Un danno ingiusto indica, in diritto, qualunque lesione di interessi tutelati dall'ordinamento giuridico. Non tutti gli interessi sono rilevanti giuridicamente, il risarcimento dei danni è ammesso soltanto per la lesione di interessi altrui che costituiscono un "danno ingiusto"[1].

Il danno ingiusto è il presupposto di un fatto illecito che a sua volta è fra i presupposti della responsabilità extracontrattuale.

Origine modifica

Inizialmente era considerato come "ingiusto" soltanto la lesione di diritti assoluti e la lesione di diritti collegati allo status della persona. Successivamente è stato ritenuto antigiuridico anche la lesione di diritti di credito (induzione all'inadempimento ad esempio). Adesso si è ormai giunti a ritenere "danno ingiusto" qualsiasi lesione di un interesse tutelato dall'ordinamento giuridico (quindi, tra gli altri, anche situazioni di fatto come il possesso, turbative precontrattuali, lesione di interesse legittimo)[2].

Elenco di danni ingiusti modifica

Cause di giustificazione modifica

Non è considerato ingiusto il danno che è:

  • causato nell'esercizio di un proprio diritto (nei limiti imposti dall'ordinamento);
  • arrecato nell'adempimento di un dovere imposto da una norma giuridica o da un ordine della Pubblica Amministrazione;
  • il danno arrecato con il consenso del danneggiato;
  • si esclude l'ingiustizia del danno arrecato per legittima difesa;

Note modifica

Bibliografia modifica

  • Tucci, Giuseppe, Il danno ingiusto, Napoli, Jovene, 1968.

Voci correlate modifica

Controllo di autoritàThesaurus BNCF 10623 · LCCN (ENsh85136182 · GND (DE4061688-5 · J9U (ENHE987007541314605171 · NDL (ENJA00563597
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