Ciampate del Diavolo
Viene chiamata Ciampate del Diavolo una zona del comune di Tora e Piccilli (CE), precisamente località Foresta,[1] nelle vicinanze del Vulcano di Roccamonfina, un vulcano spento in provincia di Caserta in cui sono presenti delle impronte umane fossili.[2] Le Ciampate del Diavolo si trovano all'interno del Parco regionale di Roccamonfina-Foce Garigliano.
Ciampate del Diavolo Impronte del Diavolo | |
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Le Ciampate del Diavolo | |
Epoca | 350.000 anni fa circa |
Localizzazione | |
Stato | Italia |
Comune | Tora e Piccilli |
Scavi | |
Archeologo | Paolo Mietto |
Mappa di localizzazione | |
Descrizione
modificaLa tradizione popolare del luogo ha dato questo nome (che in dialetto significa "impronte del Diavolo") a tali orme perché solamente un demone può camminare sulla lava ancora calda. Il nome, probabilmente, rappresentava anche un invito a tenersi a distanza da un luogo così irto e pericoloso il quale poteva attrarre persone incuriosite.[1]
Nessuno si è mai posto il problema della vera origine di quelle impronte, finché nel marzo 2003 un docente di stratigrafia dell'Università di Padova, Paolo Mietto,[N 1] si è recato di persona sul posto per controllare: l'analisi ha rivelato che le impronte appartengono all'Homo heidelbergensis, ominide che viveva nella zona circa 350.000 anni fa.[3][4]
In base a tale datazione, erano considerate le impronte più antiche mai ritrovate di un ominide al di fuori dell'Africa, fino alla scoperta delle impronte di Happisburgh in Inghilterra nel 2013.
Secondo la ricostruzione di Mietto, le impronte appartengono ad un gruppo di tre individui che, 350.000 anni fa, è sceso lungo il fianco della montagna, formato da fanghiglia calda.[3] Nei punti in cui si scivolava, gli uomini si sono aiutati con gli arti superiori, lasciando infatti anche alcune impronte delle mani.[3] Probabilmente un vento secco ha asciugato velocemente il terreno, così da conservare nel tempo le impronte.[3]
Le 56 impronte, che misurano in media circa 10 cm per 20 (il che all'incirca corrisponde all'odierna misura 36), lasciano presumere un'altezza di circa 160 cm (statisticamente l'altezza più probabile associata a quella taglia del piede).[3]
Le piste
modificaLe orme si dispongono in totale su tre piste:
- pista A: lunga 13,40 m: 27 impronte a zig-zag
- pista B: lunga 8,60 m: 19 impronte rettilinee
- pista C: lunga 9,98 m: 10 impronte
Note
modifica- Annotazioni
- ^ Due giovani con la passione per la paleontologia hanno contattato Paolo Mietto dell'Università di Padova.
- Fonti
- ^ a b Le Ciampate del Diavolo, su GuideSlow, 5 Ottobre 2021.
- ^ Adolfo Panarello e Paolo Mietto, Tora e Piccilli (Campania), su Paleoitalia.
- ^ a b c d e Mietto et al, Nature, 2003.
- ^ CIAMPATE DEL DIAVOLO, su i Cacciagalli.
Bibliografia
modifica- (EN) Paolo Mietto, Marco Avanzini e Giuseppe Rolandi, Human footprints in Pleistocene volcanic ash, in Nature, vol. 422, 2003.
- M.Zaffani, Tesi in lauree triennali, “Lo scavo paleontologico: il caso del sito delle “Ciampate del Diavolo” a Roccamonfina (CE)”.
Voci correlate
modificaCollegamenti esterni
modifica- Foto delle impronte, su digilander.libero.it.
- Stone Age human tracks found Three people were rushing down side of a volcano near Naples, su sfgate.com.
- Ciampate del Diavolo sul sito del Parco regionale di Roccamonfina-Foce Garigliano, su parcodiroccamonfina.it.
- Ciampate del Diavolo sul sito dell'Associazione Orme - Tora e Piccilli, su associazioneorme.it. URL consultato il 1º novembre 2019 (archiviato dall'url originale il 18 giugno 2017).
- Nature: Palaeontology: Human footprints in Pleistocene volcanic ash, su nature.com.
- Le ciampate del diavolo, un cammino lungo 350.000 anni http://www.tantestorie.it/storie-di-viaggio/le-ciampate-del-diavolo-un-cammino-lungo-350-mila-anni.html