Catilina (Ibsen)

opera teatrale di Henrik Ibsen

Catilina è la prima opera teatrale del drammaturgo norvegese Henrik Ibsen, scritta tra il 1848 ed il 1849 ma andata in scena per la prima volta solo nel 1881 a Stoccolma. Ibsen scrisse la pièce mentre lavorava come apprendista farmacista a Grimstad e aveva letto la vita di Lucio Sergio Catilina mentre studiava Cicerone e Sallustio in vista degli esami d'ammissione per l'università.[1] L'opera, scritta in versi sciolti seguendo il modello di Adam Oehlenschläger, ha una chiara ispirazione schilleriana e presenta un'insolita rappresentazione della figura di Catilina: il famigerato senatore non è rappresentato in chiave esclusivamente negativa come da tradizione, ma come un personaggio complesso la cui anima idealista è in lotta con la sua parte più immorale e licenziosa.[2] Il Catilina di Ibsen combatte una lotta che non è politica (i suoi avversari per il potere non appaiono mai in scena), ma per il controllo della propria anima e la correttezza delle proprie azioni.[3]

Catilina
Dramma storico
AutoreHenrik Ibsen
Titolo originaleCatilina
Lingua originale
Composto nel1848-1849
Pubblicato nel1850
Prima assoluta3 dicembre 1881
Nya Teatern (Stoccolma)
Personaggi
  • Lucio Catilina, nobile romano
  • Aurelia, sua moglie
  • Furia, vestale
  • Curio, parente di Catilina
  • Manlio, soldato
  • Spirito di Silla
  • Nobili romani, vestali, soldati, messi degli Allobrogi, gladiatori
 

La prima pubblicazione di Catilina avvenne nel 1850, a spese dell'amico Schulerud. Questi, studente di legge, aveva conosciuto Ibsen a Grimstad e, dovendo riprendere l'università, portò il testo a Christiania (l'attuale Oslo) per sottoporlo al teatro cittadino e trovare qualcuno che lo stampasse. Catilina fu rifiutato, ma Schulerud lo fece pubblicare a sue spese; il nome dell'autore si celava sotto lo pseudonimo di "Brynjolf Bjarme".[4] Una seconda edizione fu pubblicata nel 1875 per festeggiare il venticinquesimo anniversario di Ibsen come drammaturgo e nell'introduzione dell'opera lo scrittore spiegò che la pièce era stata ispirata dal clima politico dell'Europa contemporanea e dalle sue simpatie antiasburgiche a favore della rivoluzione ungherese del 1848.[5] Per quanto Catilina non venga mai annoverato tra i lavori migliori di Ibsen, la pièce presenta temi e caratterizzazioni che riemergeranno nella sua produzione più matura e artisticamente più rilevante: il conflitto tra amore e dovere, rappresentato nella scelta che Catilina deve compiere tra la moglie Aurelia e la vestale Furia, ritornerà in opere come John Gabriel Borkman ed Il costruttore Solness, mentre elementi della sacerdotessa di Vesta torneranno a caratterizzare l'eponima eroina di Hedda Gabler.[6][7]

  1. ^ Early Plays by Henrik Ibsen: Introduction, su www.online-literature.com. URL consultato il 31 marzo 2019.
  2. ^ (EN) James McFarlane e Professor of European Literature James McFarlane, The Cambridge Companion to Ibsen, Cambridge University Press, 1994, ISBN 9780521423212. URL consultato il 31 marzo 2019.
  3. ^ (EN) Elettra Carbone, Nordic Italies: Representations of Italy in Nordic Literature from the 1830s to the 1910s, Edizioni Nuova Cultura, 22 gennaio 2016, ISBN 9788868123840. URL consultato il 31 marzo 2019.
  4. ^ (EN) Edmund Gosse, Henrik Ibsen, Library of Alexandria, 1926, ISBN 9781465525642. URL consultato il 31 marzo 2019.
  5. ^ Aleksandr Blok, L’intelligencija e la rivoluzione, Adelphi Edizioni spa, 9 marzo 2017, ISBN 9788845978593. URL consultato il 31 marzo 2019.
  6. ^ (EN) Kristin Gjesdal, Ibsen's Hedda Gabler: Philosophical Perspectives, Oxford University Press, 2018, ISBN 9780190467876. URL consultato il 31 marzo 2019.
  7. ^ Paolo Puppa, La figlia di Ibsen: lettura di Hedda Gabler, Pàtron, 1982. URL consultato il 31 marzo 2019.

Collegamenti esterni

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