Arctozenus risso

specie di pesce

Il barracudina di Risso (Arctozenus risso, (Bonaparte 1840)) è un pesce abissale della famiglia Paralepididae.

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Barracudina di Risso
Classificazione scientifica
DominioEukaryota
RegnoAnimalia
PhylumChordata
ClasseActinopterygii
OrdineAulopiformes
FamigliaParalepididae
GenereArctozenus
SpecieA. risso
Nomenclatura binomiale
Arctozenus risso
Bonaparte, 1840
Sinonimi

Arctozenus coruscans
(Jordan & Gilbert, 1881)

Arctozenus rissoi (Bonaparte, 1840)
Notolepis coruscans
(Jordan & Gilbert, 1881)

Notolepis risso (Bonaparte, 1840)
Notolepis rissoi (Bonaparte, 1840)
Notolepis rissoi rissoi
(Bonaparte, 1840)

Paralepis coruscans
(Jordan & Gilbert, 1881)

Paralepis kroyeri (Lütken, 1892)
Paralepis risso (Bonaparte, 1840)
Paralepis rissoi rissoi
(Bonaparte, 1840)

Sudis rissoi (Bonaparte, 1840)
(Fonti: FishBase e WoRMS)

Distribuzione e habitat

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Popola, con due sottospecie, il mar Mediterraneo, l'Oceano Atlantico settentrionale e l'Oceano Artico. Nei mari italiani è presente un po' ovunque, più comune nel mar Ligure e nello stretto di Messina, dove si rinviene spiaggiato con frequenza.
Ha abitudini pelagico di profondità e si rinviene almeno fino a 700 m.

Descrizione

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Ha l'aspetto tipico dei membri della sua famiglia, alla cui voce si rimanda per la descrizione generale. Ha grandi denti, più sviluppati sulla mandibola che sulla mascella. Le pinne ventrali sono inserite molto indietro, all'altezza della fine della pinna dorsale. Il corpo è coperto di minute scaglie argentee molto caduche. Può essere riconosciuta con certezza dagli altri membri della famiglia solo mediante l'esame delle branchiospine.
Il colore è argenteo bluastro brillante ma facilmente perde le squame diventando brunastro smorto.
Misura fino a 25 cm.

Alimentazione

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Si ciba di piccoli pesci ed altri organismi pelagici.

Riproduzione

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Si riproduce in tutti i mesi dell'anno.

Biologia

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È una specie gregaria, quando sono in branco questi pesci nuotano con la testa rivolta in alto.

Si cattura per caso con reti da circuizione dotate di fonti luminose, con reti a strascico pelagiche di profondità e con retini da plancton scientifici. Le carni sono buone ma non hanno nessun mercato.

Bibliografia

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  • Tortonese E. Osteichthyes, Calderini, 1975
  • Costa F. Atlante dei pesci dei mari italiani, Mursia, 1991 ISBN 8842510033

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Collegamenti esterni

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