Condominio Sant'Andrea

Il Condominio Sant'Andrea, sito in via Felice Cavallotti 9 a Pavia, è un esempio emblematico di architettura multifunzionale, adibito sia a residenza, che a scopi terziari e di servizio.

Condominio Sant'Andrea
Vista da Via Felice Cavallotti
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
RegioneLombardia
LocalitàPavia
IndirizzoVia Felice Cavallotti 9
Coordinate45°48′44.26″N 9°05′09.15″E
Informazioni generali
CondizioniItalia
Costruzione1962-1965
Inaugurazione1965
UsoEdificio residenziale
Realizzazione
IngegnereEliseo Mocchi
ProprietarioStato

Caratterizzato da strutture in cemento armato e una facciata interamente intonacata, il complesso presenta coperture a falde con manto in tegole e serramenti in legno.

Il progetto fu ideato da Eliseo Mocchi, uno dei principali esponenti del razionalismo nell'architettura pavese, noto anche per la realizzazione di opere pubbliche durante il periodo fascista, come la Casa del Fascio e la Palestra della GIL a Pavia nel 1937. Tra il 1962 e il 1965, Mocchi progettò il condominio, che divenne subito oggetto di un acceso dibattito a causa della sua ardita concezione strutturale e dell'inclusione dei resti archeologici della Pavia romanica. Negli anni '60, durante i lavori di restauro dell’edificio, vennero infatti rinvenuti i resti della Chiesa di Sant’Andrea dei Reali, generando numerosi dibattiti sul destino dell'edificio. Alla fine, prevalse il progetto di Mocchi, che riuscì a integrare i reperti storici nel nuovo complesso architettonico.

Descrizione

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L'edificio è un palazzo residenziale composto da più piani, con finestre distribuite simmetricamente su ciascun livello e dotate di persiane scure. La struttura si presenta più alta rispetto agli edifici adiacenti, conferendo una presenza imponente lungo la via.

L'edificio presenta dettagli architettonici come cornici decorative intorno alle finestre e una fascia marcapiano che divide i piani.

Alcuni dei piani superiori ospitano piccoli balconi con ringhiere in ferro battuto, aggiungendo elementi di interesse e funzionalità per i residenti.

Ingresso

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Ingresso

L'ingresso principale dell'edificio si trova lungo una strada stretta e pavimentata con ciottoli, tipica delle vie storiche. Presenta un cancello in ferro battuto decorato da intricate volute e motivi floreali. Sopra il cancello è appesa una lanterna. Il pavimento è realizzato con lastre di pietra, che si estendono anche al marciapiede esterno. L'ingresso conduce direttamente al cortile interno.

Cortile interno

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Vista sul cortile interno

Il cortile interno dell'edificio è caratterizzato da una disposizione architettonica che valorizza i reperti archeologici presenti. Sostenuto da colonne in cemento e mattoni, il cortile risulta parzialmente coperto. Al centro del cortile, tra le colonne, sono visibili aree verdi con piante. Il pavimento è costituito da ciottoli e lastre di pietra, mantenendo l'estetica storica dell'edificio. Un ballatoio corre lungo il perimetro del cortile, permettendo ai visitatori di ammirare i reperti archeologici sottostanti senza ostacoli, grazie a una disposizione architettonica attenta e funzionale. Le pareti sono intonacate con colori neutri che si integrano armoniosamente con l'ambiente circostante.

Struttura

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L'edificio si sviluppa su due corpi a forma di "T". Il primo corpo, allineato alla via, ospita un grande portale d'ingresso che permette di ammirare i reperti archeologici delle fondamenta. Questi reperti sono visibili dall'esterno grazie a una disposizione architettonica studiata per valorizzarli. Il secondo corpo, situato all'interno del lotto, presenta un ballatoio che segue il perimetro degli scavi archeologici, creando un suggestivo percorso di visita.

Collocazione

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L'edificio è situato nel centro storico di Pavia in Via Felice Cavallotti 9, di fronte alla chiesa quattrocentesca di San Tommaso. Presenta inoltre un ulteriore ingresso in Vicolo Stilicone 1, via con il quale l'edificio fa angolo.

Archivistiche

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Archivio di Stato di Pavia, Fondo Eliseo Mocchi

Bibliografiche

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  • Vittorio Prina, AL - Mensile d'informazione degli architetti lombardi, Eliseo Mocchi a Pavia, Milano 2002, n. 11, pp. 44-47
  • Vittorio Prina, Pavia moderna. Architettura moderna in Pavia e Provincia. 1925-1980, Pavia 2002, p. 229
  • "Anonimo Ticinese", Cap.II° "Chiese entro il primo muro co' loro Corpi Santi" di Opicino de Canistris ( 65° ref.)

Voci correlate

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Collegamenti esterni

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