Discussione:Cardinale protovescovo

Introduzione riferimenti normativi in merito alla spettanza della precedenza tra cardinale Decano e cardinale protovescovo modifica

I cardinali protopresbitero e protodiacono, in quanto rispettivi Capi del proprio Ordine, vantano la precedenza protocollare all'interno del loro Ordine (e l'individuazione del loro nominativo avviene in automatico, spettando al più anziano per nomina). Il cardinale protovescovo dovrebbe poter svolgere analogamente le funzioni spettanti al Capo dell'Ordine, ma si dà il caso che i cardinali Decano e Sottodecano siano eletti all'interno dei Cardinali Vescovi, rimanendo all'interno di quell'Ordine, vantando una precedenza assoluta nei confronti di tutti i membri del Collegio cardinalizio (quindi anche del Capo del proprio Ordine, il protovescovo, ammesso che questo sia una persona distinta dal Decano). Non è forse più semplicemente che Decano e protovescovo coincidono nella stessa figura, cui spettano le funzioni sia di Capo del primo Ordine dei Cardinali sia di primus inter pares dell'intero Collegio (e che la particolarità rispetto agli altri due Capi d'Ordine risieda solo nella modalità di designazione, elettiva e non automatica, dato che al Capo dell'Ordine dei Vescovi spettano anche le funzioni - non meramente onorifiche - di Decano ?). E poi un argomento abbastanza decisivo: dato che il Decano è primus inter pares dell'intero Collegio cardinalizio (come afferma il CIC) ma non anche Capo del proprio Ordine in quanto protovescovo (secondo la vostra posizione) come mai alla sua elezione - e a quella del Sottodecano - sono chiamati solo i Cardinali vescovi - che peraltro scelgono il designato al loro interno - e non tutti i cardinali (canone 352) ? L'affermazione iniziale alla pagina mi sembra pertanto un po' apodittica, e gradirei poteste argomentare meglio la vostra posizione indicando i riferimenti normativi inerenti tratti dal Codice canonico o da qualche altra fonte giuridica di pari grado. Questo commento senza la firma utente è stato inserito da 80.50.195.209 (discussioni · contributi) 19:27, 26 ago 2021 (CEST).Rispondi

Nonostante fino al 1965 la carica di protovescovo e quella di decano coincidessero, a partire dal motu proprio Sacro Cardinalium Consilio di Paolo VI del 1965 le due cariche sono distinte: il decano è diventato una carica elettiva, tra l'altro dal 2019 ha anche una scadenza di mandato; il cardinale protovescovo invece resta in carica sino alla propria morte o alla nomina di un cardinale vescovo più anziano.
Nei fatti, anche oggi le personalità del Decano del collegio cardinalizio e del cardinale protovescovo sono distinte: attualmente il primo è Giovanni Battista Re mentre il secondo è Francis Arinze.
L'ultimo argomento che porti non è affatto decisivo: all'elezione del Decano sono chiamati i soli cardinali vescovi soltanto per una decisione di Paolo VI, nel motu proprio su citato.
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Un saluto e buon lavoro! --Untizioqualunque (msg) 01:09, 27 ago 2021 (CEST)Rispondi
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