Coesore

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Il coesore (in inglese coherer) è un dispositivo inventato dall'italiano Temistocle Calzecchi Onesti, che, consentendo di rivelare il passaggio di una radiofrequenza, permetteva altresì l'individuazione di onde elettromagnetiche.

Un coesore

Descrizione modifica

In quanto rivelatore di radiofrequenze, era pertanto utile come discriminatore della sola presenza (o dell'assenza) di un segnale radio. Con lo sviluppo delle trasmissioni radio e dei sistemi di modulazione, la rivelazione dei segnali da una frequenza portante venne affidata a un diodo raddrizzatore, inizialmente a cristallo, poi a valvola termoionica e infine a semiconduttore.

Una polvere metallica, inserita tra i due cilindri, costituisce l'elemento rivelatore. Questa polvere metallica, formata quindi da granuli metallici disorientati, cioè posti in posizione caotica e casuale, in assenza del segnale a radio frequenza presentava un'alta resistenza elettrica. Con il segnale radio la polvere si disponeva in collegamento tra i due cilindri, i granuli si orientavano tutti secondo le linee di forza del campo magnetico generato dal passaggio della infinitesima corrente elettrica e la resistenza del dispositivo diminuiva considerevolmente. Ma la polvere rimaneva polarizzata. Per ovviare all'inconveniente il dispositivo fu completato con un sistema elettromeccanico che colpiva leggermente il contenitore per disorientare nuovamente i granuli della polvere metallica. Il coesore fu quindi utile per poter rivelare i segnali Morse che per la loro relativa lentezza permettevano i tempi morti di ridisorientamento dei cristalli metallici. Guglielmo Marconi in una conferenza tenuta il 2 marzo 1899 a Londra in una riunione della Institution of the Electrical Engineers ha dato atto del ruolo fondamentale del coesore di Calzecchi Onesti per lo sviluppo della radiotelegrafia[1].

Definizione alternativa modifica

La descrizione del coherer non sembra facilmente comprensibile ai non addetti ai lavori; andrebbe forse preferita questa, anche se molto semplificata:

Il coherer, ideato da T. Calzecchi-Onesti, nel 1884, altro non è che un tubetto di vetro all'interno del quale è stata inserita della limatura metallica estremamente fine, solitamente formata da nichelio e ferro interposta fra due elettrodi ("tappi metallici" che chiudono anche il tubetto di vetro). La resistenza di questa limatura fra gli elettrodi, in condizioni normali è molto elevata, quindi la conducibilità elettrica risulta praticamente nulla; questa resistenza si abbassa bruscamente quando il coherer è investito da un'onda elettromagnetica, quindi nel circuito si ha un notevole aumento o una completa conducibilità della corrente che rivela il segnale, e che Marconi utilizzò per fare suonare il campanello del suo primo radio ricevitore nel 1894

Note modifica

  1. ^ Conferenza di Guglielmo Marconi del 2/3/1899 a Londra, su radiomarconi.com. URL consultato il 23 gennaio 2007 (archiviato dall'url originale il 29 dicembre 2006).

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