Discussione:Britannia postromana

Traduzione dall'inglese

Ho completato la traduzione dalla Wikipedia inglese (fatta maggiormente da AdBo) della Britannia postromana. Ho aggiunto alcuni brani e sezioni. Sarebbe da ampliare la parte relativa alla sopravvivenza delle città della Britannia romana. --Paul0559 (msg) 06:03, 30 giu 2009 (CEST)

Correzioni

versione italiana

Ai primi del VII secolo ormai esistevano solo regni anglosassoni. In questi regni si ebbe una specie di "apartheid" tra popolazioni germaniche e romano-britanniche [41], che si riscontra ancora oggi nei geni e nella struttura sociale dell'attuale Inghilterra.

Questa separazione (di tipo genetico) viene confermata, secondo Stephen Oppenheimer, dal fatto che fino al Duecento si parlava nei monti Pennini la lingua cumbrica e fino al Settecento in Cornovaglia la lingua cornica (entrambe lingue celtiche con alcune influenze latine)

versione in inglese

According to research led by University College London, Anglo-Saxon settlers enjoyed a substantial social and economic advantage over the native Celtic Britons who lived in what is now England, for more than 300 years from the middle of the 5th century. Archaeologists have uncovered Celtic artifacts in England dating from later times than the supposed Anglo-Saxon 'apartheid' of Britons was believed to take place[citation needed]. Areas around the Pennines still retained a strong Celtic culture, a prime example being the speaking of the Cumbric language until late into the 12th century, and the Cornish language even longer, until the 18th century. Celtic traditions and words have survived even until today, such as Cornish, Cumbrian and Lancashire wrestling and many placenames (such as Pen-y-Ghent in Yorkshire). Stephen Oppenheimer, basing his research on the Weale and Capelli studies, maintains that all invasions since the Romans have had very little impact upon the gene pool of the British Isles, and that its inhabitants from prehistoric times belong to an Iberian genetic grouping. He says that most people on the Isles are genetically similar to the Basque peoples of northern Spain, from 90% in Wales to 66% in East Anglia (named after the Germanic Anglo-Saxons), in England. Oppenheimer suggests that the division between the West and the East of England does not begin with the Anglo-Saxon invasion but originates with two main routes of genetic flow, one up the Atlantic coast, the other from neighbouring areas of Continental Europe, which happened just after the Last Glacial Maximum. He reports work on linguistics by Forster and Toth which suggests that Indo-European languages began to fragment some 10,000 years ago, at the end of the last Ice Age. He claims that the Celtic languages split from the Indo-European earlier than previously suspected, some 6000 years ago. He claims that the English language split from the Germanic before the Roman period, and became the English that was spoken by the tribes of what is now England, long before the arrival of the Anglo-Saxon.

si parla di "supposto" apartheid, poi lo studio genetico viene svolto da Stephen Oppenheimer ed è un altra teoria che non ha nulla da condividere con la teoria dell apartheid. Queste sono le ragioni della modifica. — Questo commento senza la firma utente è stato inserito da Rulesrocks24 (discussioni · contributi) 09:26, 29 mar 2010‎ (CEST).

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Ciao, ho controllato con questo tool le differenze fra questa pagina e quella con cui la si vuole unire, l'altra pagina ha praticamente lo stesso testo, ma meglio integrato e meglio organizzato, per cui direi questa voce dopo gli ultimi controlli, per informazione rimaste di qua, possa essere trasformata in redirect. Martin ^(scrivimi) 22:33, 15 mag 2017 (CEST)

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