Capoverdiani in Italia

comunità di capoverdiani immigrati in Italia

La presenza di cittadini capoverdiani in Italia risale agli anni '60.[2] Al 2022 risiedono in Italia 3.694 escluse le naturalizzazioni. [3]

Capoverdiani in Italia
Luogo d'origineCapo Verde (bandiera) Capo Verde
Popolazione3.694 (2022)
LinguaCreolo capoverdiano, portoghese, italiano[1]
ReligioneCattolicesimo, Ateismo/Agnosticismo
Gruppi correlatiDiaspora capoverdiana

Ci sono diversi dati in conflitto circa la dimensione della popolazione del Capo Verde in Italia. Il censimento italiano del 2001 ha trovato 3.263 residenti in Italia nati a Capo Verde, di cui 628 cittadini italiani.[4] Al contrario, il progetto Caboverde Informatics dell'Università di Massachusetts Dartmouth ha stimato che entro il 1995 la loro popolazione aveva già raggiunto i 10.000.[5] Un altro studio ha affermato che l'Italia aveva 4.004 residenti legali del Capo Verde nel 2002.[6] L'ambasciata del Capo Verde in Italia ha elencato 9.978 dei loro cittadini in Italia dal 2007.[7]

Storia migratoria

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I primi migranti del Capo Verde sono arrivati in Italia nel 1957.[7] La migrazione iniziale era quasi esclusivamente femminile. I migranti consistevano di giovani donne reclutate per il lavoro domestico in Italia dai frati cappuccini che vivono a São Nicolau, Capo Verde. Circa 3.500 erano giunti in Italia in questo modo entro la fine del 1972. I migranti si stabilirono principalmente a Roma e Napoli, con concentrazioni minori a Palermo, Milano, Bologna e Genova

Impiego

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Il lavoro domestico rimane un'importante fonte di impiego per le donne del Capo Verde, anche se la maggioranza è poi passata ad altri tipi di lavoro dipendente.[6] Due fattori hanno limitato il passaggio dal lavoro domestico ad altre linee di occupazione come l'industria: solo un numero limitato di uomini del Capo Verde sono migrati in Italia e i Capoverdiani sono concentrati nelle parti meridionali e meno industrializzate dell'Italia, dove si trovano ad affrontare una crescente concorrenza per l'occupazione da parte degli immigrati dell'Est Europa.[6] C'è una debole tendenza verso l'imprenditorialità e l'auto-occupazione nella comunità capoverdiana in Italia.[7]

Istruzione

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I migranti capoverdiani avevano generalmente un basso livello di istruzio ne al loro arrivo.[6] L'analfabetismo non era raro.[6] Molti migranti, tuttavia, hanno approfittato dell'istruzione offerta dalla Scuola Portoghese di Roma, ufficialmente riconosciuta dal Ministero portoghese dell'Istruzione, e sono successivamente entrati nelle università italiane.[7]

Integrazione sociale

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In generale, i capoverdiani non hanno dovuto affrontare un alto livello di discriminazione come altri gruppi di migranti. La loro presenza in Italia è stata caratterizzata da un'invisibilità sociale e politica, che è terminata negli anni '80 e '90, quando gli italiani hanno iniziato a capire che il loro paese era diventato un importatore piuttosto che un esportatore di lavoro migrante come era stato tradizionalmente, e una maggiore attenzione pubblica si è focalizzata sulla presenza capoverdiana in Italia.[6]

Secondo uno studio, circa la metà dei capoverdiani in Italia sono sposati con italiani. È comune che i bambini ritornino a Capo Verde per la formazione primaria e completino in seguito gli studi in Italia.[6]

Nel 2020 l’opinione pubblica italiana fu sconvolta dall'omicidio di Willy Monteiro Duarte, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella gli conferì la Medaglia d'oro al valore civile alla memoria.[8]

  1. ^ Ramos, 2008, p. 8.
  2. ^ Andall, 2008, p. 81.
  3. ^ Cittadini capoverdiani in Italia al 2022, su tuttitalia.it.
  4. ^ OECD, 2004.
  5. ^ Cape Verdean Diaspora Population Estimates, Caboverde Informatics Project, University of Massachusetts Dartmouth. URL consultato il 26 agosto 2009 (archiviato dall'url originale il 29 agosto 2009).
  6. ^ a b c d e f g Andall, 2008.
  7. ^ a b c d Ramos, 2008.
  8. ^ Da Mattarella medaglie d’oro al Valor Civile a Willy e don Malgesini: 'Luminosi esempi di generosità e fratellanza per nuove generazioni', su Il Fatto Quotidiano, 7 ottobre 2020. URL consultato l'8 ottobre 2020.

Bibliografia

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  • Jacqueline Andall, Cape Verdeans in Italy, in Luís Batalha e Jorgen Carling (a cura di), Transnational Archipelago: Perspectives on Cape Verdean Migration and Diaspora, Amsterdam University Press, 2008, ISBN 978-90-5356-994-8.
  • Maria Silva Ramos, The Cape Verdean community in Italy (PDF), International Organisation for Migration, 2008. URL consultato il 26 agosto 2009 (archiviato dall'url originale il 12 agosto 2011).
  • International migration database (XLS), Organisation for Economic Co-operation and Development, 2004. URL consultato il 26 agosto 2009 (archiviato dall'url originale il 17 giugno 2009).