La costa di Danco (centrata alle coordinate 64°42′S 62°00′W / 64.7°S 62°W-64.7; -62) è una porzione della costa della Terra di Graham, in Antartide. In particolare, la costa di Danco si estende nella parte occidentale della penisola Antartica tra capo Sterneck, a nordest, e capo Renard, a sudovest, confinando quindi a nordest con la costa di Davis e a sudovest con la costa di Graham.[1]

La costa di Danco nella penisola Antartica.
Mappa di localizzazione: Antartide
Costa di Danco
Costa di Danco
La posizione della costa di Danco.

Storia modifica

La costa di Danco fu esplorata per la prima volta nei mesi di gennaio e febbraio 1898 durante la spedizione belga in Antartide comandata da Adrien de Gerlache, che la battezzò con il suo nome attuale in onore del tenente Emile Danco, che perse la vita proprio durante quella spedizione.[2]

Geologia modifica

Il blocco tettonico della costa di Danco include il gruppo della penisola Trinity risalente al Permiano superiore-Triassico, consistente in oltre 1000 m di metatorbiditi piegatesi durante l'orogenesi gondwaniana. A tale gruppo si sovrappone il cosiddetto "Gruppo Vulcanico della Penisola Antartica", risalente al Cretacico inferiore, che comprende fino a 2000 m di lave, tufi e agglomerati basaltici e andesitici, che si sono piegati e fagliati durante il Cenozoico. Questi due gruppi hanno poi subito intrusioni da parte di magmi che si sono poi trasformati in graniti e gabbri di epoca berriasiana-cenomaniana appartententi al cosiddetto "Gruppo Intrusivio Andino", un sistema intrusivo di dicchi ipoabissali venutosi a formare nel corso del tardo Cretacico o del Cenozoico.[3]

Note modifica

  1. ^ (EN) Costa di Danco, su GeoNames Database. URL consultato il 29 marzo 2017.  
  2. ^ (EN) Costa di Danco, su Dizionario Geografico Composito dell'Antartide, SCAR. URL consultato il 20 aprile 2021.  
  3. ^ Krzysztof Birkenmajer, The Tectonic Structure of Gerlache Strait, West Antarctica (PDF), in Polar Studies XXVI Polar Symposium, Polish Polar Studies, 1999, pp. 45-50. URL consultato il 20 aprile 2021.

Collegamenti esterni modifica