Discussione:Alessandro di Bergamo

Ultimo commento: 7 anni fa di Regio18
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Anch'io ho mal digerito l'aggiunta del paragrafo Roma e Pescolanciano: secondo me andrebbe scritto in altra voce perché non c'entra niente col sant'Alessandro patrono di Bergamo, e anche a me puzzava di copiaincolla. Sarei felice se si eliminasse dalla voce. -->Kweedado2 specificare il motivo dell'emergenza medica 17:14, 18 set 2007 (CEST)Rispondi

Il paragrafo - dall'alto della mia ignoranza - non mi sembra così OT: si parla delle reliquie, della loro sistemazione (sì, è lo stesso personaggio: vedi qui) e della cappella a Pescolanciano (questa parte forse starebbe meglio nella voce del paese?). Più che cassarlo definitivamente servirebbe un volontario per sfrondarlo e sistemarlo, sperando che non sia copyviol. --jhc aka il Male 17:25, 18 set 2007 (CEST)Rispondi


Si forse sono stato esagerato. Ma è da sfrondare proprio tanto. -->Kweedado2 specificare il motivo dell'emergenza medica 12:16, 19 set 2007 (CEST)Rispondi

Ho eliminato il testo Pescolanciano, linguaggio non enciclopedico, in gran parte non attinente alla voce, agiografico, più che del Santo della famiglia nobiliare, fortemente sospetto di copyviol. Cnseguentemente ho tolto anche il tag copyviol. Matheus 11:13, 21 ott 2007 (CEST)

Le reliquie di Pescolanciano non hanno nulla a che vedere con il martire di Bergamo. E' il solito omonimo delle catacombe romane che vuole essere a tutti identificato con il Martire del Martirologio Romano. Tanto che il culto di Pescoalnciano era inzialmente identificato con un martire romano del 27 febbraio (Martirologio Romano del 1702) e poi passo - chissà perchè - a quello del 26 agosto (Martire a Bergamo): ma in entrambe i casi non ha nulla a che vedere. E' semplicemente un "corpo santo", per i quali ci vorrebbe voce enciclopedica di spiegazione (si veda ad esempio http://grencidamiano.beepworld.it/corpisanti.htm).

Per quanto riguarda il paragrafo "Nuove ipotesi", è la solita rilettura della storia e dell'agiografia, in questo caso, che presuppone sempre che gli antichi erano ignoranti e pasticcioni. Non sta in piedi la tesi che il Martire di Bergamo sia uno dei tre della Val di Non. Ebbero culto ben distinto, ci sono precise collocazioni e traslazioni di reliquie ed infine c'è una memoria del martirio con i suoi luoghi ben precisa e radicata localmente che non permette l'identificazione di dell'uno nell'altro facendone un'unico.

Qualcuno interessato ha rimesso la voce Pescolanciano e Melfi, ma sono testi copiati ad esempio http://cattedralemelfi.weebly.com/santalessandro-patrono-di-melfi.html Dietro questo correzione c'è un orgoglio, ma non desiderio di verità. Ho provveduto ha toglie il rimando. A Pescolanciano c'è il culto per S. Alessandro di Bergamo, ma non ci sono le reliquie le quali come potete leggere "Documenti di autentica delle Reliquie (1788 e 1850)" in http://www.famigliadalessandro.it/santalessandro.html Difatti arrivarono prime le reliquie, a quanto pare, "Beato Martire di Cristo Alessandro con vaso di sangue" (si legge nell'autentica), e poi pian piano il culto si tramuta in quello bergamasco. Attestazione sono il dipinto e un mezzo busto. Però le reliquie custodite in un simulacro disteso sono e sono rimaste quelle di un Alessandro con vaso di sangue, che è semplicemente un corpo delle catacombe o corpo santo --Regio18 (msg) 22:16, 3 set 2016 (CEST)Rispondi

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