Dimostrazione del postulato di Bertrand

In matematica, il postulato di Bertrand afferma che per ogni n ≥ 2 esiste un primo p tale che n < p < 2n. La prima dimostrazione fu data da Pafnuty Chebyshev; successivamente, anche Srinivasa Ramanujan e Paul Erdős ne fornirono una dimostrazione.

Dimostrazione di Srinivasa Ramanujan modifica

Preliminari modifica

Se   è una successione di reali tali che  , allora

 

e anche

 

Dimostrazione modifica

Siano

 

 

dove   è sempre un numero primo, ora

 

e noto (vedi approssimazione di Stirling) che

 

quindi

 

e

 

adesso in base a quanto scritto nei preliminari

   

   

dalla (1) si ricava

 

e sostituendo nella (2) si ottiene

   

dove l'ultima disuguaglianza vale per tutte le  .

ora

 

e sostituendo nella (3) tenendo conto che  

 

 

e infine

 

il secondo membro per   è sempre maggiore di 1 e poiché il postulato di Bertrand è verificato per tutti gli   la dimostrazione è conclusa.

Dimostrazione di Paul Erdős modifica

Indichiamo l'insieme dei numeri primi con   e definiamo:

 

Lemma modifica

 

Dimostrazione modifica

  • n = 1:
 
  • n = 2:
 
  (per induzione)
  • n > 2 ed n è dispari. Sia n = 2m + 1 con m > 0:
 
Ogni primo p con   divide   dando:
 
Per ipotesi induttiva  , da cui segue:
 
CVD

Detto ciò possiamo passare alla dimostrazione del postulato di Bertrand. Supponiamo per assurdo che ci sia un controesempio: un intero n ≥ 2 tale che non ci sia nessun numero primo p tale che n < p < 2n.

Se 2 ≤ n < 2048, allora uno dei numeri primi 3, 5, 7, 13, 23, 43, 83, 163, 317, 631, 1259 e 2503 (ognuno minore del doppio del precedente), che possiamo chiamare p, soddisferà n < p < 2n. Dunque n ≥ 2048.

 

Poiché   è il più grande termine nella somma, abbiamo:

 

Definiamo   come il più grande numero x, tale che   divide  . Poiché n! ha   fattori di p, otteniamo:

 

Dal momento che ogni termine   può essere o uguale a 0   oppure ad 1   e tutti i termini con   sono 0, otteniamo:

 

Per   abbiamo   o  .

  non ha fattori primi p tali che:

  • 2n < p, poiché 2n è il fattore più grande.
  •  , a causa della nostra assunzione iniziale.
  •  , perché   (dato che  ) che implica  .

Ogni fattore primo di   è dunque minore o uguale a  .

  ha al massimo un fattore di ogni primo  . Poiché  , il prodotto di   su tutti gli altri primi vale al massimo  . Dal momento che   è il prodotto di   su tutti i primi p, otteniamo:

 

Usando il lemma  :

 

Dato che abbiamo  :

 

Inoltre   (in quanto  ):

 

Passando ai logaritmi:

 

Sostituendo 22t al posto di 2n:

 

Questo implica t<6 e la contraddizione:

 

Dunque non è possibile nessun controesempio al postulato.

CVD
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