Berto Ferrari

pittore italiano

Bartolomeo Ferrari, detto Berto (Bogliasco, 9 settembre 1887Genova, 1º febbraio 1965), è stato un pittore italiano noto per le sue marine e i paesaggi.[1]

Biografia modifica

Nacque da Andrea, impresario edile, e da Caterina Mezzano, dei quale rimase orfano nel 1904. Era il primo di otto fratelli.

Ha iniziato a dipingere da giovane, usando materiali semplici come ciottoli e mattoni trovati sulla spiaggia. Si è iscritto all’Accademia ligustica di belle arti nel 1908, dove ha studiato con maestri come Tullio Quinzio e Luigi Girosi. Ha seguito una formazione artistica rigorosa e accademica, che gli ha permesso di sviluppare uno stile personale e post-impressionista[2].

Ferrari, negli anni, partecipò a diverse esposizioni importanti che contribuirono al riconoscimento del suo lavoro. Espose alla "Società Promotrice di Belle Arti" di Genova[3], alle "Promotrici" di Torino e alla "Permanente di Milano". Nel 1925, espose le sue opere al "Salon des Beaux Art" di Torino e a "Palazzo Rosso" di Genova, ottenendo apprezzamento per la sua tecnica e varietà di soggetti. Tra le numerose mostre personali si ricordano quelle alle "Gallerie Vitelli" e "Rotta". Nel 1961 prese parte alla Mostra Nazionale d'Arti Figurative di Torino, a Palazzo Chiablese.[4][5]

Opere modifica

  • Uva e pesche moscatelle, natura morta (1928) - Galleria d'Arte Moderna di Genova
  • Oasi di pace: San Fruttuoso (1930), collezione privata
  • Nevicata a Sturla (1932) - Galleria d'Arte Moderna di Genova
  • Vecchio veliero (1957)

Note modifica

  1. ^ A compagna rivista mensile illustrata, Soc. edit. ligure, 1930. URL consultato il 7 aprile 2024.
  2. ^ Dizionario d’Arte Sartori, su Dizionario d’Arte Sartori. URL consultato il 25 gennaio 2024.
  3. ^ Genova rivista municipale. URL consultato il 7 aprile 2024.
  4. ^ L.Basso ha scritto: "La produzione di Berto Ferrari è tutt'altro che limitativa, come tecnica e come soggetto. C'è chi lo identifica nella marina, nei verdi paesaggi di Nervi e dell'entroterra ligure, chi nelle minuscule figurine che animano le tele in un gioco dinamico. Ma contano, oltre il soggetto, gli effetti fuggitivi della luce, i segni lunari, il mare. Ha avuto molti maestri, ma nessuno ha inciso nella sua arte. È il segno inconfondibile di un grande." In "Il Giornale", Genova, 15 ottobre 1991
  5. ^ Paganelli, Giovanni; Pelizza, Tito (2000). "Berto Ferrari. Il mare in una tela". Genova: De Ferrari. ISBN 978-8871723327.

Bibliografia modifica

  • Comanducci, Agostino Mario (1934). Pittori Italiani dell'Ottocento. Milano: Casa Editrice Artisti d'Italia.
  • Comanducci, Agostino Mario (1945). Dizionario illustrato pittori e incisori italiani moderni, II edizione. Milano: S.A. Grafitalia.
  • Comanducci, Agostino Mario (1962). Dizionario illustrato pittori e incisori italiani moderni e contemporanei, III edizione. Milano: Patuzzi.
  • Vollmer, Hans (1953). Künstlerlexikon des zwanzigsten Jahrhunderts. Lipsia: VEB E.A. Seemann. 6 vol.
  • Padovano, Ettore (1951). Dizionario degli Artisti Contemporanei. Prima edizione. Istituto Tipografico Editoriale.
  • Paganelli, Giovanni; Pelizza, Tito (2000). Berto Ferrari. Il mare in una tela. Genova: De Ferrari. ISBN 978-8871723327.

Voci correlate modifica

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