Discussione:Campo-controcampo
Voce da espandere
modificaho approfondito l'argomento. rimane cmq da aiutare? Madmac 12:06, 24 gen 2006 (CET)
Campo-controcampo propriamente detto
modificaSecondo la professoressa Loretta Guerrini, docente dell'Università di Bologna ( http://www.unibo.it/docenti/loretta.guerrini ), il campo-controcampo si ha esclusivamente quando lo sfondo nell'inquadratura alternata dei due personaggi è lo stesso, cioè la macchina da presa (o le macchine da presa) è posta tra i due personaggi, a un lato, e riprende verso il lato opposto prima l'uno e poi l'altro. Quindi l'esempio fatto nell'articolo delle inquadrature alternate delle inquadrature alternate verso il balcone e verso la strada, e in particolare il punto di vista soggettivo o semi-soggettivo da dietro il personaggio, non sarebbe un campo-controcampo, anche se ne usa la tecnica. --ElfQrin (msg) 13:48, 7 mar 2012 (CET)
- Sul libro del prof. Bernardi, docente dell'Università di Firenze, il campo controcampo è invece quello che c'è scritto. Su wikipedia pubblichiamo solo cose pubblicate altrove, non sentite dire. Tra l'altro la situazione che descrivi mi sembra alquanto astrusa, una telecamera che ruota senza stacco?? Mai visto. --Sailko 16:02, 8 mar 2012 (CET)
- Infatti ho scritto in discussione, non ho modificato la voce, quindi non ti alterare.
- Riporto ciò che ho sentito, in più di un'occasione, io o qualcun altro può verificare su qualche scritto della citata professoressa o altri.
- Per chiarezza: non ho scritto che la camera ruota, l'inquadratura stacca. --ElfQrin (msg) 14:06, 14 mar 2012 (CET)
- Sì, ma allora è la stessa cosa... il caso del balcone è speciale perché con una visione soggettiva. Di solito si rimane allo stesso livello d'accordo, e c'è sia il caso in cui si vedono solo gli interlocutori, sia quello misto in cui si vedono le spalle (in porzione variabile) di quello che ascolta. --Sailko 14:56, 14 mar 2012 (CET)
- Non è la stessa cosa: d'altronde come tu stesso riconosci quello citato nella voce è un caso speciale. Un campo-controcampo classico è la sequenza iniziale di Pulp Fiction, dove entrambi i personaggi hanno come sfondo la veneziana della vetrina del locale ( http://www.youtube.com/watch?v=mzm-PXLBd_U dal minuto 2:53 ). --ElfQrin (msg) 17:04, 11 apr 2012 (CEST)
- scusa, non afferro bene... in quel caso lo sfondo è lo stesso però come vedi la vetrina è ora e destra ora a sinistra, perché l'inquadratura rispetta la soggettiva dei personaggi: ora l'uomo ora la donna. Il nocciolo del campo-controcampo non è lo sfondo, ma l'inquadratura alternata dei volti di chi parla/ascolta. Giusto? --Sailko 17:18, 11 apr 2012 (CEST)
- Il nocciolo è anche il campo stesso, altrimenti si chiamerebbe volto-controvolto :) Ovviamente poiché l'inquadratura cambia vedi parti diverse dello sfondo (nell'esempio citato due parti di finestra, ma della stessa finestra; oppure avrebbe potuto essere una collina o una strada o la vetrina di un negozio). Un caso estremo di tecnica simile al campo-controcampo, ma che sarebbe scorretto definire in tal modo potrebbe essere l'inquadratura alternata di due persone distanti che si parlano al telefono. --ElfQrin (msg) 01:41, 14 apr 2012 (CEST)
- Guarda, sul libro che ho è molto chiaro, addirittura chiama campo-controcampo quello in cui i due che parlano sono inquadrati in maniera frontale, a voler simboleggiare uno scontro, come nell'esempio del Giglio Infranto di Griffith.. per cui di sfondo ci possono essere anche le pareti opposte di una stanza. Io non ho mai sentito dire che per avere un campo-controcampo si debba tenere un pezzettino di qualcosa uguale nello sfondo... Ma se hai fonti scritte per giustificare una tale affermazione ben vengano. Wikipedia si basa su questo. Ciao. --Sailko 12:11, 14 apr 2012 (CEST)
- OK, se trovo qualcosa di verificabile la metto qui in Discussione. --ElfQrin (msg) 14:03, 14 apr 2012 (CEST)
- Guarda, sul libro che ho è molto chiaro, addirittura chiama campo-controcampo quello in cui i due che parlano sono inquadrati in maniera frontale, a voler simboleggiare uno scontro, come nell'esempio del Giglio Infranto di Griffith.. per cui di sfondo ci possono essere anche le pareti opposte di una stanza. Io non ho mai sentito dire che per avere un campo-controcampo si debba tenere un pezzettino di qualcosa uguale nello sfondo... Ma se hai fonti scritte per giustificare una tale affermazione ben vengano. Wikipedia si basa su questo. Ciao. --Sailko 12:11, 14 apr 2012 (CEST)
- Il nocciolo è anche il campo stesso, altrimenti si chiamerebbe volto-controvolto :) Ovviamente poiché l'inquadratura cambia vedi parti diverse dello sfondo (nell'esempio citato due parti di finestra, ma della stessa finestra; oppure avrebbe potuto essere una collina o una strada o la vetrina di un negozio). Un caso estremo di tecnica simile al campo-controcampo, ma che sarebbe scorretto definire in tal modo potrebbe essere l'inquadratura alternata di due persone distanti che si parlano al telefono. --ElfQrin (msg) 01:41, 14 apr 2012 (CEST)
- scusa, non afferro bene... in quel caso lo sfondo è lo stesso però come vedi la vetrina è ora e destra ora a sinistra, perché l'inquadratura rispetta la soggettiva dei personaggi: ora l'uomo ora la donna. Il nocciolo del campo-controcampo non è lo sfondo, ma l'inquadratura alternata dei volti di chi parla/ascolta. Giusto? --Sailko 17:18, 11 apr 2012 (CEST)
- Non è la stessa cosa: d'altronde come tu stesso riconosci quello citato nella voce è un caso speciale. Un campo-controcampo classico è la sequenza iniziale di Pulp Fiction, dove entrambi i personaggi hanno come sfondo la veneziana della vetrina del locale ( http://www.youtube.com/watch?v=mzm-PXLBd_U dal minuto 2:53 ). --ElfQrin (msg) 17:04, 11 apr 2012 (CEST)
- Sì, ma allora è la stessa cosa... il caso del balcone è speciale perché con una visione soggettiva. Di solito si rimane allo stesso livello d'accordo, e c'è sia il caso in cui si vedono solo gli interlocutori, sia quello misto in cui si vedono le spalle (in porzione variabile) di quello che ascolta. --Sailko 14:56, 14 mar 2012 (CET)