Barm-e Delak

sculture rocciose in Iran

Barm-e Delak (in persiano برم‌دلک‎), è un sito con un rilievo rupestre sasanide situato a circa 10 km a sud-est di Shiraz, nella provincia di Fars in Iran. Il rilievo roccioso era conosciuto come Bahram-e Dundalk in medio persiano, che significa cuore di Bahram.

Barm-e Delak
برم‌دلک
CiviltàSasanide
UtilizzoSculture su pietra
Localizzazione
StatoBandiera dell'Iran Iran
CircoscrizioneIzeh
Mappa di localizzazione
Map

Il sito si trova nei pressi di un fiume, sul lato orientale di uno sperone roccioso ed è costituito da quattro rilievi.

 
Rilievo roccioso del re sasanide Bahram II a Sarab-e Qandil (AKA Tang-e Qandil), nei pressi di Bishapur, vicino al moderno Kazerun

Il primo rilievo è una scena familiare realizzata in uno stile unico in onore del re Bahram II. Mostra il re che offre un fiore di loto a sua moglie, Shapurdukhtak.

 
Rilievo di roccia Barm-e Dilak II

La scena ricorda quella del rilievo di Sarab-e Qandil che risale allo stesso regno, e in cui la regina offre al re un fiore di loto. Il monarca e la sua regina sono rappresentati ondeggianti, uno di fronte all'altro, in un atteggiamento che evoca amore e relax. Il drappeggio dei vestiti è perfettamente eseguito. La cornice che contiene la scultura è irregolare, traboccata dal Korymbos del re in alto e a destra, e dalla caduta della veste della regina in basso e a sinistra. Il re ha la mano sinistra appoggiata sull'elsa della spada, trattenuta da un'imbracatura.

Altri due personaggi compongono il secondo rilievo a pochi metri dal primo. Il re e un dignitario si fronteggiano e fanno ciascuno un segno di rispetto con la mano, con l'indice piegato in avanti. Per Louis Vanden Berghe, questa è una scena pubblica la cui interpretazione è delicata: i pannelli sono infatti separati da una banda di roccia non lavorata e divisi. Non è noto se si tratti di un'area lasciata vuota dal rilievo incompiuto, o se separi due scene distinte. La scena potrebbe essere collegata a quella incompiuta di Guyum.

Una iscrizione in lingua pahlavi, è difficilmente distinguibile e solo qualche parola è stata interpretata da Gerd Gropp: "...Un uomo chiamato Ardashir...".

Bibliografia

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  • Louis Vanden Berghe, Barm-e Encyclopædia Iranica
  • Bruno Overlaet, Flower and fire altar: fact and fiction on the Barm-i Dilak rock reliefs, Iranica Antiqua 45, 2010, p. 337-352.

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