Dante Bertoli

lottatore italiano

Dante Bertoli (Sassuolo, 28 gennaio 1913Velletri, 11 settembre 1996) è stato un lottatore italiano.

Dante Bertoli
Atleti e tecnici del G.S. Brunetti-S.C.A. di Roma, campioni di lotta greco-romana a squadre nel 1968. Bertoli è il quarto da sinistra.[1]
Nazionalità Bandiera dell'Italia Italia
Lotta greco-romana
Categoria Pesi gallo
Pesi piuma
Squadra Bandiera non conosciuta Sempre Avanti, Sassuolo (1934)
Bandiera non conosciuta G.S. 1º Corpo Vigili del Fuoco, Roma (1942-1943)
Lotta libera
Categoria Pesi gallo
Pesi piuma
Squadra Bandiera non conosciuta S.S. Parioli, Roma (1936)
Bandiera non conosciuta Dopolavoro Mater, Roma (1940)
Palmarès
 Campionati Italiani
  • Lotta greco-romana - pesi gallo (1934)
  • Lotta libera - pesi gallo (1936)
  • Lotta libera - pesi piuma (1940)
  • Lotta greco-romana a squadre (1942, 1943)[2]
  • Lotta greco-romana a squadre (1968)[3]
Statistiche aggiornate al 13 novembre 2021

Biografia modifica

Carriera da lottatore modifica

Nato a Sassuolo nel 1913, nel 1934 divenne campione nazionale in lotta greco-romana (pesi gallo), gareggiando per la Sempre Avanti della sua città natale.[1]

Nel 1936 partecipò ai Giochi olimpici di Berlino, dove rappresentò l'Italia nella lotta greco-romana nella categoria dei pesi gallo. Superò i primi due turni rispettivamente ai punti contro l'estone Evald Sikk e per schienata contro l'egiziano Ali Erfan. Venne a sua volta sconfitto per schienata al terzo turno dal rumeno Iosif Töjär, per poi venire squalificato al quarto turno a causa di un infortunio.[4] Nello stesso anno, vinse il secondo titolo nazionale, stavolta nella lotta stile-libero (pesi gallo), con la S.S. Parioli di Roma.[1]

Nel 1937, in occasione dei campionati europei di lotta greco-romana tenutisi a Parigi, si classificò quinto nei 56 kg (pesi gallo).[5] Tre anni dopo, nel 1940, vinse l'ultimo titolo nazionale nuovamente nella lotta stile-libero (pesi piuma) con il Dopolavoro Mater di Roma.[1][6]

Nel 1942 vinse nella categoria dei pesi leggeri al campionato regionale del Lazio e divenne uno dei dieci allenatori di prima classe riconosciuti dalla FIAP. Nello stesso anno e l'anno successivo, divenne campione italiano di lotta greco-romana a squadre, gareggiando nei pesi piuma con il G.S. 1º Corpo de Vigili del Fuoco di Roma, di cui fu contemporaneamente allenatore.

Carriera da allenatore e membro della FIAP modifica

Nel dopoguerra proseguì la sua attività di allenatore. Degna di nota è la vittoria del G.S. Brunetti-S.C.A. di Roma da lui allenato nel campionato di lotta greco-romana a squadre del 1968, che interruppe inaspettatamente il lungo predominio del C.S. FIAT.

Nel 1949 venne eletto presidente del Comitato regionale della FIAP nel Lazio e nel 1952 consigliere federale, oltre a essere membro delle commissioni tecniche di lotta nominate tra il 1946 e il 1955. Nel 1957 venne eletto presidente della commissione allenatori. In occasione dei Giochi olimpici di Roma, venne nominato direttore dell’impianto delle gare di lotta alla Basilica di Massenzio.

Ricevette il Premio Valens (1957), la stella di bronzo al merito sportivo (1970) e la medaglia d’onore al merito sportivo della FILPJ (1982).

Morì a Velletri nel 1996, all'età di 83 anni.

Note modifica

  1. ^ a b c d Livio Toschi (Autore dei testi e della ricerca storica e iconografica), Fabrizio Santangelo (Responsabile del progetto), Alessandro Francescangeli (Responsabile di redazione), Giorgio Binotti (Attività di editing) e Roberto Fileri (Grafica e impaginazione), VIGILI DEL FUOCO - Lottatori e Pesisti (PDF), su vigilfuoco.it, p. 125. URL consultato il 14 novembre 2021 (archiviato il 14 novembre 2021).
  2. ^ Come atleta e allenatore
  3. ^ Come allenatore
  4. ^ (EN) Official Report 1936 v.2 page 2, su digital.la84.org, p. 78. URL consultato il 13 novembre 2021 (archiviato il 14 novembre 2021).
    «4th Round [...] Eliminated because of injury: Bertoli (Italy)»
  5. ^ Vi è una discrepanza nelle fonti citate ed utilizzate nella creazione della voce per quanto riguarda la classificazione di Bertoli ai suddetti campionati europei del 1937. Le seguenti due fonti riportano che si sia classificato quinto, in accordo a quanto riportato sul sito ufficiale (Archiviato il 12 agosto 2021 in Internet Archive.) della FILA: • un PDF online del Ministero dell’Interno (Archiviato il 14 novembre 2021 in Internet Archive.) del 2009, in particolare del Dipartimento dei Vigili del Fuoco, dove viene ricordato tra i lottatori e i pesisti dei Vigili del Fuoco. L'autore è Livio Toschi, consulente storico e artistico della FIJLKAM, della FIPCF, nonché dell’European Weightlifting Federation, per le quali ha pubblicato undici libri. • la pagina a lui dedicata (Archiviato il 23 agosto 2021 in Internet Archive.) su olympedia.org (Archiviato il 28 agosto 2021 in Internet Archive.), che tuttavia afferma erroneamente che i campionati si sono svolti a Budapest anziché a Parigi. Le successive due fonti riportano invece che Bertoli si sia classificato primo, contrariamente a quanto riportato tuttavia sul sito ufficiale della FILA, dove è il finlandese Vaeinoe Aleksanteri Perttunen ad essere vincitore nei 56 kg: • la pagina a lui dedicata (Archiviato il 14 novembre 2021 in Internet Archive.) su olympics.com (Archiviato il 7 agosto 2016 in Internet Archive.); • la pagina a lui dedicata su sports-reference.com
  6. ^ (EN) Dante Bertoli, su olympedia.org. URL consultato il 14 novembre 2021 (archiviato il 23 agosto 2021).

Collegamenti esterni modifica