Chiesa di San Biagio (Lanciano)

edificio religioso di Lanciano

La chiesa di San Biagio è un edificio religioso di Lanciano (CH), posta nel quartiere Lanciano Vecchio, in Larghetto Ricci. La chiesa, citata già dal 1069, è la più antica della città murata, dopo che la precedente più vetusta, la chiesa di San Maurizio in Largo dei Frentani, fu demolita nella metà dell'800.

Chiesa di San Biagio vescovo
Campanile
StatoBandiera dell'Italia Italia
RegioneAbruzzo
LocalitàLanciano
Coordinate42°14′00.68″N 14°23′33.28″E / 42.233522°N 14.392578°E42.233522; 14.392578
Religionecattolica di rito romano
TitolareBiagio di Sebaste
DiocesiLanciano-Ortona
Stile architettonicoromanico-gotico
Inizio costruzioneXI sec - citata dal 1069
Completamentoanni '50 (restauro)

Storia e descrizione modifica

La chiesa sorge sopra l'antica chiesetta di San Giorgio, risalente al IX secolo, di cui restano la cripta e l'ambiente oggi utilizzato come sacrestia. Tradizioni riportate dagli storici locali Pietro Pollidori e Domenico Romanelli vogliono che la chiesa sorgente nell'area del tempio di Pelina, dea corrispondente a Minerva.

La chiesa più antica, del 1059[1]. Nel 1096 i Conti normanni Drogone (detto Tasso, o Tassone, o Tascione) e Roberto di Loritello, due fratelli che governavano insieme l'Abruzzo adriatico, la donano al Vescovo di Chieti Rainolfo[2]; il che lascia ipotizzare che sia stata costruita dai Normanni. Nonostante le trasformazioni successive dell'interno a navata unica, la chiesa ha mantenuto l'sterno nell'originale planimetria a capanna con bastioni sui fianchi. Nel 1345 fu costruita l'imponente torre campanaria per volontà di ser Scipio arciprete di Archi, come è inciso in una lapide sulla torre. La massiccia molte in laterizio della torre si caratterizza dalle fasce marcapiano dentellate e da due bifore gotiche su ciascun lato. Vi sono tracce all'interno dell'originale decorazione in ceramica policroma.

 
Prospetto da Largo Ricci

Vi è la statua medievale di San Biagio e la settecentesca Madonna dei Raccomandati di Giacomo Colombo, appartenente all'omonima confraternita lancianese, insieme alla Madonna della Consolazione o "della Candelora" del 1708, sempre opera di Colombo, conservata nella chiesa di Sant'Agostino. Delle sculture antiche si trova il gruppo gotico dell'Annunciazione, e il fonte battesimale in pietra a forma di conchiglia. La cripta (anticamente cappella di San Giorgio) è stata realizzata sul podio di un tempio romano, ornata da campate con colonnine cilindriche e volte a botte.

 
La facciata

La chiesa nel 1866 fu soppressa e ridotta a magazzino della caserma dei Carabinieri, e tale rimase sino agli anni '50 del Novecento, quando fu restaurata; tuttavia non ha mai ripreso le antiche funzioni, la messa viene officiata saltuariamente, in particolar modo si ricorda la ricorrenza dell'unzione della gola nel giorno di San Biagio, il 3 febbraio.

Le opere custodite sono:

  • Due nicchie ad arco a sesto acuto, realizzate in stucco nel XII secolo, riscoperte nel 2004. Mostrano la scena dell'Annunciazione con la Madonna e l'Arcangelo Gabriele, e in alto la figurina del Cristo bambino, l'altra la Crocifissione.
  • Statua del Cristo crocifisso, del XVII secolo, posta sulla parete d'altare; la statua apparrebbe più antica, per la disposizione a Y del Crocifisso, di chiara derivazione gotica.
  • Statua di San Biagio vescovo, del XV secolo, secondo alcuni sarebbe da attribuire alla scuola di Nicola da Guardiagrele, per Francesco Verlengia risale al XVI secolo[3]; il santo è raffigurato assiso sul trono nelle vesti di vescovo, col pastorale e la tiara. Dietro la statua è bucata, conservava un prezioso reliquiario in argento cesellato e lavorato, realizzato secondo alcuni da Nicola Gallucci di Guardiagrele, in realtà da un tal Andrea della Franca[4], oggi conservato nella chiesa di San Nicola di Lanciano.
  • Statua della Madonna dei Raccomandati, opera di Giacomo Colombo, è di pregevole fattura, in origine si trovava nella chiesa di San Giovanni, sempre nel quartiere, sede della Confraternita dei Raccomandati. Dopo la distruzione della chiesa con i bombardamenti del 1943, la statua fu spostata in Sant'Agostino, e poi ancora nella chiesa di San Biagio. Viene portata in processione il 2 febbraio, giorno della Candelora.
  • Statua di Sant'Isidorio, opera di Domenico Renzetti, mostra il santo nelle vesti di contadino con ai piedi due buoi. L'altare principale della chiesa è opera recente, di Paolo Spoltore.

Di interesse anche la cripta, antica chiesa di San Biagio, secondo il Sargiacomo era la cappella di San Giorgio dell'VIII secolo, a sua volta ricavata da un sacello con podio, che era dedicato alla dea Minerva. La cappellina è a pianta quadrata, si trova esattamente sotto l'altare maggiore, ed è divisa in varie campate con volte a botte, e colonne portanti cilindriche.

Da uno scavo archeologico effettuato nell'area, è stato rinvenuto un mezzo bsto in terracotta ritraente la dea Minerva. Essa è conservata nel polo museale archeologico "S. Spirito" di Lanciano. Ciò ha dato adito a una tradizione degli storiografi locali, i quali avevano ipotizzato nell'area di san Biagio l'esistenza dell'antico tempio di Pelina ovvero Minerva.

Ricorrenza di San Biagio modifica

La chiesa dagli anni '50 è sede stabile della Confraternita di Santa Maria dei Raccomandati, fondata nel XIII secolo dapprima presso il convento di San Francesco, successivamente spostata nell'ex chiesa di San Giovanni e poi nella parrocchia di Sant'Agostino. La Confraternita festeggia la Madonna il Giovanni della Candelora, 2 febbraio, e San Biagio il 3 febbraio, con l'unzione delle gole e la vendita di taralli benedetti.

Note modifica

  1. ^ Simone Cortese, La chiesa di San Biagio nel quartiere Lancianovecchio, su lancianonews.net, 3 aprile 2016. URL consultato l'8 maggio 2021 (archiviato dall'url originale il 24 gennaio 2021).
  2. ^ A. L. Antinori, Annali degli Abruzzi, VI, Bologna, Forni Editore, 1971, pp. sub anno 1090 sub voce "Chieti".
  3. ^ cfr. F. Verlengia, Scritti (1910-1966), 2007, voce "Statue a Lanciano del XVI secolo"
  4. ^ cfr. C. Marciani, Scritti di storia, voce "Le antiche pergamene di Santa Maria Maggiore", Carabba, 1998

Bibliografia modifica

  • F. Sargiacomo, Lanciano e le sue chiese, Carabba editore, Lanciano 2000
  • G. Borgia e G. Granata, La chiesa di San Biagio a Lanciano, Edizioni Tabula, Lanciano, 2005

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