Aspergillus niger

specie di fungo

Aspergillus niger van Tieghem, 1867 è un fungo appartenente alla famiglia delle Trichocomaceae. È la causa della cosiddetta "muffa nera" in certi frutti e vegetali come l'uva, le albicocche, le cipolle, e le arachidi, rappresentando un comune contaminante degli alimenti. È ubiquitario nel suolo ed è presente comunemente anche negli ambienti domestici, dove le sue colonie nere possono essere confuse con quelle di Stachybotrys.[1] Alcuni ceppi di A. niger sono in grado di produrre ocratossine.[2][3]

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Aspergillus niger
Classificazione scientifica
DominioEukaryota
RegnoFungi
DivisioneAscomycota
SottodivisionePezizomycotina
ClasseEurotiomycetes
SottoclasseEurotiomycetidae
OrdineEurotiales
FamigliaTrichocomaceae
GenereAspergillus
SpecieA. niger
Nomenclatura binomiale
Aspergillus niger
van Tieghem, 1867
Conidio di Aspergillus niger al microscopio

A. niger è un fungo termotollerante che cresce a un intervallo di temperatura di 10-40 °C, con una temperatura ottimale di crescita di 31 °C.[4] Oltre a infettare i vegetali, in casi estremamente rari A. niger provoca l'aspergillosi negli esseri umani esposti alle sue spore. La presenza del fungo è stata rinvenuta anche nelle mummie nelle tombe degli antichi egizi e questo organismo può quindi essere inalato quando le tombe vengono aperte.[5] Più comunemente, A. niger è causa di otomicosi.[6]

L'Aspergillus niger trova impiego nella produzione industriale di diverse sostanze, tra cui gli additivi alimentari acido citrico (E330) e acido gluconico (E574),[7] e molti enzimi utili come la glucoamilasi, pectinasi, α-galattosidasi, e glucosio ossidasi.[8]

  1. ^ R.A. Samson, J. Houbraken, B. Flannigan e J.D. Miller, Common and important species of fungi and actinomycetes in indoor environments, in Microorganisms in Home and Indoor Work Environments: Diversity, Health Impacts, Investigation and Control, CRC Press, 2001, pp. 287-292, ISBN 978-0415268004.
  2. ^ M. Abarca, M. Bragulat, G. Castellá e F. Cabañes, Ochratoxin A production by strains of Aspergillus niger var. niger, in Appl Environ Microbiol, vol. 60, n. 7, 1994, pp. 2650-2, PMID 8074536.
  3. ^ E. Schuster, N. Dunn-Coleman, J.C. Frisvad e P.W. van Dijck, On the safety of Aspergillus niger—a review, in Applied Microbiology and Biotechnology, vol. 59, n. 4-5, 2002, pp. 426-35, DOI:10.1007/s00253-002-1032-6, PMID 12172605.
  4. ^ D.G. Jones, The Epidemiology of Plant Diseases, Springer, 2013, p. 406, ISBN 9401733023.
  5. ^ (EN) Brian Handwerk, Egypt's 'King Tut Curse' Caused by Tomb Toxins?, su nationalgeographic.com, National Geographic Society, 6 maggio 2005. URL consultato il 3 gennaio 2020.
  6. ^ Jagdish Chander, Textbook of Medical Mycology, JP Medical, 2017, p. 670, ISBN 9386261839.
  7. ^ T.C. Cairns, C. Nai e V. Meyer, How a fungus shapes biotechnology: 100 years of Aspergillus niger research, in Fungal Biology and Biotechnology, vol. 5, 2018, p. 13, DOI:10.1186/s40694-018-0054-5, PMID 29850025.
  8. ^ L.G.A. Ong, S. Abd-Aziz, S. Noraini, M.I.A. Karim e M.A. Hassan, Enzyme Production and Profile by Aspergillus niger During Solid Substrate Fermentation Using Palm Kernel Cake as Substrate, in Applied Biochemistry and Biotechnology, vol. 118, n. 1-3, 2004, pp. 73-79, DOI:10.1385/ABAB:118:1-3:073, PMID 15304740.

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