Bettino Ricasoli (cacciatorpediniere)

Il Bettino Ricàsoli è stato un cacciatorpediniere della Regia Marina, intitolato a Bettino Ricasoli che fu Presidente del Consiglio dei ministri del Regno d'Italia.

Bettino Ricasoli
Puke
Il Ricasoli fotografato in servizio nella Marina svedese come Puke
Descrizione generale
Tipocacciatorpediniere
ClasseSella
In servizio con Regia Marina (1926-1940)
Svenska marinen (1940-1949)
IdentificazioneRC (1926-1940)
19 (1940-1949)
CostruttoriPattison, Napoli
Impostazione1925
Varo29 gennaio 1926
Entrata in servizio4 ottobre 1926 (come Bettino Ricasoli)
10 luglio 1940 (come Puke)
IntitolazioneBettino Ricasoli, politico italiano (1926-1940)
Johan Puke, militare svedese (1940-1949)
Radiazione13 giugno 1947
Destino finaledemolito nel 1949
Caratteristiche generali
Dislocamentostandard 1279 t
pieno carico 1480 t
Lunghezza84,9 m
Larghezza8,6 m
Pescaggio3,55 m
Propulsione3 caldaie
2 gruppi turboriduttori su 2 assi
potenza 35.000 hp
Velocità32 nodi (59,26 km/h)
Autonomia1.800 mn a 14 nodi
Equipaggio5 ufficiali, 120 sottufficiali e marinai
Armamento
Armamento
Note
MottoCum bonis bonus cum perversis perversus[1]
dati presi da [1] e [2]
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Storia modifica

Nel 1928 fu modificato con l'installazione di alette antirollio e zavorra e con rinforzi alle sovrastrutture[2]. Subì altri rimodernamenti nel 1929. Nel 1932 venne comandato dal capitano di fregata Aimone di Savoia-Aosta, quale unità di bandiera della 4ª squadriglia ct.

Nel dicembre 1939 una commissione svedese si recò in Italia per valutare l'acquisto di alcune unità italiane: la decisione cadde sulle torpediniere Spica e Astore ed appunto sul Ricasoli e sul gemello Nicotera. Dopo l'acquisto da parte della Marina svedese il Ricasoli ricevette il nuovo nome di Puke in onore dell'ammiraglio Johan af Puke (1751–1816), il Nicotera divenne invece Psilander, mentre Spica ed Astore assunsero rispettivamente i nomi di Romulus e Remus.

Il 14 aprile 1940 le quattro unità salparono da La Spezia e si portarono a Napoli per poi iniziare la navigazione di trasferimento in Svezia, ma quando, il 18, ripartirono dalla città partenopea, il Puke e lo Psilander entrarono in collisione arrecandosi reciprocamente vari danni; dovettero fare rotta su Cartagena, ove giunsero il 23 aprile[3].

Eseguite le riparazioni, le navi proseguirono il loro viaggio ed il 19 giugno, dopo una tappa a Queenstown – ove avevano imbarcato dei cittadini svedesi – giunsero, insieme alla nave ausiliaria Patrica (ex italiana Patris II) a Skaalefjord, nelle Fær Øer, dove però furono fermate e sequestrate l'indomani dai cacciatorpediniere britannici Tartar, Mashona e Maori[4]. Gli equipaggi, imbarcati sulla Patrica e sulla nave cisterna Castor, rimpatriarono in Svezia il 21[4].

Il 22 giugno la Svezia chiese la restituzione delle navi[4]. Quello stesso giorno il Puke lasciò il porto insieme al Maori, ma, in posizione 61°15' N e 6°06' O, ebbe un'avaria e dovette essere rimorchiato dalla nave ausiliaria Kingston Peridot; dopo una collisione tra il Puke e il rimorchiatore Saucy, che stava cercando di assisterlo, fu preso a rimorchio dal Maori e poi dal rimorchiatore Buccaneer, venendo trainato a Scapa Flow[4]. Il 25 giugno poté lasciare la base britannica insieme al Remus e, sotto la scorta del cacciatorpediniere britannico Bedouin, diresse per Kirkwall ove giunse il 30[4].

Il 2 luglio le navi tornarono in mano svedese e tre giorni più tardi lasciarono Kirkwall ed il 10 luglio, nonostante un accidentale attacco aereo da parte di velivoli del 18° Group del Coastal Command, arrivarono a Göteborg, entrando in servizio nella Marina svedese[4].

Il Puke risultò però piuttosto poco atto a tenere il mare e dotato di scarsa stabilità, necessitando di modifiche.

Tra il 1941 ed il 1942 l'armamento fu modificato: l'armamento antiaereo preesistente fu rimpiazzato con 2 mitragliere Vickers-Armstrong QF 2 lb e otto binate Breda 37/54, e vennero imbarcati tubi lanciasiluri da 533 al posto di quelli da 450 e lanciabombe di profondità.

Causa le sue deludenti prestazioni fu messo in riserva tra il 1943 ed il 1944.

Il 13 giugno 1947 fu radiato; nel 1949 fu avviato alla demolizione.

Note modifica

  1. ^ Motto dei baroni Ricasoli di Firenze.
  2. ^ Cacciatorpediniere Classe Sella, su regiamarinaitaliana.it (archiviato dall'url originale il 18 giugno 2012).
  3. ^ (EN) Norwegian Campaign, April 1940, su naval-history.net.
  4. ^ a b c d e f (EN) Naval events, June 1940, su naval-history.net.

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