Demisessualità

tipo di sessualità grigia in cui l'individuo riesce a percepire attrazione sessuale solo per persone con cui si ha un forte legame emotivo

La demisessualità è un orientamento sessuale che rientra nello spettro asessuale. Corrisponde infatti, come nell'asessualità, ad attrazione sessuale verso nessun genere, a meno che non si instauri un forte legame emotivo.

Una bandiera dell'orgoglio demisessuale, in cui lo scaglione nero (triangolo a sinistra) rappresenta l'asessualità, il grigio indica la sessualità grigia e il bianco rappresenta l'allosessualità; la riga viola simboleggia la comunità.

È un tipo di sessualità grigia in cui l'individuo riesce a percepire attrazione sessuale solo verso persone con cui ha stretto un forte legame ed un coinvolgimento emotivo, spesso anche empatico.[1][2] Essa non va confusa con l'astinenza sessuale o la castità, in quanto questi sono comportamenti derivati dalla propria volontà o da influenze culturali, mentre la demisessualità è una caratteristica della sessualità dell'individuo.[3][4][5]

Descrizione

modifica

Il prefisso demi, di origine francese antica, significa "metà"[6], e serve a indicare come l'attrazione sessuale di un demisessuale si trovi a metà tra l'asessualità (mancanza di attrazione sessuale) e l'allosessualità (attrazione sessuale verso altre persone).

La demisessualità fa parte dello spettro dell'asessualità, chiamata asessualità grigia, l'area tra l'asessualità e l'allosessualità, in quanto una persona demisessuale o di sessualità grigia può occasionalmente avere attrazioni sessuali.[7][1] A differenza di un asessuale, il grado di attrazione sessuale per un demisessuale può variare in base all'individuo, ed essere suscitato da un legame affettivo concreto. In mancanza di esso, l'individuo demisessuale in genere non riesce a provare questo tipo di attrazione.[1][2]

I demisessuali possono avere reazioni fisiologiche di eccitazione sessuale. Non bisogna mettere necessariamente in relazione condizioni mediche, come la disfunzione erettile[8] o l'ansia da prestazione[9], con la demisessualità, che è invece parte dell'identità sessuale di una persona. Similarmente, non va confuso con comportamenti volontari di astinenza sessuale o castità dovuti a motivi personali, sociali o religiosi. Infatti, una persona demisessuale semplicemente non prova attrazione sessuale (ma può provarne altre, come quella estetica, sensuale o platonica) in assenza di un coinvolgimento emotivo/affettivo.

La demisessualità viene considerata una sottocategoria dell'asessualità grigia. La Asexual Visibility and Education Network la definisce come "una persona che prova attrazione sessuale solo verso persone con cui ha formato un legame più forte, spesso romantico. I demisessuali solitamente provano attrazione sessuale secondaria, ma non provano attrazione sessuale primaria".[10] A causa di ciò, spesso capita che i demisessuali si riconoscano inizialmente come asessuali, ma poi provino attrazione sessuale quando stabiliscono un forte legame affettivo con un'altra persona. I demisessuali sentono attrazione solo nel momento in cui incontrano una persona molto affine a loro e, nel momento in cui si rompe questo legame emozionale, sparisce anche l'attrazione fisica.[11]

Ricerca scientifica

modifica
  Lo stesso argomento in dettaglio: Asessualità § Ricerca scientifica.

L'asessualità e il suo spettro (demisessualità inclusa) sono temi relativamente nuovi nella ricerca accademica e nelle discussioni pubbliche, e pertanto poco studiati.[2]

Nella cultura di massa

modifica

La demisessualità è un tema comune (o tropo) in numerose opere (libri, film, e altre forme artistiche), tanto da coniare il termine demisessualità compulsa,[12] in quanto viene spesso rappresentato e stereotipato il sesso come l'apice di un rapporto romantico con la persona che si ama. L'intimità di questa connessione crea anche un senso di esclusività.[13][14] A causa di ciò, a volte la demisessualità viene definita come sessualità moralmente "nobile".[15]

  1. ^ a b c (EN) Julie Sondra Decker, The Invisible Orientation: An Introduction to Asexuality * Next Generation Indie Book Awards Winner in LGBT *, Simon and Schuster, 13 ottobre 2015, ISBN 978-1-5107-0064-2. URL consultato il 6 marzo 2021.
  2. ^ a b c (EN) Radzhana Buyantueva e Maryna Shevtsova, LGBTQ+ Activism in Central and Eastern Europe: Resistance, Representation and Identity, Springer Nature, 25 settembre 2019, ISBN 978-3-030-20401-3. URL consultato il 6 marzo 2021.
  3. ^ Essere asessuali, su Il Tascabile, 27 agosto 2019. URL consultato il 6 marzo 2021.
  4. ^ Studio sull'asessualità di Brotto & Yule (2017) (PDF), su med-fom-brotto.sites.olt.ubc.ca.
  5. ^ SISP News : Asessualita': quando l'attrazione sessuale non c'e'!, su sisponline.it. URL consultato il 25 settembre 2020.
  6. ^ Demi, su Garzanti Linguistica. URL consultato il 26 luglio 2023.
  7. ^ (EN) Anthony F. Bogaert, Understanding Asexuality, Rowman & Littlefield, 27 febbraio 2015, ISBN 978-1-4422-0100-2. URL consultato il 6 marzo 2021.
  8. ^ Capodieci S., Boccadoro L., Fondamenti di sessuologia, Libreriauniversitaria Edizioni, Padova, 2012.
  9. ^ Marco Pacifico e Giada Fiume, Una bussola per l'ansia: 65 quesiti e 65 risposte per capirla, sconfiggerla e vivere meglio, Milano, FrancoAngeli, 2017, pp. 48.
  10. ^ Asessualità, un nuovo strumento per misurarla: l'Asexuality identification scale (AIS), su State of Mind, 7 marzo 2017. URL consultato il 6 marzo 2021.
  11. ^ Alla scoperta di asessualità e demisessualità - GuidaPsicologi.it, su guidapsicologi. URL consultato il 25 settembre 2020.
  12. ^ McAlister, Jodi. "First Love, Last Love, True Love: Heroines, Heroes, and the Gendered Representation of Love in the Category Romance Novel." Gender & Love, 3rd Global Conference. Mansfield College, Oxford, UK. Vol. 15. 2013
  13. ^ Asexuality, Attraction, and Romantic Orientation | LGBTQ, su lgbtq.unc.edu. URL consultato il 6 marzo 2021.
  14. ^ Jodi McAlister, ‘That complete fusion of spirit as well as body’: Heroines, heroes, desire and compulsory demisexuality in the Harlequin Mills & Boon romance novel, in Australasian Journal of Popular Culture, vol. 3, n. 3, 1º settembre 2014, pp. 299–310, DOI:10.1386/ajpc.3.3.299_1. URL consultato il 6 marzo 2021.
  15. ^ (EN) Why Do People Keep Calling my Sexuality "Noble"?, su Bitch Media. URL consultato il 6 marzo 2021 (archiviato dall'url originale il 1º maggio 2021).

Voci correlate

modifica

Altri progetti

modifica