Discussione:Brusio di Taos

Mi accingo a rimuovere la parte che parla di onde gravitazionali. Neanche le onde gravitazionali generate dalle esplosioni stellari sono state rivelate, figuriamoci le presunte onde di un non meglio specificato fenomeno terrestre. Infatti manca qualunque fonte. E' pura pseudoscienza. Oltretutto si citano "schermi di Faraday" per ridurre l'effetto delle onde gravitazionali, mescolando insensatamente elettromagnetismo e gravitazione.

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La voce è poco esaustiva: non cita altre possibile cause del fenomeno e passa subito a conclusioni poco esaustive e semplicistiche. Un esempio di una trattazione più ampia e completa del caso si ha a questo link:

http://www.nonapritequelportale.com/?q=brusio-di-taos

Il template iniziale

Trovo il template iniziale eccessivamente screditante del lavoro di fonti e citazioni fatto sull'argomento. Piuttosto che screditare le fonti come poco autorevoli (in virtù di quale criterio scientifico di valutazione poi?) specificherei che l'argomento non ha ancora ottenuto un'opinione univoca da parte della comunità scientifica. Vorrei sapere se effettivamente sono state verificate le fonti. La tesi fatta da Luca Rizzardi è molto professionale, e cita numerosi testi scientifici. In particolare gli studi condotti da Barnes sembrano molto approfonditi. Tra l'altro l'autore del template ritiene autorevole una fonte presa da un sito "non aprite quel portale" titolo tutt'altro che scientifico, ma piuttosto sensazionalistico citando un'articolo a firma di Holy Smoke, letteralemente "Fumo Sacro". Vorrei capire in base a quali criteri il fumo sacro sarebbe più autorevole di una copiosa bibliografia. — Questo commento senza la firma utente è stato inserito da Mezkalito (discussioni • contributi) .

la principale fonte che hai utilizzato è una tesi di laurea di un diplomato del conservatorio, questo cozza con questa policy, quindi si, la voce è da riscrivere con meno suggestioni e migliori fonti. Ovviamente questo non significa che le altre fonti vadano bene. La voce è da riscrivere in toto --ignis scrivimi qui 11:52, 3 mar 2015 (CET)

La voce era, e parzialmente ancora è, al limite della leggibilità, oltre che della comprensione. Fermo restando che dev'essere fontata e snellita, l'ho in parte sistemata (almeno per essere fruibile come lettura) suddividendo i periodi già esistenti tra Taos (di cui qui si parla) e il fenomeno denominato "hum" in generale. Le due cose era talmente mischiate che non si comprendeva nulla e sembrava fossero pezzi di vari abstract, quasi copiaincollati.

Si dovrebbe IMO decidere anche se il "fenomeno Hum" in generale merita una voce o se questa deve essere dedicata interamente a Taos. Allo stato, qui si parla nell'ordine di Taos, del fenomeno in generale e di Bristol (altro approfondimento che non so quanto c'azzecchi qui) --Soprano⁷¹ 16:29, 23 giu 2015 (CEST)

Il "fenomeno hum", che racchiude in se tutti i fenomeni di hum misteriosi rilevati nel pianeta, viene comunemente denominato con il nome dell'hum più famoso ovvero brusio di taos. Si veda ad esempio questo sito http://www.pontenellealpi.info/brusio_di_taos.htm, parla del brusio in italia e lo definisce brusio di taos. Trattandosi di un fenomeno poco studiato ancora non esistono denominazioni chiare e standardizzate. Parlare del brusio di Taos senza affrontare il problema dell'hum è poco esaustivo, le due voci sono inevitabilmente collegate. — Questo commento senza la firma utente è stato inserito da Mezkalito (discussioni · contributi).

"viene comunemente denominato con il nome dell'hum più famoso ovvero brusio di taos": chi lo dice? Hai fonti terze ad attendibili (spero non quel link che hai messo qui sopra…) che lo inquadrino in tal modo?

Anche perché se si tratta "di un fenomeno poco studiato ancora non esistono denominazioni chiare e standardizzate" dal nostro punto di vista anche l'enciclopedicità a questo punto è in dubbio.

Comunque sia, questo non risolve il problema della voce, che è quasi illegibile: un lettore deve essere messo nelle condizioni di fruirne, a costo di riscriverla. 1) apriti una sandbox; 2) parla del fenomeno in generale; 3) parla di Taos e Bristol 4) vediamo a quale titolo spostarla --Soprano⁷¹ 12:29, 30 lug 2015 (CEST)

Scusate la mia ignoranza, ma io ho inserito 2 periodi con la fonte, dopodiché qualcuno ha erroneamente messo la dicitura "senza fonte". Quando ho cercato di correggere la cosa mi sono preso un'ammonizione. Che mi si possa contestare la fonte, sono d'accordo, ma se va bene per il periodo "Barnes ha dimostrato in condizioni di laboratorio [...] soggetti.[3]" dove nessuno ha specificato senza fonte, perché invece non va bene per i periodi "Dal 2006 alcuni studiosi come il Dr. Chris Barnes [...] o di casi di Hum[senza fonte][2]" quando la fonte è la stessa? Delle due l'una o anche il terzo periodo è da considerarsi senza fonte oppure i primi due sono con una fonte. Aspetto delucidazioni. Mezkalito — Questo commento senza la firma utente è stato inserito da Mezkalito (discussioni · contributi) .

Lo scritto di Rizzardi non è fonte scientifica e non puo' attestare neanche l'esistenza del fenomeno. La voce va riscritta ex novo imho. --ignis scrivimi qui 14:34, 1 dic 2015 (CET)

Allora perché accettate la nota del terzo periodo che è la stessa?

Comunque le ricerce del dott. Barnes sono valide, sto per prendere contatti direttamente con lui per fornire le fonti che richiedete. — Questo commento senza la firma utente è stato inserito da Mezkalito (discussioni · contributi) .

se Barnes ha pubblicato su journal di buon impact factor si vedrà. Per imparare a firmarti leggi Aiuto:Firma. Ciao --ignis scrivimi qui 16:40, 1 dic 2015 (CET)

A breve vi fornirò dati più dettagliati sulle ricerche di Barnes, sono in contatto anche con Rizzardi che forse mi aiuterà a redigere al meglio questa voce. In ogni caso ancora non ho capito e nessuno mi ha risposto sul perché 2 periodi sono indicati come "senza fonte" quando invece la fonte è da me specificata, e poi il terzo periodo non ha la dicitura "senza fonte" . Dov'è la logica? --Mezkalito (msg) 08:46, 2 dic 2015 (CET)

Stai leggendo quanto scritto qui sopra?

"nessuno mi ha risposto sul perché 2 periodi sono indicati come "senza fonte" . Invece ti è stato risposto: Lo scritto di Rizzardi non è fonte scientifica e non puo' attestare neanche l'esistenza del fenomeno. Punto. Una tesi di laurea non è fonte scientifica (leggi questo link):

«Le tesi universitarie, spesso facilmente reperibili in rete, non sono accettabili come fonti autorevoli né attendibili essendo anche ricerche originali, non equiparabili a pubblicazioni scientifiche soggette a revisione paritaria»

Per evitare ulteriori tuoi fraintendimenti provvedo a togliere le due citazioni alla tesi --Soprano⁷¹ 16:20, 2 dic 2015 (CET)

aggiungo: io tradurrei la voce di en.wiki, non mi fa impazzire ma mi pare più equilibrata --ignis scrivimi qui 20:06, 2 dic 2015 (CET)

questa è una pubblicazione internazionale dove il dott. Barnes ha pubblicato i suoi studi : International publications on the Hum:

Chris Barnes Letter to the Editor, The Hum: An anomalous sound around the world, Journal of Scientific Exploration, Vol. 21, No.4 , pp 754-755, 2007.

cercherò di procurarmi i testi e poi metteremo le fonti dal libro di Barnes.--Mezkalito (msg) 09:11, 3 dic 2015 (CET)

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paragrafo senza fonti/RO

paragrafo senza fonti/RO

Posizione scientifica sull'argomento

Le pubblicazioni sul fenomeno, soprattutto a livello scientifico, non sono molte: si tratta di un fenomeno decisamente anomalo, assolutamente soggettivo e difficilmente misurabile, di conseguenza la ricerca per anni si è basata quasi esclusivamente su racconti aneddotici.  Dal 2006 alcuni studiosi come il Dr. Chris Barnes di Bangor (UK) e il Prof. Tom Moir di Auckland (NZ) hanno approfondito la ricerca, ottenendo dei notevoli risultati. L'ipotesi principale avanzata da Barnes in queste pubblicazioni è che l'Hum sia un fenomeno sia interno che esterno agli individui e che per la percezione dell'Hum sono necessari almeno due componenti, una di queste infrasonica. L'ipotesi è supportata da esperimenti su tre soggetti che hanno una considerevole sensibilità agli infrasuoni all'orecchio destro.[senza fonte] Esperimenti effettuati su questi stessi soggetti hanno dimostrato che l'esposizione a radio frequenze sopra i 30 MHz potrebbe aumentare la sensibilità umana agli infrasuoni e quindi all'Hum. La proliferazione di infrastrutture e tecnologie capaci di creare rumore a bassa frequenza, infrasuoni e inquinamento elettromagnetico potrebbero essere quindi corresponsabili del sempre crescente numero di casi di Hum[senza fonte].  Barnes ha dimostrato in condizioni di laboratorio che due o più segnali esterni di appropriate frequenze di cui almeno uno nel range infrasonico possono produrre un'esperienza simile all'Hum in certi soggetti e che alcune radiofrequenze sembra aumentino la percezione di questi segnali in questi soggetti[senza fonte].