Collo (logistica)

unità di confezionamento/imballaggio di uno o più articoli

Il collo, nel campo della logistica e trasporti, è una singola unità di carico (UdC) ovvero una distinta unità di confezionamento/imballaggio di uno o più articoli[1].

Quando non si impiega il collo la merce si presenta "alla rinfusa"[2].

Descrizione modifica

A seconda dei casi un collo, fisicamente, è costituito da un materiale contenuto e/o preformato in: busta, sacchetto, pacco, bottiglia, scatola, cassone, scatolone, cassa, sacco, damigiana, vassoio, palmella, cisterna, rotolo, bidone, bobina, bombola, fusto, fascio, botte,[3] ecc.

Un collo potrebbe contenere altre sotto unità di confezionamento (ad esempio, una scatola che contiene sacchetti o un cassone che contiene vassoi). I prodotti contenuti nel collo possono essere: documenti, materiali in parti, sostanze (solidi, liquidi, aeriformi). Un prodotto trasportato non utilizzando colli è detto "sfuso" o "alla rinfusa" (bulk in inglese).

Esempio molto pratico: quando si va a fare la spesa, i sacchetti riempiti con i prodotti acquistati sono dei colli. Quando si trasportano i sacchetti con il carrello, il carrello è l'unità di movimentazione (UdM), i sacchetti sono le unità di carico. Invece, gli imballi primari dei prodotti sono le confezioni (la bottiglia di latte o il pacchetto di biscotti). Se si esegue, tramite uno spedizioniere, una consegna di: due buste, quattro faldoni di documenti, uno scatolone contenente 2 sacchetti di riso e 4 mandarini, una bottiglia di vino e tre casse di abiti, il totale colli è pari a 11. Se i quattro faldoni fossero stati imballati all'interno di una cassa, allora i colli sarebbero stati pari a 8 . Il camion che prende in carico dall'acciaieria 3 rotoli di nastro posizionati su 2 pallet (2+1), trasporta 3 colli. Un camion che trasporta ghiaia alla rinfusa non consegna tramite colli: se lo stesso carico di ghiaia fosse stata imballato in 3 sacchi, allora i colli sarebbero stati 3.

Un collo (che è un'unità, tipicamente secondaria, di imballaggio) può coincidere o meno con l'unità di movimentazione (ad esempio nel caso di un pallet che porta più colli, le due unità non coincidono) o con l'unità di carico (quando i colli vengono aperti o il materiale contenuto è frazionato-prima delle operazioni di carico-le due unità non coincidono).

Sui documenti fiscali (ad esempio una fattura accompagnatoria) o di consegna merci, è sempre indicato il numero di colli. L'utilizzo dei colli è efficiente per il trasportatore ma agevola di molto anche il ricevente in fase di accettazione arrivi. I colli sono normalmente identificati a vista mediante etichette o cartellini specifici. Documenti di logistica più complessi, a volte utilizzati, detti "packing list" o "distinte di imballaggio" descrivono, nel dettaglio, il numero totale di colli (solitamente numerati), peso di ciascuno, descrizione e quantità di ciascun articolo contenuto in ogni collo. Se applicabile, la descrizione è estesa ai pallet nonché alle unità di imballaggio secondarie contenute in ciascun collo (uno scatolone che contiene sacchetti, ad esempio).

La progettazione del contenitore (o della sagomatura del materiale nel caso di assenza di contenitore) con cui i prodotti saranno consegnati, mediante i colli, è un processo rilevante della logistica.

Note modifica

  1. ^ Gli imballaggi e le unità di carico - My LIUC, su my.liuc.it. URL consultato il 30 giugno 2020 (archiviato dall'url originale il 22 dicembre 2019).
  2. ^ Ovvero, sfuso.
  3. ^ Ovviamente, se una di queste unità primarie è imballata in una unità secondaria (ad esempio: bottiglie dentro una cassetta), allora il collo diventa l'unità secondaria.

Voci correlate modifica

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