Casa La scala

villa progettata da Vittoriano Viganò per André Bloc

Casa La scala (detta anche Villa Bloc) a San Felice del Benaco, in località Portese del Garda (provincia di Brescia), è una villa costruita dal 1956 al 1958 su progetto di Vittoriano Viganò per l'artista francese André Bloc.[1]

Casa "La scala"
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
RegioneLombardia
LocalitàSan Felice del Benaco
IndirizzoVia Benaco 11, loc. Portese
Coordinate45°35′36.84″N 10°33′57.69″E / 45.593568°N 10.566026°E45.593568; 10.566026
Informazioni generali
CondizioniIn uso
Costruzione1956-1958
Stileneo-brutalismo
Usoresidenza
Realizzazione
ArchitettoVittoriano Viganò
Ingegnere
CommittenteAndré Bloc

Storia modifica

Verso la seconda metà degli anni cinquanta Vittoriano Viganò sviluppò il progetto di una dimora situata nelle sponde occidentali del lago di Garda per l'amico André Bloc, editore, scultore e architetto francese che aveva fondato nel 1930 la rivista L'Architecture d'Aujourd'hui, alla quale Viganò collaborava all'epoca con alcuni articoli.[1]

La residenza, situata poco fuori del piccolo borgo di Portese nel comune di San Felice del Benaco, prende il nome "La scala" per la lunga scalinata che porta dalla villa alla riva del lago per un ripido e scosceso declivio fino a un piccolo pontile adibito all'attracco di piccole imbarcazioni.

Descrizione modifica

La villa sorge isolata su una terrazza naturale sul lago di Garda, circondata da vigneti e uliveti.[1]

La struttura principale della villa è formata da due piastre trapezoidali in cemento armato, una per la base e una per la copertura piana. La base non è appoggiata a terra, ma sostenuta a sbalzo sul promontorio da una trave centrale in cemento armato, a sua volta sostenuta da pilastri in acciaio.[1] La casa è in tal modo proiettata a sbalzo sul lago per oltre metà della propria superficie, ricordando le opere di Frank Lloyd Wright[2], come la Casa sulla cascata.[1]

Le fondamenta poggiano su di un piccolo altopiano leggermente in pendenza dove, grazie a dei pilotis, si è ottenuto un piano calpestabile, raggiungibile dal prospetto nord con una scala e dal prospetto est con una larga gradinata che immette anche sul giardino adiacente.

Caratteristico dell'edificio è l'utilizzo per le pareti perimetrali di grandi vetrate scorrevoli continue con telai metallici, che conferiscono una sensazione di spazio, di luce dalle ampie verande e l'impressione di essere a bordo di una nave da crociera da cui osservare le acque sottostanti del lago. Le vetrate sono oscurate da tende veneziane.[1]

Al piano terra solo la cucina, il bagno e la camera degli ospiti sono separate da setti murari, che forniscono sostegno alla copertura. La rimanente parte della superficie è occupata da un'ampia zona giorno affacciata a est, sud e ovest e da un vano minore adibito a camera da letto, affacciato a est sul lago.[1]

Al di sotto della sporgenza trovano posto lo studio dell'artista, una veranda e una terrazza.[1]

La villa è collegata al lago da una lunga scalinata, che si sviluppa attorno a una grande trave in cemento a un'altezza di circa 40 metri, nella quale sono infissi cento gradini, realizzati in lamiera di acciaio come il parapetto.[1]

Note modifica

  1. ^ a b c d e f g h i Casa La Scala, su Lombardia beni culturali, Regione Lombardia, 2014. URL consultato il 7 ottobre 2016.
  2. ^ Vittoriano Viganò. A come Asimmetria, Gangemi Editore, 2011, pp. 27, 37, ISBN 978-88-492-6584-2.

Bibliografia modifica

  • A come Architettura. Vittoriano Viganò, Milano, Electa, 1992, p. 133.
  • Vittoriano Viganò. A come Asimmetria, Gangemi Editore, 2011, pp. 27, 37, ISBN 978-88-492-6584-2.
  • Maison d'un artiste, Portese, Italie, in L'Architecture d'aujourd'hui, n. 20, Boulogne-sur-Seine, 1958.
  • Casa per un artista sul lago di Garda, in Domus, n. 351, Milano, 1959.
  • House for an artist, Lake Garda, in Architectural Design, novembre 1959.
  • Branzi A., Referendum popolare. Cento progetti da ricordare, in Modo, n. 20, 1979.
  • Ceccarini I., Composizione della casa, Milano, 1979.
  • Giovanna Massobrio e Paolo Portoghesi, Album degli anni Cinquanta, Bari, Laterza, 1977, p. 355.
  • Pedio R., Itinerario di Vittoriano Viganò architetto, in L'architettura. Cronache e storia, n. 166, 1969.
  • Santini P.C., Incontri con i protagonisti: Vittoriano Viganò, in Ottagono, n. 39, Milano, 1975.
  • Gian Paolo Treccani, Itinerari d'architettura contemporanea sul Garda, Firenze, 1996, p. 210, ISBN 978-64-312-5089-4.

Altri progetti modifica

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