Collegio Caccia (Pavia)

edificio di Pavia

Il palazzo, in stile neoclassico, ospitò il collegio universitario Caccia fino al 1820.

Collegio Caccia
La facciata
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Divisione 1Lombardia
LocalitàPavia
IndirizzoViale Matteotti, 20
Coordinate45°11′21″N 9°09′19″E / 45.189167°N 9.155278°E45.189167; 9.155278
Informazioni generali
Condizioniin uso
CostruzioneXVIII sec.
StileNeoclassico
Usoabitativo
Realizzazione
IngegnereAntonio Ghezzi

Storia modifica

Nel 1616 l’aristocratico novarese Giovanni Francesco Caccia, giureconsulto e oratore presso il senato di Milano, destinò nel proprio testamento dei fondi alla creazione a Pavia, allora unica università del ducato di Milano, di un collegio destinato alla formazione dei discendenti del fondatore e di altri membri della nobiltà novarese. Il collegio fu costituito giuridicamente solo nel 1671, e solo nel 1719 venne realizzato il palazzo[1]. Nel 1796, Napoleone s'intallò nel palazzo, dove fece condannare a morte i capi della rivolta antifrancese, accordando infine clemenza alla città. Tra il 1784 e il 1793 l’edificio venne quasi integralmente ricostruito, i lavori e il progetto furono opera del milanese Antonio Ghezzi, in forme neoclassiche. Nel 1820 il collegio venne portato a Torino e l’edificio fu ceduto a privati[2][3].

Descrizione modifica

La facciata, molto razionale, presenta al piano terreno un alto zoccolo bugnato, elegantemente divisa in tre campi da paraste, ritmata da finestre col cappello alternatamente curvilineo e triangolare. Internamente si conservano sia stucchi e dipinti tardo settecenteschi, sia quadrature realizzate nella prima metà dell’Ottocento dal pittore e scenografo pavese Angelo Siro Ricci (1814- 1890).

Note modifica

  1. ^ Collegio Caccia di Novara, su dati.san.beniculturali.it.
  2. ^ Notizie risguardanti la città di Pavia raccolte da un suo cittadino, su books.google.it.
  3. ^ Collegio Caccia (ex) Pavia (PV) (PDF). URL consultato il 22 marzo 2021 (archiviato dall'url originale il 12 agosto 2013).

Bibliografia modifica

  • Gianfranco E. De Paoli (a cura di), Il triennio cisalpino a Pavia (Aspetti inediti), Pavia, Edizioni Cardano, 1996, p. 11.
  • Susanna Zatti (a cura di), Pavia neoclassica. La riforma urbana 1770- 1840, Vigevano, Diakronia, 1994, pp. 167- 169.

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