Carlo Bazzi (artista)

pittore italiano (1875-1947)

Carlo Bazzi (Torino, 6 luglio 1875Milano, 7 maggio 1947) è stato un pittore italiano con studio a Milano, che partecipò attivamente alla nascita del design e della moda italiana.

Ritratto dell'artista Carlo Bazzi a Lierna di Achille Beltrame

Biografia modifica

Carlo Bazzi giovanissimo fece corsi di tessitura, collaborando con il cotonificio Bernocchi, e si dedicò ai disegni delle stoffe a Milano e Legnano, con le prime ricerche creative per la moda italiana. Frequentò in seguito l'Accademia di belle arti di Brera a Milano e si dedicò alla pittura, sotto la guida di Giuseppe Bertini, professore di vetri dal 1851 all'Accademia di Brera, e Vespasiano Bignami. Fu amico e compagno di ricerche artistiche di Stefano Bersani con cui si dedicò alla pittura en plein air sul lago di Como in alta montagna e nelle marine. Partecipò all'Esposizione di Milano del 1894, poi alla Triennale di Brera del 1900 con il quadro Levata del Sole allo Spluga, ritenuta la sua opera più importante. Ebbe numerosi allievi che subirono la sua influenza, tra cui Arrigo Parnisari. Fu fondatore nel 1905 della Vetreria Corvaya e Bazzi, insieme a Salvatore Corvaya per la realizzazione di vetrate artistiche che lui stesso disegnava.[1] Sue opere pittoriche figurano nella collezione della Banca Commerciale Italiana, poi acquisita dalla Banca Intesa Sanpaolo e oggi nella collezione del Museo di Piazza Scala Gallerie d'Italia.[2][3] Insieme ad Angiolo D'Andrea curò l'autenticazione di tutti i dipinti lasciati non firmati dall'amico Guido Cinotti.[4]

Stile modifica

Nelle opere di Carlo Bazzi emergono evidenti le caratteristiche di minuziosa resa del reale che derivano dalla sua lunga e fortunata attività di miniaturista su stoffa e poi su vetrate artistiche.

Musei modifica

Opere d'arte in vetro artistico Corvaya e Bazzi modifica

Esposizioni modifica

Note modifica

  1. ^ Aa. Vv., Ospedale Maggiore/Ca' Granda. Ritratti moderni, Electa, 1987, p. 31.
  2. ^ L'Ottocento, su progettocultura.intesasanpaolo.com, Intesa Sanpaolo. URL consultato il 26 novembre 2017 (archiviato dall'url originale il 1º dicembre 2017).
  3. ^ Il mio tiglio a Malesco, su progettocultura.intesasanpaolo.com, Intesa Sanpaolo. URL consultato il 13 gennaio 2019 (archiviato dall'url originale il 13 gennaio 2019).
  4. ^ Raffaele De Grada (a cura di), Il Novecento a Palazzo Isimbardi, Fabbri Editori, 1988, p. 53.
  5. ^ Quando l'Esposizione diventò «Universale», in Il Giornale, 27 gennaio 2008. URL consultato l'8 settembre 2020.

Bibliografia modifica

  • Agostino Mario Comanducci, Pittori italiani dell'Ottocento: dizionario critico e documentario, Milano, Casa Editrice Artisti d'Italia, 1933, p. 42.
  • Agostino Mario Comanducci, Dizionario illustrato dei pittori e incisori italiani moderni, Seconda edizione riveduta da Luigi Pelandi, Milano, Ovem, 1945, p. 48.
  • Hans Vollmer (a cura di), Künstlerlexikon, 1953, p. 142.

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