Discussione:Armoriale della cavalleria dell'Esercito italiano

Ultimo commento: 4 anni fa, lasciato da Arturolorioli in merito all'argomento Stemmi araldici

i reggimenti in vita sono : nizza cavalleria (1) piemonte cavalleria(2) savoia cavalleria(3) genova cavalleria(4) 5 lanceri di novara 6 lanceri di aosta 8 lanceri di montebello cavallegeri guide (19) 4 carri 31 carri 32 carri 131 carri 132 carri 1 reggimento corrazzato

Stemmi araldici modifica

Buona parte degli stemmi sono lavori di fantasia. Sono realizzati reinterpretando elementi degli stemmi storici secondo le norme della vigente circolare 121 del 9 febbraio 1987 sulla Araldica Militare, che è stata redatta anni (spesso *decenni*) dopo lo scioglimento di alcuni reparti. O si inseriscono gli stemmi storici (quelli in vigore quando i reparti erano in vita) oppure si rimuovono. Gli stemmi "di fantasia" sono quelli dei reggimenti 10, 11, 13, 14, 16, 17, 18, 20, 21, da 23 a 27, 29, 30. --Arturolorioli (msg) 21:41, 1 giu 2019 (CEST)Rispondi

    • Tra l'altro, diversi degli stemmi "di fantasia" si riferiscono a reparti che *non* sono mai stati inquadrati nell' "Esercito Italiano" (che esiste dal 2 giugno 1946) ma che fecero invece parte solo del "Regio Esercito" (1861-1946). Quindi o si cambia il titolo, o si rimuovono del tutto i riferimenti ai reparti non dell'Esercito Italiano. Insomma un gran pasticcio ... --Arturolorioli (msg) 22:01, 1 giu 2019 (CEST)Rispondi
  • Devo purtroppo concordare con l'opinione di Arturolorioli. L'unico problema è che non abbiamo, al momento, altro disegnatore che Noclador che si trova a suo agio solo con la struttura moderna degli stemmi. Propongo di valutare la possibilità di mantenere le immagini di Noclador come documentazione di riferimento, nella colonna della blasonatura, per far vedere il disegno base in modo chiaro e inserire nella colonna degli stemmi le immagini - quasi sempre di scarsa qualità - che è possibile trovare in giro. Faccio questa proposta perché le regole di wikipedia non ci consentono di pubblicare immagini di qualità di provenienza pubblica con licenza non commerciale (come prescrive la recente legge sui beni cultursali).--Massimop (msg) 23:38, 2 giu 2019 (CEST)Rispondi
    • Gentile amico Massimop, sto ridisegnando gli stemmi (uno al giorno, e non tutti i giorni: non ho molto tempo!). Non sono un grande artista, quindi si può fare sicuramente di meglio, ma per lo meno sono storicamente corretti. Riguardo al mantenere gli stemmi "di fantasia", mi permetto di essere invece *totalmente* contrario: sono stemmi antistorici, anacronistici, fuorvianti e, per dirla semplicemente, *falsi* mai esistiti, che non hanno ragione alcuna di esistere su una enciclopedia e devono essere completamente eliminati il prima possibile. Altrimenti generano solo errori e confusione. Se qualche anima buona potesse dare una mano e cominciare a rimuovere dalle pagine "Armoriale della Fanteria dell'Esercito italiano" e "Lista dei reggimenti dell'Esercito Italiano" tutti gli altri stemmi "inventati", farebbe cosa più che buona, meglio nessuno stemma che uno stemma falso. Poi piano piano cercherò di sostituirli con gli equivalenti storici, ma nel frattempo almeno non vedremo pubblicate su Wikipedia scempiaggini come stemmi di reparti del Regio Esercito ... con la corona turrita della Repubblica Italiana ;). Saluti cordiali ed amichevoli. --Arturolorioli (msg) 14:21, 10 giu 2019 (CEST)Rispondi
  • Terminato inserimento stemmi storici. --Arturolorioli (msg) 10:35, 15 giu 2019 (CEST)Rispondi

Reparti carristi NON di cavalleria modifica

I carristi sono parte dell'Arma di Cavalleria solo dal 1 giugno 1999, ossia *dopo* lo scioglimento della maggior parte degli stemmi dei reparti carristi presenti in questa pagina, che quindi non non sono pertinenti. Nel dettaglio, il 7°, 13° e 19° Battaglione sono stati sciolti nel 1991, il 5° e 62° Battaglione nel 1992, ed il 4°, 9° e 60° Battaglione nel 1995. Sempre nel 1995 sono stati sciolti anche il 2°, 63° e 133° Reggimento. Il 182° Reggimento Fanteria Corazzato è stato sciolto addirittura nel 1976, quindi non solo non è mai stato di cavalleria, ma lo stemma che gli è attribuito è di pura fantasia (vedi discussione precedente), essendo disegnato secondo il regolamento del 1987. Rimuovo tutti gli stemmi non pertinenti. Saluti cordiali. --Arturolorioli (msg) 11:35, 11 giu 2019 (CEST)--Arturolorioli (msg) 11:45, 11 giu 2019 (CEST)Rispondi

    • Forse vanno rimossi anche gli stemmi dell'11° Battaglione (già assorbito nell'ora disciolto 33° Reggimento) e del 20° Battaglione (attualmente parte del 4° Reggimento). Non essendo battaglioni autonomi, credo che a termini di regolamento non abbiano più ne bandiera di guerra ne un proprio stemma araldico. Non ne ho la certezza assoluta, e devo verificare (se qualcuno potesse verificare a sua volta sarebbe cosa assai gradita). Se poi risultasse che hanno ancora diritto ad un proprio stemma araldico bisognerebbe allora aggiungere anche gli stemmi del 1° Battaglione carri (31° Reggimento), del 3° Battaglione carri (32° Reggimento), dell'8° Battaglione carri (132° Reggimento) e del 101° Battaglione carri (del disciolto 131° Reggimento), oltre a quello del 1° Battaglione corazzato (1° Reggimento). --Arturolorioli (msg) 12:21, 11 giu 2019 (CEST)Rispondi
  • Confermo, i Battaglioni non autonomi non hanno bandiera di guerra e di conseguenza non hanno diritto ad un proprio stemma araldico. Quindi i Battaglioni carri inquadrati nei Reggimenti carri non avevano già più un proprio stemma araldico al momento in cui sono transitati nell'Arma di Cavalleria ed i relativi stemmi vanno rimossi da questa voce, in quanto non sono mai appartenuti all' "armoriale della cavalleria" italiana . Saluti sempre cordiali. --Arturolorioli (msg) 23:57, 11 giu 2019 (CEST)Rispondi
    • E' vero che attualmente i battaglioni, non essendo autonomi ed essendo, quindi, privi di bandiera di guerra, non hanno più uno stemma, ma molti di loro lo hanno avuto quando erano stati soppressi i reggimenti e bandiere e stemmi erano stati attribuiti ai battaglioni. Per quel che riguarda i carristi è anche vero che a quell'epoca essi facevano ancora parte della fanteria, per cui - a rigore - i loro stemmi di battaglione avrebbero dovuto essere inseriti nell'armoriale della fanteria. Il guaio è che, qualche anno dopo, la specialità è stata transitata in cavalleria, come anche l'aviazione leggera. A questo punto il problema per gli stemmi dei battaglioni carristi è: li si inserisce nella fanteria, mentre quelli dei reggimenti sono transitati nella cavalleria, oppure si costituisce un armoriale di soli carristi in cui rimetterli tutti insieme ? Per l'aviazione leggera il problema non si pone perché è stata sfilata dalla cavalleria, ma per loro sarebbe un peccato lasciare metà dell'araldica in un gruppo e metà nell'altro. --Massimop (msg) 11:58, 12 giu 2019 (CEST)Rispondi
  • Gentile amico Massimop, la questione è in realtà abbastanza chiara. Quando i carristi sono divenuti parte della Cavalleria la maggior parte dei battaglioni (ed alcuni reggimenti) erano già stati sciolti: quindi quei battaglioni e reggimenti (che ho elencato sopra) non hanno *mai* fatto parte della Cavalleria ed i loro stemmi non sono pertinenti a questa voce. I restanti battaglioni sono stati invece assorbiti nei Reggimenti carri e corazzati *prima* che questi diventassero parte della Cavalleria: quindi hanno perso il loro stemma araldico prima del cambio di Arma e quegli stemmi non hanno mai fatto parte del patrimonio araldico della Cavalleria e, nuovamente, non sono pertinenti a questa voce. Infine i reparti dell'AVES elencati hanno tutti fatto parte dell'Arma di Cavalleria, anche se solo per un breve periodo: quindi i loro stemmi araldici hanno fatto parte di diritto del patrimonio araldico dell'Arma di Cavalleria e sono invece pertinenti a questa voce. Tutto piuttosto semplice e lineare, direi solo di aggiungere le date ai titoli delle sezioni per evitare confusioni, e fare lo stesso nell'Armoriale della Fanteria, ed ogni possibile elemento di confusione sarà risolto. Saluti sempre cordiali. --Arturolorioli (msg) 15:56, 12 giu 2019 (CEST)Rispondi
    • Per essere ancora più chiaro: gli stemmi araldici dei reparti carri e corazzati (sia di battaglione che di reggimento) saranno tutti presenti nell'armoriale della Fanteria (di cui costituivano Specialità), e saranno presenti *anche* nell'armoriale dalla Cavalleria limitatamente agli stemmi araldici esistenti ed autorizzati alla data del trasferimento della specialità dalla Fanteria alla Cavalleria. Saluti nuovamente cordiali --Arturolorioli (msg) 16:26, 12 giu 2019 (CEST)Rispondi
      • Questa soluzione mi sembra condivisibile, anche se evidenzia una volta in più la faciloneria della decisione, presa a suo tempo, di voler allargare a tutti i costi il perimetro dell'Arma di Cavalleria includendovi reparti e specialità ad essa del tutto estranei. --Massimop (msg) 17:52, 12 giu 2019 (CEST)Rispondi
  • Gentile Massimop, "faciloneria" è diplomatico ma non appropriato. E'stata una bestialità totale dal punto di visto storico dettata unicamente da motivazioni burocratiche interne all'Esercito: avevano bisogno di più reparti operativi per far fare i periodi di comando agli ufficiali superiori provenienti dall'Arma di Cavalleria, tutto qui. Si è arrivati all'assurdità di avere contemporaneamente, ad esempio, *quattro* "1° Reggimento di Cavalleria" (uno di cavalleria di linea, uno di cavalleria corazzata, uno di cavalleria dell'aria ed uno di sostegno della cavalleria dell'aria). O di definire "cavalleria di linea" reparti di lancieri e cavalleggeri ... Rivoltante, ma considerando il livello infimo di attenzione che l'Esercito riserva solitamente alla propria storia ed alle proprie tradizioni non c'è nulla di cui stupirsi. Ma questi sono i tempi, tirem innanz ... --Arturolorioli (msg) 10:48, 13 giu 2019 (CEST)Rispondi
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