Catafora (figura retorica)

La catafora (dal greco antico καταφέρω, trasl. kataphérō, "volgo avanti") è una figura retorica di tipo sintattico, alla quale si fanno risalire due significati:

  • la collocazione a fine frase di una parola che normalmente sarebbe posta all'inizio perché soggetto[1][2], o più genericamente
  • la ripetizione di una parola o di un gruppo di parole che concludono un verso nel verso successivo.[3]

Un esempio del primo tipo:

baciò la sua petrosa Itaca Ulisse. (Ugo Foscolo, A Zacinto, v. 11)

Note modifica

  1. ^ Giuliano Soria, La pálida pecadora, Edizioni Nuova Cultura, 2011, p. 113, nota 25.
  2. ^ Daniela Salina, Slalom tra le parole. Scrivere per sorprendere, coinvolgere, comunicare, ed. FrancoAngeli, 2011, p. 63.
  3. ^ Dizionario di italiano Sabatini Coletti, ad vocem.
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