CGIAR

organizzazione

Il CGIAR (formalmente Consultative Group for International Agricultural Research, ossia "gruppo consultivo per la ricerca agricola internazionale") è un partenariato globale che unisce organizzazioni internazionali impegnate in ricerche sulla sicurezza alimentare.[1] Le ricerche del CGIAR puntano a ridurre la povertà rurale, incrementare la sicurezza, migliorare la salute e l'alimentazione umana e una gestione sostenibile delle risorse naturali. Esse sono realizzate in 15 centri (CGIAR Consortium of International Agricultural Research Centers) che collaborano con istituti di ricerca nazionali e regionali, organizzazioni della società civile, accademie, organizzazioni sullo sviluppo e il settore privato.[1][2] Questi centri di ricerca si trovano in tutto il globo, la maggior parte nel Sud del mondo e nei Centri di Vavilov di diversità genetica dei raccolti agricoli.[3]

Consultative Group for International Agricultural Research
AbbreviazioneCGIAR
Tipoorganizzazione internazionale
Fondazione19 maggio 1971
Scoposicurezza alimentare
Sede centraleBandiera della Francia Montpellier
Indirizzo1000 avenue Agropolis
Area di azioneBandiera del Mondo Mondo
Direttore esecutivoBandiera del Marocco Ismahane Elouafi
Lingua ufficialeinglese
Sito web

CGIAR è un'organizzazione ad-hoc fondata dai suoi membri.[4] Tra i membri vi sono USA, Canada, Regno Unito, Germania, Svizzera, Australia e Giappone, la Fondazione Ford, la FAO delle Nazioni Unite, lꞌIFAD, lꞌUNDP, la Banca Mondiale, la Commissione europea, lꞌAsian Development Bank, la Banca africana di sviluppo e il Fondo OPEC per lo sviluppo internazionale. Nel 2009 CGIAR ha avuto introiti per 629 milioni di dollari statunitensi.[5]

CGIAR ha il suo quartier generale in Francia, a Montpellier.

Note modifica

  1. ^ a b (EN) Who We Are, su cgiar.org. URL consultato il 9 settembre 2013 (archiviato dall'url originale il 2 settembre 2013).
  2. ^ Africa Rice, CGIAR, su Consortium.cgiar.org. URL consultato il 18 luglio 2012 (archiviato dall'url originale il 28 luglio 2012).
  3. ^ (EN) Jack Ralph Kloppenburg Jr., (2004), ꞌꞌFirst the Seed: The Political Economy of Plant Biotechnology, 1492-2000ꞌꞌ, Seconda Edizione, Madison: University of Wisconsin Press
  4. ^ (EN) The CGIAR at 40 and Beyond : Impacts that Matter for the Poor and the Planet (PDF), su cgspace.cgiar.org. URL consultato il 21 giugno 2019.
  5. ^ (EN) Archived copy (PDF), su cgiar.org. URL consultato il 9 settembre 2013 (archiviato dall'url originale il 3 novembre 2011).

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Collegamenti esterni modifica

Controllo di autoritàVIAF (EN141956598 · ISNI (EN0000 0000 8951 370X · LCCN (ENn78051544 · BNF (FRcb13533516j (data) · J9U (ENHE987007568409605171 · WorldCat Identities (ENlccn-n78051544
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