Arduino di Rimini (Rimini, X secolo[1]Rimini, 15 agosto 1009[2][3]) è stato un presbitero ed eremita italiano. È venerato come santo.

Sant'Arduino di Rimini

Presbitero

 
NascitaRimini, X secolo[1]
MorteRimini, 15 agosto 1009[2][3]
Venerato daChiesa cattolica
Santuario principaleex monastero di San Gaudenzio di Rimini
Ricorrenza15 agosto

Biografia modifica

Arduino nacque verso la metà del X secolo a Rimini[1]. Fu ordinato sacerdote dal vescovo di Rimini, Uberto, il quale era considerato simoniaco poiché aveva comprato il titolo episcopale. Arduino fu discepolo di Venerio, rettore della chiesa di San Gregorio[4], dopo la morte di suo padre[5] i due si trasferirono presso la chiesa di Sant'Apollinare in Classe per raggiungere un livello più elevato di santità[1]. Venerio divenuto abate di San Godenzo[6][7] porto con sé Arduino il quale, conosciuto come un uomo pio e di esempio, devolvette sempre l'elemosine ai bisognosi e lottò contro la corruzione senza aver timore dei nobili[1]. Per non cadere in tentazione era solito rotolarsi nudo fra le ortiche[7]. Arduino morì il 15 agosto 1009[2][3] e fu da subito venerato come santo[1].

Note modifica

  1. ^ a b c d e f Dei Riminesi illustri per santità: in particolare di S. Arduino Prete, e di Venerio Abate, in Luigi Tonini, Storia civile e sacra riminese, pp. 341-344.
  2. ^ a b c Claudio Fleury e Jean-Claude Fabre, Storia ecclesiastica, pp. 169-170.
    «[...] Avendo il vescovo Giovanni data a Venerio l'abazia di san Gaudenzio [...], Arduino si ritirò seco lui, e vi terminò santamente la vita nel giorno quindicesimo di agosto 1009, e si fece al suo sepolcro un gran numero di miracoli. [...]»
    .
  3. ^ a b c Sofia Boesch, Arduino, santo, in Dizionario biografico degli italiani, vol. 4, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1962. URL consultato il 22 marzo 2021.
    «[...] all'infuori della data di morte (15 ag. 1009), nessuna precisazione cronologica può essere fatta per gli avvenimenti della sua vita [...]»
  4. ^ Memorie di Chiese e di Pievi, che s'incontrano la prima volta al Secolo X, in Luigi Tonini, Storia civile e sacra riminese, pp. 299-300.
    «[...] S. Gregorio. [...] Fu Parrocchia fino al 1806, in cui venne unita a quella di S. Giovanni Evangelista, restando aperta al culto in qualità di Sussidiaria fino al gennajo 1809; dal qual mese in poi restò chiusa affatto. Fu su quella piazzetta che è dietro la Pescherìa a levante. [...]»
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  5. ^ Claudio Fleury e Jean-Claude Fabre, Storia ecclesiastica, p. 169.
    «[...] Nel medesimo anno 1009 morì santo Arduino sacerdote di Rimini [...]. Dopo la morte di suo padre, si attenne al sacerdote Venerio rettore della chiesa di san Gregorio [...] con cui attese alle orazioni, e ad ogni esercizio di pietà. Per applicarvi più liberamente si ritirarono fuori della città a santo Apollinare, dove congiunsero alle orazioni il lavoro. [...]»
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  6. ^ Dino Carpanetto, Santi e patroni, p. 111.
    «[...] Arduino di Rimini [...] nacque a Rimini nella metà del X secolo e fu discepolo del rettore della chiesa di San Gregorio, Venerio. Si ritirò a Sant'Apollinare in Classe, a Ravenna, dove insegnò e predicò. Ebbe la carica di abate di San Godendo, sulle pendici del Monte Falterona, celebre per i ricordi di Dante. [...]»
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  7. ^ a b Fabio Arduino, Sant'Arduino di Rimini, su santiebeati.it, 13 febbraio 2005. URL consultato il 22 marzo 2021.
    «[...] Devolveva regolarmente le elemosine ai più bisognosi [...] Essendo anch'egli un uomo, veniva spesso a trovarsi nella morsa delle tentazioni e, per vincerle, soleva rotolarsi nudo tra le ortiche. Quando Venerio fu ormai anziano, Arduino gli consigliò di accettare la carica di abate di San Godendo e ne divenne così un utile e fedele aiutante. Tale abbazia è sita oltre lo spartiacque appenninico, sulle pendici del monte Falterona, lungo la strada che collega la Valle dell'Arno a Forlì, attraversando il valico del Muraglione. Oggi è celebre per la bella chiesa romanica e per i ricordi di Dante [...]. Ma già mille anni or sono l'abbazia di San Godendo era un importante centro di spiritualità benedettina [...]. In questo contesto nel 1009 morì Sant'Arduino di Rimini [...]»

Bibliografia modifica

Collegamenti esterni modifica