Discussione:Arte degenerata

Ultimo commento: 10 anni fa di Speppa

Ho letto (su [tolto spam]) che la mostra d'arte degenerata fu organizzata da Goebbels, ministro dell'Informazione e della Propaganda. L'articolo dà anche qualche informazione aggiuntiva. Se sono corrette, si potrebbero integrarle nella voce (valerio di vita). Tra l'altro, l'articolo precisa che essa fu un "autogol" di Goebbels: la mostra attirò due milioni di visitatori, evidentemente più interessati ai quadri in sè che alla lettura critica del nazismo.

In ultimo, sarebbe utile spiegare perchè nell'ottica nazionalsocialista quella fosse arte "degenerata".

Secondo me sarebbe auspicabile un minimo di revisionismo; altri regimi avrebbero preso quelle opere e bruciate. I nazisti, notoriamente degli esteti, invece le espuntarono e le classificarono in un gruppo a parte, ad intendere che non potevano essere un esempio anche se belle. Il loro senso estetico gli impediva non solo di distruggerle ma anche di tenerle nascoste: per questo organizzarono la mostra. D'altra parte un'artista degenerato come Picasso, non solo visse tranquillamente nella Parigi occupata, ma riceveva continuamente gerarchi nazisti. Se questa interpretazione non vi sembra troppo "audace" io la inserirei nella voce.--Marcello Carpinelli (msg) 09:51, 11 feb 2010 (CET)Rispondi
Dipende (anzitutto dal fatto se sia una tua interpretazione personale o se invece l'hai letto in un libro). Quali sono le fonti? --MarcoK (msg) 12:42, 11 feb 2010 (CET)Rispondi
Sul rapporto di Picasso con i nazisti a Parigi è piena la pubblicistica. La prima parte è invece una deduzione piuttosto logica: le opere vengono tolte dal museo e mostrate separatamente. Non sono quindi nascoste o distrutte ma mostrate. La deduzione che ne segue è molto più scientifica di quella che si legge in chiusura di articolo. Ciao --Marcello Carpinelli (msg) 17:23, 16 feb 2010 (CET)Rispondi
Ho recuperato alcune fonti, miglioro l'ultima parte. --Marcello Carpinelli (msg) 08:53, 19 mar 2010 (CET)Rispondi
Il testo "In viaggio con le muse" non è così ottimista riguardo la fine delle opere d'arte requisite dai nazisti. A pagina 189 tratta l'Alte Nationalgalerie di Berlino: "Con l'avvento del nazismo (1933) Justi fu licenziato e l'Esposizione d'arte contemporanea chiusa. Nel 1937, la commissione incaricata di scegliere le opere per la mostra d'Arte degenerata (Entartene Kunst) sequestrò circa quattrocentocinquanta quadri, alcuni vennero inviati a Monaco, altri venduti alla famosa asta Fischer di Lucerna e i rimanenti distrutti." Non è che furono così rispettosi delle opere d'arte. --Speppa (msg) 20:20, 20 mar 2014 (CET)Rispondi
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