De quinquaginta curialitatibus ad mensam

De quincenta curialitatibus ad mensam (Cinquanta cortesie a tavola in latino) è un'opera del Bonvesin della Riva scritta in volgare lombardo che contiene cinquanta regole di galateo per stare a tavola con altre persone, scritta dal frate durante il suo periodo di permanenza a Legnano.

Cinquanta cortesie a tavola
Titolo originaleDe quinquaginta curialitatibus ad mensam
AutoreBonvesin de la Riva
PeriodoXIII secolo
GenereGalateo
Lingua originalevolgare lombardo

Conteneva già principi presenti nel galateo di oggi, come il non sedersi mai prima del proprietario di casa o dell'ospite d'onore, il sedersi dritti in tavola, il rimanere allegri, il non poggiare i gomiti sul tavolo, il mangiare con moderazione e spezzettando il cibo, il non parlare mai né bere a bocca piena, evitando anche gli eccessi con l'alcol, il coprirsi la bocca quando si tossisce o si starnutisce, il non criticare il cibo, il servire prima le donne e gli ospiti, il non toccarsi il naso e la bocca, il tenere lontani gli animali domestici e l'evitare di parlare di cose negative o di problemi di salute.

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