Dhiyab bin Isa Al Nahyan

Dhiyab bin isa Alnahyan é stato un importante sceicco al pari dei suoi predecessori come: Mansur Ushurma e shimon marocco

Dhiyab bin Isa Al Nahyan (in arabo ذياب بن عيسى آل نهيان?; 16931793), è stato sceicco di Banu Yas dal 1761 al 1793[1] e fondatore della dinastia Al Bu Falah, che governa ancora Abu Dhabi, la capitale degli Emirati Arabi Uniti.[2][3]

Dhiyab bin Isa Al Nahyan
Sceicco di Banu Yas
In carica1761 –
1793
SuccessoreShakhbut bin Dhiyab
Nascita1693
Morte1793
DinastiaAl Nahyan
PadreIsa bin Nahyan Al Nahyan

Biografia modifica

Dhiyab bin Isa, capo della confederazione tribale Banu Yas, nel 1761 organizzò una partita di caccia alla gazzella dall'oasi di Liwa[4] a un'isola salmastra. La gazzella divenne il simbolo di Abu Dhabi e da essa perse il nome (Abu Dhabi significa letteralmente "padre della gazzella"). Nel 1793, Dhiyab ordinò a suo figlio Shakhbut di trasferirsi sull'isola. Egli lo fece e costruì un villaggio di circa 20 case[1] e un forte.[5][6][7] L'abitato si espanse rapidamente, e in due anni si arrivò a contare circa 400 abitazioni. Divenne rapidamente la capitale dei Banu Yas.[8]

Nel 1793 Dhiyab visitò Abu Dhabi per incontrare i membri di un ramo di Al Bu Falah guidato da suo cugino Hazza per invitarli a smettere a sollevare guai con una tribù vicina. Hazza, che al momento si trovava in Bahrein, tornò e uccise Dhiyab durante un litigio. Gli anziani di Banu Yas sostennero il figlio di Dhiyab, Shakhbut, e Hazza andò in esilio dopo che i suoi sostenitori furono sconfitti.[9] Fu quindi Shakhbut a divenire il nuovo sceicco.[1][10]

Note modifica

  1. ^ a b c John Lorimer, Gazetteer of the Persian Gulf, British Government, Bombay, 1915, p. 763.
  2. ^ United Arab Emirates, su worldstatesmen.org. URL consultato l'8 luglio 2016.
  3. ^ Mo Gannon, Key figures in the life of Qasr Al Hosn | The National, su thenational.ae. URL consultato l'8 luglio 2016.
  4. ^ Hawley, Donald., The Trucial States, Londra, Allen & Unwin, 1970, p. 335, ISBN 0-04-953005-4, OCLC 152680.
  5. ^ Peter Lienhardt e Ahmed Al-Shahi, Sheikhdoms of Eastern Arabia, New York, Palgrave Macmillan, 2001, ISBN 978-0-333-98527-4.
  6. ^ Jolandi Steven, The Sheikhs of Abu Dhabi, su dreaminginarabic.wordpress.com, 22 settembre 2015. URL consultato l'8 luglio 2016.
  7. ^ Press Kit - Qasr Al Hosn Festival 2016, su qasralhosnfestival.ae. URL consultato l'8 luglio 2016 (archiviato dall'url originale il 1º maggio 2016).
  8. ^ Frauke, Heard-Bey, From Trucial States to United Arab Emirates: a society in transition, London, Motivate, 2005, p. 44, ISBN 1-86063-167-3, OCLC 64689681.
  9. ^ M.Q. Morton, Keepers of the Golden Shore, Reaktion Books, February 2016, p. 42, ISBN 978-1-78023-580-6.
  10. ^ (EN) Christopher M. Davidson, Abu Dhabi: Oil and Beyond, Hurst, 2011, ISBN 978-1-84904-153-9.