Chiesa della Natività di Maria Santissima (Garlenda)

edificio religioso di Garlenda

La chiesa di Natività di Maria Santissima è un luogo di culto cattolico situato nel comune di Garlenda, in via Lerrone, in provincia di Savona. La chiesa è sede della parrocchia omonima della diocesi di Albenga-Imperia.

Chiesa della Natività di Maria Santissima
StatoBandiera dell'Italia Italia
RegioneLiguria
LocalitàGarlenda
IndirizzoVia Roma, Garlenda (SV)
Coordinate44°02′00.27″N 8°05′50.07″E / 44.033408°N 8.097243°E44.033408; 8.097243
Religionecattolica di rito romano
TitolareNatività di Maria Santissima
Diocesi Albenga-Imperia
Stile architettonicobarocco
Completamento1634

Storia e descrizione modifica

 
La navata della chiesa

Già anticamente, sul luogo dell'attuale parrocchiale, esisteva un edificio di culto intitolato a santa Maria di Nadda[1] che, pur non avendo fonti certe sulla sua data di fondazione[1], venne citata per la prima volta in un documento del 4 aprile 1251[1].

Per motivazioni sconosciute, questo edificio che fu la prima parrocchiale di Garlenda[1] venne completamente demolito per dare spazio alla nuova struttura; la prima pietra, alla presenza del vescovo di Albenga Pier Francesco Costa, venne posta il 20 giugno 1627[1]. L'opera di costruzione terminò nel corso del 1634[1].

La nuova chiesa, intitolata alla Natività di Maria Santissima, ha una struttura barocca ad unica navata e a croce latina e un ampio presbiterio a coro.

 
Vista interna dall'altare: l'organo sopra l'entrata, le volte e l'interno cupola. A sinistra l'antico pulpito

Tra le opere d'arte pittoriche conservate[1] vi sono una pala d'altare raffigurante la Natività della Vergine e il Martirio di sant'Erasmo, entrambe donate alla parrocchiale dalla famiglia Costa - cui apparteneva il feudo garlendino - attraverso l'interessamento del mecenate e cultore d'arte Ottavio Costa. Tra le sculture un crocifisso ligneo risalente al XV secolo e la statua della Madonna del Rosario, quest'ultima opera della scuola genovese di Anton Maria Maragliano[1].

Note modifica

  1. ^ a b c d e f g h Fonte dal sito del Comune di Garlenda, su comune.garlenda.sv.it. URL consultato il 22 gennaio 2022.

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