 1-3; 61, 3-5; 81, 1-7) come tale congiura fosse rivolta contro Tolomeo IV Filopatore, di cui Teodota d'Etolia era stato un valente generale. Apelle e Antifilo, però, vissero un secolo prima, al tempo di Tolomeo I, e Luciano compone quindi l'aneddoto assemblando elementi e personaggi di epoche diverse.
  2. ^ Moreno 1994, in EAA, s.v. Antiphilos 2.

Bibliografia modifica

  • F. Magi, Antiphilos, in Enciclopedia dell'arte antica classica e orientale, vol. 1, Roma, Istituto della enciclopedia italiana, 1958.
  • Antonio Giuliano, Arte greca : Dall'età classica all'età ellenistica, Milano, Il saggiatore, 1987.
  • Paolo Moreno, Antiphilos 2, in Enciclopedia dell'arte antica classica e orientale : Secondo supplemento, Roma, Istituto della enciclopedia italiana, 1994.

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