Discussione:Centrale nucleare

Ultimo commento: 4 anni fa, lasciato da InternetArchiveBot in merito all'argomento Collegamenti esterni modificati

Senza titolo - 24 marzo 2006 modifica

Relativamente a questo argomento, esistono due voci : questa, e Reattore nucleare a fissione che è dedicata soprattutto a questo tipo di centrale. Mi sembrerebbe logico riunire le due voci; la cosa più logica mi pare sia spostare il primo capitolo di questa voce nell'altra, e mettere un llink bello evidente in questa. Se nessuno ha qualcosa in contrario, lo farei io. Poi qualche anima buona deve fare un pensierino al Reattore nucleare a fusione, di cui qui c'è parecchio...Ub 20:48, 24 mar 2006 (CET)Rispondi

Beh, la tentazione era forte... ho (quasi) copiato la parte relativa alle centrali nucleari a fissione in quella Reattore nucleare a fissione, lasciandola intatta qui. Ub 21:10, 24 mar 2006 (CET)Rispondi

Scala INES modifica

Ho aggiunto la scala INES, ufficiale IAEA, che mi sembra interessante. In realtà, la scala definisce i livelli da 1 a 3 come incident, e quelli da 4 a 7 come accident (il livello 0 ovviamente non riguarda queste definizioni).
Ho fatto un po' di salti mortali per rendere in italiano la differenza tra i due termini (mica potevo chiamarlo accidente...): ma se qualcuno ha idee migliori, sarebbe forse bene modificare le definizioni. Ub 10:05, 23 apr 2006 (CEST)Rispondi

Per chi ha scritto che si verificano incidenti di livello 0 e 1, ancor meno noti. Un livello 0 è un evento, non un incidente: qualcosa come lasciare aperta indebitamente una porta in area non calda. Certo che se un giornale dovesse pubblicare uno scoop di questo genere...--Ub Bla bla 13:28, 8 ago 2007 (CEST)Rispondi

Deuterio e trizio modifica

Chi ha pensato bene di dire che deuterio e trizio sono abbondanti in natura dovrebbe informarsi meglio. Ub 22:20, 23 mag 2006 (CEST)Rispondi

Torio un composto? modifica

Nella parte dedicata agli "svantaggi" si parla del torio come di un composto. A me risulta che sia un elemento. Se fossi uno scienziato lo cambierei, ma siccome non lo sono volevo solo suggerire di farlo a chi sa per certo che non ci sono qui ragioni per parlare di composto.

Scorie nella fusione nucleare modifica

Scusatemi, non è che voglio fare il pignolo, ma in realtà la fusione nucleare non produce come unica scoria l'elio-4 come è stato scritto....in realtà si hanno anche dei rilasci di trizio, il quale è difficile da confinare, in quanto estremamente piccolo (si infila ovunque, persino nei reticoli cristallini dei metalli), inoltre non è proprio un toccasana per la salute, in quanto radioattivo. Anke se la sua durata è estremamente limitata...se non ricordo male ha un tempo di dimezzamento di circa 12 anni.Ah dimenticavo una cosa che non ha niente a che fare con la fusione:

Il grado di utilizzo degli attuali reattori ad acqua (LWR, HWR) non è del 5% ma varia dallo 0,5% per LWR e 0,7% per HWR. I FBR possono arrivare fino ad un massimo del 70-80%, comunque non sono proprio dei santi!Infatti il problema principale è proprio l'elevato fattore di conversione, che porta a produrre elevate quantità di plutonio...ideale per le bombe atomiche!C'e' un problema molto serio legato alla proliferazione nucleare.

Ah, Superphénix, non è stato chiuso per interessi politici, ma per problemi tecnici, dovuti alla termofluidodinamica del sodio liquido,ed a problemi tecnici irrisolti: il sodio si incendia a contatto con l'aria. Inoltre lo studio sulla filiera veloce è stato interrotto a causa della scoperta di nuovi giacimenti di uranio...

Saluti a tutti Michele

Uranio acqua del mare modifica

Ci sono delle ricerche che dicono che sia possibile estrarre uranio dall'acqua del mare (con apposite resine ionoselettive). Mi sembra importante segnalarlo perché in questo modo sarebbe possibile aumentare le scorte di uranio di diversi ordini di grandezza. Saluti Fabrizio

Per inserire il dato ci servirebbero dei riferimenti, per esempio un link all'articolo e poi bisogne vedere quanto sono avanti queste ricerche, ricerche di frontiera e volte non riescono a portare risultati tecnici reali. Hellis 19:11, 31 mar 2007 (CEST)Rispondi
Beh, in se l'estrazione dei metalli (uranio incluso) via scambio ionico è una banalità. Il problema è la concentrazione dei metalli stessi, e quindi la resa dell'estrazione. Non so quale sia la concentrazione, ma sospetto che siamo nell'ordine delle picomoli o magari femtomoli per litro. Ovvio che anche un misero 1% di U in un minerale di cava è commercialmente assai più appetibile. --Ub Bla bla 20:30, 31 mar 2007 (CEST)Rispondi

Vi posto alcuni risultati che ho ottenuto facendo una ricerca: http://digilander.libero.it/digitalrino/motore%20ad%20acqua.htm http://www.eniscuola.net/testo.aspx?id=12 spero siano utili.

Civaux modifica

La mia foto non vi piaceva? --Nasty plus 19:23, 5 mag 2007 (CEST)Rispondi

Se intendi questa c'è ancora... --—paulatz 20:20, 5 mag 2007 (CEST)Rispondi
infatti non intendo questa... ma quella che avevo messo prima...--Nasty plus 15:02, 6 mag 2007 (CEST)Rispondi

Reperibilità di D e T modifica

x Cisco79,
ho visto le tue modifiche nella voce centrale nucleare, mi interessa in particolare la tua affermazione secondo al quale " [il] deuterio [è] ricavabile dal mare mentre il trizio si può ricavare dal litio]"[1]. Devo farti un paio di osservazioni:

  1. hai tolto la frase secondo cui D e T sono scarsi in natura, ma la frase è assolutamente vera
  2. sostieni che il deuterio si può ricavare dal mare: è vero, l'idrogeno naturalmente contiene una minuscola percentuale di D, non solo nel mare; ma le tecniche di separazione isotopica sono una cosa piuttosto complicata e sarebbe necessario specificarlo
  3. sostieni che il T è ricavabile dal Li: il Li contiene 3 protoni e 3 o 4 neutroni, per ottenere del T è necessario che il nucleo (7Li) subisca un decadimento α, con perdita di 2 protoni e 2 neutroni: questa reazione può (immagino) essere indotta, ma non mi sembra così immediata: anche qui è necessario citare una fonte

Tirando le somme mi sembra che le tue correzzioni alla voce sia un pelino troppo ottimistiche, e nascondano i problemi tecnici (che sono invece molto seri) legati alla produzione di D e T. Puoi portare qualche fonte? Vuoi commentare? Ciao, —paulatz 11:18, 1 giu 2007 (CEST)Rispondi

Non credo affatto di aver introdotto modifiche ottimistiche, anzi dei dati di fatto che tra l'altro allineano e fan ben concordare la voce in oggetto con il contenuto (ben elaborato e abbastanzo tecnico) di reattore nucleare a fusione, dove tra l'altro ben si spiega il ruolo del blanket e il processo che permette di ottenere trizio dal litio (largamente abbondande) non tramite decadimento α ma tramite fissione indotta da bombardamento neutronico. Ora che la ricerca attuale abbia ancora molto da lavorare al riguardo dell'ottimizzazione dell'applicazione pratica, questo si può anche sottolineare ma questi oramai sono dati di fatto e non più previsioni "ottimistiche". E poi si potrebbero applicare ancora altri metodi tecnologici per produrre il trizio, come ad esempio la fusione di due nuclei di deuterio che producono appunto trizio e un protone.
Riguardo l'abbondanza dei due isotopi in questione, verò e che sono poco abbondanti in natura (e veramente tanti altri isotopi sono poco abbondanti se non rari), ma visto che è possibile e alquanto agevole ottenere questi isotopi, perché nel contesto di questa voce non si dà rilevanza a questo fatto e piuttosto ci si limita semplicemente a dire che D e T sono scarsi in natura?
Riguardo al deuterio dal mare: tale isotopo si può ottenere dal mare (fonte primaria praticamente inesauribile) in quantità di 33 g/m3 e in modo per nulla tanto complicato, come tra l'altro indicato da varie fonti.
Su quanto ho detto concordano diverse fonti web accessibili tramite semplice ricerca su motore. Mi limito a citare due link schematici e molto esplicativi [2] e [3]. Queste e magari altre fonti, più o meno tecniche, possono anche essere inserite nella voce. --Cisco79 13:30, 1 giu 2007 (CEST)Rispondi
il primo PDF che linki è una simpatica brochure che non parla assolutamente delle modalità di produzione del D e del T; permettimi anche di dubitare dell'altro link, visto che parla di fusione fredda. Continuano quindi a mancare le fonti secondo cui la produzione di D e T sarebbe così facile... —paulatz 15:15, 1 giu 2007 (CEST)Rispondi
Questo è un altro link più tecnico e specifico. Mi sorprende il fatto che una persona della tua formazione culturale, come ho letto dalla tua pagina utente, non fosse affatto a conoscenza di quello che ho postato e che invece sembra oramai essere abbastanza noto in ambito scientifico. Se il primo link che ho segnalato era abbastanza schematico e semplificativo, il secondo riguardava invece una lezione di fisica e posso assicurarti che quanto affermato a proposito di D e T è assolutamente valido anche per il contesto in questione. Se poi tu parti convinto della tua opinione assolutamente in modo acritico, allora è anche inutile segnalare fonti perchè in questo caso il tuo giudizio non sarà mai obiettivo. Poi ti faccio nuovamente notare che reattore nucleare a fusione concorda con quanto affermato da me (e mostra anche la reazione che permette di ottenere T) e che quindi se sollevi questioni in questa sede per una medesima affermazione fatta anche lì, beh, per coerenza dovresti sollevare i tuoi dubbi anche in quella voce. --Cisco79 22:44, 3 giu 2007 (CEST)Rispondi
Io non sto dicendo che il meccanismo di produzione del Tritio (da te proposto) sia falso, ne ho l'autorità per sostenerlo. Credo però sia giusto sottolineare come la produzione e lo stoccaggio di Trizio sia una sfida tecnologica ancora molto notevole. Inoltre non ho trovato riscontri sull'estrazione dall'acqua marina del Deuterio: l'idrogeno ha la stessa composizione isotopica in tutta la terra, e non c'è alcun motivo, a priori, per cui l'acqua marina debba essere preferita all'acqua fluviale, o ad altri composti contenenti idrogeno... —paulatz 22:57, 4 giu 2007 (CEST)Rispondi
Il fatto che ancora la ricerca attuale abbia abbastanza lavoro da fare, in particolare per l'applicazione pratica, l'ho già segnalato in precedenza. Ciò sembra valere specialmente al riguardo della produzione del tritio tramite la nota reazione, che sarà condotta nel blanket, e alle problematiche legate all'emivita di T. Questione deuterio: praticamente sembra essere molto conveniente utilizzare il deuterio dal mare (ripeto, fonte praticamente inesauribile) tramite processi che sfruttano cicli di elettrolisi. Si potrebbe affermare allora che l'elettrolisi richieda un certo quantitativo di energia, ma in realtà tale energia sarebbe fornita dalla stessa centrale nucleare, con un bilancio energetico ampiamente positivo. --Cisco79 23:34, 4 giu 2007 (CEST)Rispondi
Ripeto, l'elettrolisi dell'acqua di mare è un metodo conveniente per ottenere deuterio (vedi anche [4])! --Cisco79 00:39, 6 giu 2007 (CEST)Rispondi

Più energia di quanta ne consumi? modifica

Non sono un esperto di reazioni nucleari, tuttavia quando leggo Attualmente si attende la realizzazione del progetto ITER, un impianto dimostrativo della possibilità di produrre più energia di quanta se ne consumi mi si rizzano tutti i peli... Probabilmente si intende che l'impianto è in grado di produrre più energia di quella utilizzata per l'avvio della reazione, ma la lettura lascerebbe intendere che si tratta di una macchina con rendimento maggiore di 1, il che non mi sembra possibile alla luce di leggi fisiche ben note. E' solo una frase mal costruita o, se stiamo dicendo proprio questo, qualcuno è in grado di spiegarmela?--Frazzone 23:20, 4 giu 2007 (CEST)Rispondi

oppure basta aagiungere "elettrica" davanti ad energia... comunque hai ragione: quella parte necessita una risitemata. —paulatz 17:17, 5 giu 2007 (CEST)Rispondi

Speculazione sul prezzo dell'Uranio e convenienza dell'energia nucleare modifica

Ho fatto un paio di modifiche alla voce e ho tolto i due {[tl|citazione necessaria}} per questi motivi:

  • il primo richiedeva una fonte per affermare che il costo dell'energia nucleare è competitivo con gli altri metodi di produzione: questo è ovvio e non richiede una fonte: se non fosse competitivo non si costruirebbero le centrali.
  • la seconda richiesta di fonti era invece molto opportuna, difatti il prezzo dell'Uranio varia secondo locgiche speculative, esistono molti riferimenti su interne, alcuni esempi: [5][6]. Di conseguenza ho tolto la frase errata.

Ciao, —paulatz 14:21, 15 giu 2007 (CEST)Rispondi

ciao :)
  1. siamo sicuri? non è che si costruiscano molte centrali oggi, ed inoltre solo ed esclusivamente in paesi dove l'intervento statale (e relativi contributi e/o garanzie) sono forti! Credo che il tema dei costi effettivi globali del nucleare sia ancora aperto e controverso!
  2. per questo e per altre voci, non è meglio riportare il fatto e le fonti piuttosto che tacere del tutto il tema? mi speigo meglio e sul tema di questa voce: se sento in giro l'affermazione che "l'uranio costa poco" e voglio documenttarmi su WP, cerco l'argomento e non trovo nulla... sembra che il tema non sia stato affrontato. Magari qualcuno edita ed aggiunge "l'uranio costa poco" al che qualcun'altro magari edita scrivendo "l'uranio costa un casino"... Insomma forse è meglio mettere una frase del tipo di quella da te proposta "il prezzo dell'Uranio non è tuttavia stabile, oggi vale x € ma nel tempo può varia secondo logiche speculative, come documentano -fonte- -fonte- -magari grafico storico di borsa-"... che ne dici? --Scriban 12:42, 18 giu 2007 (CEST)Rispondi
Puoi farlo anche tu... io personalmente non ho tutta sta passione per le centrali nucleari da andarmi a cercare le fonti e scrivere una voce come si deve. Magari basta tradurre qualcosa da en.wiki —paulatz 13:59, 18 giu 2007 (CEST)Rispondi
Mi raccomando Scriban, hai già provocato per ben due volte il blocco totale di inceneritore e hai già ricevuto diversi bonari avvisi sul tuo comportamento che hai anche provveduto a cancellare in Discussioni utente:Scriban. Mi auguro che non starai cercando un'altra fonte di sfogo personale! --Cisco79 14:40, 18 giu 2007 (CEST)Rispondi
direi che anche tu hai una parte di responsabilità nella vicenda, fate entrambi uno sforzo per mantenere il punto di vista neutrale. —paulatz 15:43, 18 giu 2007 (CEST)Rispondi
@cisco - no comment non è la sede adatta x queste amenità, se vuoi c'è la mia pagina utente dove ti puoi sfogare, oppure segnalami se sei sicuro della tua buona fede. :|
@paulatz - Faccio il possibile, come molti... ;) --Scriban 17:13, 18 giu 2007 (CEST)Rispondi

Ho trovato qualche dato finanziario che fa inorridire... mi pare che l'aumento subito dall'U sia impressionante a dir poco.. da circa 10 a circa 125 $/lb!!! Molto peggio del petrolio! =:-o --Scriban 15:05, 26 giu 2007 (CEST)Rispondi

Interessante dato, dal punto di vista economico. Per quanto riguarda il contesto delle centrali nucleari, però, gli scienziati non inorridiscono affatto, esistendo pur sempre la possibilità di far ricorso a reattori autofertilizzanti in grado di potere sopperire anche a una ipotetica scarsità futura di fonti di uranio... --Cisco79 15:49, 26 giu 2007 (CEST)Rispondi

Beh, un aumento del 1000% mi sembra comunque senza paragoni. Non mi pare che nemmeno il petrolio abbia mai fatto tanto. Quanto agli autofertilizzanti, sono x ora in studio visto che i pochi prototipi non sembra abbiano dato risultati brillanti tecnicamente ed economicamente. Anzi a quanto pare sono anche più critici dei reattori esistenti (vedi superphenix che non ha mai brillato x sicurezza e continuità di esercizio). Politicamente poi, producendo molto Pu239, sembrano il peggio del peggio. --Scriban 16:56, 26 giu 2007 (CEST)Rispondi

Ma non dimenticare che al peggio non c'è mai fine! E poi si tratta solamente di decidere una strategia di indirizzo di studi e risorse: mutando gli scenari attuali si potrebbe puntare primariamente su questo genere di reattori e il progredire della ricerca in questo campo apporterebbe i miglioramenti necessari al largo e sicuro impiego. -- Cisco79 17:49, 26 giu 2007 (CEST)Rispondi

Attenzione però: questo argomento è già trattato in Uranio#Ascesa.2C_stagnazione_e_nuovo_boom_dell.27estrazione_dell.27uranio_-_Costi e Abbandono_dell%27energia_nucleare#Disponibilit.C3.A0_di_uranio. Serve maggiore coordinamento. Nemo 00:52, 27 giu 2007 (CEST)Rispondi

Sugli autofertilizzanti: la ricerca è stata abbandonata da molti paesi per problemi di sicurezza e solo l'India attualmente investe molto su questa tecnologia (l'ho appena letto nell'interessante libro Virgilio Bettini, Scorie: l'irrisolto nucleare, UTET, 2006, che consiglio a tutti). Nemo 01:02, 27 giu 2007 (CEST)Rispondi
In realtà attualmente è stata in parte "accantonata" la sperimentazione riguardante l'utilizzo su larga scala, ma gli studi teorici sugli autofertilizzanti continuano e costituiscono un interessante campo di ricerca. Visto poi che di uranio c'è ne abbastanza (e che nuovi giacimenti vengono tuttora scoperti in ogni parte del mondo), in realtà è plausibile e ragionevole che si voglia puntare maggiormente sui futuri reattori a fusione, più sicuri e meno legati a problematiche politiche o a scarsezza di materie prime. Certo che se invece gli scenari attuali mutassero drammaticamente, di conseguenza allora bisognerebbe riconsiderare una innegabile rivisitazione delle tecnologie nucleari messe adesso in atto... --Cisco79 15:58, 27 giu 2007 (CEST)Rispondi
Naturalmente: non si parla di ricerca teorica. Comunque gli autofertilizzanti dovrebbero servire piú che altro a ridurre le scorie radioattive e i relativi costi, mi sembra. Nemo 02:35, 28 giu 2007 (CEST)Rispondi
Uno dei più grandi vantaggi dei reattori autofertilizzanti sarebbe proprio nella possibilità di sfruttare le ben più ampie scorte di U-238, isotopo non fissile ma che rappresenta oltre il 99% dell'uranio presente in natura, per produrre il combustibile Pu-239. -- Cisco79 21:51, 28 giu 2007 (CEST)Rispondi
Diciamo che ognuno classifica l'importanza delle varie caratteristiche a modo proprio. :-) Nemo 23:15, 2 lug 2007 (CEST)Rispondi

Altre citazioni modifica

E io ho tolto il {{citazione necessaria}} relativo all'anno 2050 per la prima ipotetica energia da fusione in rete per, come dire, evidenza. Facendo due conti : il progetto ITER segue il JET, e risale al 1990 o giù di li. Plasma previsto nel 2018 (2018 - 1993 - vedi figura = 25). Poi si discuterà di DEMO. Diciamo che nel 2020 gli eurocrati si decidono, dopo due anni di funzionamento di ITER? (mi sembrano pochini, ma insomma). 2020 + 25 = 2045. E DEMO non produce elettricità da mettere in rete. Quindi, il 2050 è ancora ottimista. Triste ma vero. E poi, la sintassi era sbagliata e non si vedeva....--Ub Bla bla 16:29, 16 giu 2007 (CEST)Rispondi

costi modifica

Ho fatto qualche correzione evitando percentuali ed aggiungendo una fonte reperita da Utente:Retaggio. Considerato che i valori riguardano gli ultimissimi anni, penso si possano considerare sostanzialmente attualizzati anche nel caso la fonte li riportasse in valore assoluto (cosa non specificata ma probabile, sennò che senso avrebbero le serie storiche si 20 anni?) Hola :) -- Scriban 14:35, 25 ott 2007 (CEST)Rispondi

E' da precidare comunque che in nessuna delle due fonti si specifica se i valori storici sono riferiti al valore del dollaro in un particolare periodo (e nel caso, quale) o se sono riferiti al valore della moneta americana al momento in cui viene effettuata la rilevazione del prezzo. Nell'"ignoranza" ( propenderei per la seconda ipotesi; questo vorrebbe dire che, se considerati come "serie storica" su lunghi periodi, tali valori dovrebbero essere presi con le molle e considerati puramente "indicativi", in quanto non terrebbero conto della svalutazione del dollaro. --Retaggio (msg) 15:17, 25 ott 2007 (CEST)Rispondi
Non capisco l'obiezione. Se si parla di inflazione del $, ok, i valori vanno (o già sono?) attualizzati x la serie storica + remota, mentre x il periodo 2000-2007 non si scosterebbero cmq molto. Ma il rapporto con altre monete perchè dovrebbe rilevare? è una questione di cambio, non di costo della materia prima! E poi imho non possiamo certo addentrarci troppo in tassi d'inflazione, e cambi con dollaro sterlina yen euro ecc. che manco un analista di S&P si arrischierebbe. -- Scriban 15:41, 25 ott 2007 (CEST)Rispondi
Non ho parlato di cambi con le altre monete (quello era solo un "indizio"). Ciò che voglio dire è che, se la serie non tiene conto dell'inflazione del dollaro, allora un confronto su un range di 1-2 anni può dare qualche buona informazione, ma un confronto su periodi più lunghi (ad es. 20 anni) lascia il tempo che trova. --Retaggio (msg) 15:51, 25 ott 2007 (CEST)Rispondi
Ah, ok, su quello siamo d'accordo! Però penso che anche estendendo fino al 2000-2002 non ci siano così grandi problemi (vogliamo dire che -esageriamo- c'è stato un 10-20% d'inflazione? rispetto al 800-1200% fa ridere!) specie considerato il periodo specifico. Sui 20 anni ovviamente cambia molto, almeno in teoria... non credo che in 20 anni il $ abbia avuto un'inflazione di 1300%... magari la lira :D No in realtà mi pare che pure la lira fosse sull'ordine di grandezza "solo" delle decine. Insomma, i termini si spostano, ma non abissalmente. Che ne pensi?
ps: certo che anche la fonte, sono proprio dei geni a non specificare questo aspetto :\ -- Scriban(msg) 16:30, 25 ott 2007 (CEST)Rispondi

Forse si può anche sposare il tema fra gli "svantaggi"... se la benzina oscilla del 1000% (o anche del 500%) x me non è un pregio dell'auto :D

Un update alla questione: ho analizzato la serie storica del Comeco con webarchive, tra oggi e agosto 2006. Queste le due pagine:
sett 2007
agosto 2006, la più "antica" che ho trovato
Ora (per carità, correggetemi se sbaglio!!!), non guardando l'immagine (che se non erro non viene conservata da webarchive) ma solo le tabelle, notiamo che le due tabelle sono esattamente identiche (guardate il primo e l'ultimo valore comune: gennaio 1988 e luglio 2006). Ciò significa che in un anno non è stato effettuato alcun aggiornamento in base alla svalutazione della moneta rispetto ad un valore di riferimento (che sia il dollaro dell'88 o del 2006). In pratica questi dati non possono essere usati in maniera "acritica" come serie storica su lunghi periodi, e quando leggiamo "gennaio 1988 - 16,40$" dobbiamo tener presente che si tratta di "16,40 dollari dell'88".
Questo ovviamente non vuole sminuire la fonte, ma solo deve essere usata con "intelligenza": essa non una serie storica del costo reale della materia prima dall'88 ad oggi ma un database di prezzi di mercato su un range di circa 20 anni ( e per carità, correggetemi se sbaglio...:-P) --Retaggio (msg) 16:45, 25 ott 2007 (CEST)Rispondi
PS - Ovviamente può anche essere che i dati siano adimensionalizzati proprio rispetto ad agosto 2006 (che sfiga!) ma mi sembra poco probabile, anche considerando il valore di settebre 2007 in tabella è abbastanza vicino a quello attuale di mercato (19 ottobre 2007) sulla homepage di www.uxc.com
PS2 - A questo punto mi attrezzo per capire la svalutazione del dollaro negli ultimi ventanni
Fatto (questo era facile...) secondo questo sito, 16 dollari dell'88 sono pari a 27,27 dollari del 2006. Quasi il doppio. D'altra parte si tratta di vent'anni... --Retaggio (msg) 16:51, 25 ott 2007 (CEST)Rispondi
Proprio per questi motivi, invece che elencare una serie di cifre che possono anche trarre in inganno io sono invece più propenso a indicare piuttosto il trend senza soffermararmi sul mero dato del valore in dollari. D'altra parte, ad esempio, prima di poter affermare tanto leggermente che nell'arco di tot anni un prezzo raddoppia in realtà occorrerebbe effettuare una correzione che tenga conto della variazione del tasso di inflazione (non sono un esperto di economia, ma mi pare esistano, in relazione a un particolare anno, dei fattori moltiplicativi di conversione attuale). Infine una piccola annotazione: per sua natura l'uranio non è un minerale pericoloso (come si diceva invece nella voce), pericoloso può essere invece l'uso che se ne fa in seguito a particolari trattamenti. Comunque, come già detto ad altri in questa sede di discussione, al limite una centrale nucleare può anche utilizzare combustibili diversi dall'uranio e una eventuale variazione eccessivamente sfavorevole del costo di questo elemento potrebbe anche dare una decisiva accelerazione alla ricerca volta all'utilizzo e applicazione su larga scala di combustibili nucleari differenti. Quindi non leghiamo indissolubilmente l'uranio al destino e futuro delle centrali nucleari, sarebbe un grave errore (senza considerare le future centrali a fusione). --Cisco79 17:10, 25 ott 2007 (CEST)Rispondi
Per la correzione relativa all'inflazione guarda pure l'ultimo sito che ho linkato. Ci sono tre campi sulla destra da compilare et voilà. Bye. --Retaggio (msg) 17:15, 25 ott 2007 (CEST)Rispondi

(Conflittato) @Retaggio No, no è giusto. Però, potrebbe anche non esserci stata inflazione interna fra ago 2006 ed oggi, no? Cioè, ne dubito, ma questo spiegherebbe l'uguaglianza delle tabelle, giusto? Certo che se lo scrivessero sarebbe + facile. Penso che vista la serietà NON comprerò da loro :D Cmq allora le cifre sarebbero da dimezzare (giusto?), se riferite all'88. Invece per 2000-2007 è 1:1.17 (17%), quindi mi pare resti il mostruoso aumento degli ultimi anni =:o

@Cisco sull'inflazione, vedi sopra la risposta conflittata; sulla pericolosità, concordo (ma allora nulla è pericoloso neanche un fucile :D ); sulla ricerca, anche i combustibili alternativi (pensi al Pu?) immagino seguirebbero lo stesso andamento (anzi forse anche peggio) cmq ben venga, specie sulla fusione.

Ciao! -- Scriban(msg) 17:38, 25 ott 2007 (CEST)Rispondi


Bingo! :-D
Finalmente ho trovato quello che cercavo: una serie storica di prezzi dal '48 ad oggi in "dollari correnti" e "dollari del 2007". Ovviamente a noi quella che interessa è la linea verde, che dà il costo del materiale in dollari attuali. Praticamente è la linea azzura moltiplicata per un fattore di correzione tipo quello di measuringworth.com (e sembra quadrare tutto: anche i 16 - 27$ dell'88). Interessante il picco degli anni 70, comparabile con l'attuale, probabilmente "indotto" dal costo del petrolio in relazione alle crisi del 73 e del 79.
@Scriban - Sì, OK; per essere rapportato al dollaro attuale, un prezzo dell'88 deve essere moltiplicato per 1.70, uno del 2000 per 1.17, uno del 2003 per 1.10.
Bye :-) --Retaggio (msg) 18:27, 25 ott 2007 (CEST)Rispondi

Quindi dal grafico in realtà nel periodo 1948-2000 il costo reale sarebbe addirittura divenuto 1/5! Altro che sparate come il supposto aumento del 1000%! Ora che facciamo, correggiamo e integriamo le cifre o riportiamo alla versione di Retaggio senza cifre però integrando tenendo conto del tasso d'inflazione? Io sono per la seconda ipotesi. --Cisco79 18:44, 25 ott 2007 (CEST)Rispondi
Momento... c'è da ragionarci. Non possiamo prendere tutto insieme (60 anni di storia...); la storia del prezzo deve essere secondo me divisa per fasi: negli anni 50 e (in parte) 60 la tecnologia poteva definirsi ancora in sviluppo (o diffusione) quindi è abbastanza prevedibile che vediamo il costo scendere. Gli anni 70 e primo 80 fanno storia a sé (e ne abbiamo già parlato). Negli anni 80-90 vediamo sì un raffreddamento del prezzo (sia per il ritirarsi della crisi energetica, sia, ipotizzo, per una maggiore offerta - non certo minore domanda...). Infine c'è un'innalzamento (approssimativamente) nell'ultimo decennio: da capire bene se per diminuizione dell'offerta o aumento della domanda. Sicuramente questo grafico è etremamente utile e può permetterci molto di più della sola correzione di una frase... --Retaggio (msg) 18:57, 25 ott 2007 (CEST) PS - Non ultima l'ipotesi di fare un paragrafo sul prezzo della materia prima...Rispondi
Creare un paragrafo che tratti l'oscillazione del prezzo dell'uranio non è indicato in questa voce, semmai sarebbe più opportuno integrare e arricchire di nuovi dati la sezione Uranio#Ascesa.2C_stagnazione_e_nuovo_boom_dell.27estrazione_dell.27uranio_-_Costi, dove già si fa una disamina della variazione dei costi e dei fattori influenzanti. Comunque resta il fatto che in centrale nucleare occorre rimettere mano sul punto in questione: io insisto su una sintesi molto stringata evitando una miscellanea di prezzi e privilegiando piuttosto l'analisi critica delle variazioni tenendo conto anche dei tassi di inflazione (e la domanda/offerta) e inserendo anche il link equiparativo di Retaggio come ulteriore nota. Chi vuole approfondire poi può sempre fare riferimento alle note in calce. --Cisco79 23:14, 25 ott 2007 (CEST)Rispondi

Perdonami se non ho letto il tuo intervento ma ho inserito delle ulteriori notizie riguardo il prezzo dell'Uranio in base alle discussioni della giornata di oggi. Se pensate debba andare da qualche altra parte ragioniamoci un po' sopra, non saprei... In ogni caso l'ho lasciato nel paragrafo dove era... --Retaggio (msg) 00:16, 26 ott 2007 (CEST)Rispondi

Ottimo! Con dati seri alla mano è sempre + facile risolvere i problemi :) -- Scriban(msg) 10:34, 26 ott 2007 (CEST)Rispondi

Fonti fonti fonti modifica

Leggendo la voce ci sono un sacco di affermazioni che, considerata la delicatezza del tema, imho necessiterebbero di fonti autorevoli. E sapete cosa intendo con questa definizione. ;) -- Scriban(msg) 11:52, 26 ott 2007 (CEST)Rispondi

È o sarà modifica

Gentilmente, in relazione a questo edit, potrei avere un esempio di centrale elettrica che è basata su un reattore a fissione funzionante? Magari anche di automobile che è basata sull'antigravità e di astronave che è basata sullo spazio warp. Grazie. -- Scriban(msg) 15:46, 29 ott 2007 (CET)Rispondi

Di reattori a "fissione" è pieno il mondo... quelli a "fusione" sono un po' più rari... :-)

In ogni caso ho eliminato la frase incriminata poichè il paragrafo si intitola "Centrale nucleare a fissione". Nel successivo paragrafo che parla delle future centrali a fusione la stessa informazione è già presente, senza è e senza sarà. bye --DanGarb 16:17, 29 ott 2007 (CET)Rispondi

Oops, si che scemo, scusate: volevo dire fusione. :D Ottimo DanGarb :) -- Scriban(msg) 16:23, 29 ott 2007 (CET)Rispondi

È o sarà... ma faccio notare che in tutta questa voce sono dedicate non più di 4-5 righe per dire cosa è e come funziona una centrale nucleare. Il 99% della voce è dedicato ai vantaggi, agli svantaggi, lo smaltimento delle scorie e alla sicurezza. Importante certo, ma rimane l'impressione che questa voce sia un po'... "fuori tema". Pensieri? --Retaggio (msg) 16:50, 29 ott 2007 (CET)Rispondi

Ciao Reta. Mi pare ci sia Reattore nucleare a fissione che scende più nei dettagli tecnici. Qua invece si parla degli aspetti comuni legati all'uso di tale fonte x la generazione elettrica. -- Scriban(msg) 17:00, 29 ott 2007 (CET)Rispondi

Il reattore è un componente della centrale, come la caldaia per la centrale termoelettrica. Tutto il mondo che c'è fuori non viene descritto da nessuna parte. --Retaggio (msg) 17:07, 29 ott 2007 (CET)Rispondi

La fusione nucleare è una realtà, è studiata, applicata su scala di laboratorio e oramai un fenomeno fisico abbastanza ben conosciuto. Quindi nulla di futuristico o fantascientifico al riguardo. Altra cosa è invece l'applicazione su larga scala, come per produrre energia elettrica, dove occorre superare alcuni problemi che in questo ambito sono attualmente rilevanti e limitanti. Sarebbe più opportuno aggiungere dei contenuti e riferimenti di valore, piuttosto che cianciare su "è", "sarà", "sarebbe" e altri passatempi vani. --Cisco79 17:08, 29 ott 2007 (CET)Rispondi

? a cosa ti riferisci? --Retaggio (msg) 17:13, 29 ott 2007 (CET)Rispondi
Al seguente fatto: la fusione nucleare è, mentre per la centrale nucleare a fusione si può anche dire che sarà. A quando una dissertazione sullo scopo ultimo dell'esistenza umana? --Cisco79 17:20, 29 ott 2007 (CET)Rispondi
Mi pare che il problema è/sarà sia ormai superato. Inutile polemizzare ancora.

Per il resto, son d'accordo con Retaggio la voce attualmente è sbilanciata. Un paragrafo che sintetizzi quanto scritto in Reattore nucleare a fissione è necessario. Inoltre manca anche un inquadramento storico. bye --DanGarb 17:25, 29 ott 2007 (CET)Rispondi

D'accordo totalmente con Dan Garb. Comunque, sono andato a curiosare negli interwiki. Vi invito a guardare la versione francese fr:Centrale nucléaire: è più piccola della nostra (dato il tema direi che è quasi uno stub), ma nonostante ciò è meglio "centrata" sull'argomento: almeno sono presenti i paragrafi (che dovrebbero essere) principali: Storia - Descrizione - Funzionamento - Differenti tipi di centrali. Dopo di ciò, a valle potrebbe anche venire quasi tutto il contenuto dell'attuale voce di it:wiki (che tra l'altro i francesi hanno spostato in altre pagine...) Faccio inoltre notare che anche i francesi hanno comunque anche un rimando a "reattore nucleare a fissione"...
Bye. --Retaggio (msg) 17:36, 29 ott 2007 (CET)Rispondi
La voce in inglese contiene informazioni in quantità. Quello che ci interessa, oltre che dalla wiki italiana e altre wiki, potremmo anche attingerlo da lì, se solamente impiegassimo tutti quel po' di tempo utile che disponiamo (almeno così è per me, ma credo anche lo sia anche per voi) a costruire e migliorare le voci piuttosto che a dare da mangiare a chi ha storicamente ben altri scopi in questa enciclopedia. --Cisco79 17:39, 29 ott 2007 (CET)Rispondi
Nota comunque che anche la versione inglese è molto carente dal punto di vista "descrizione" e "funzionamento". D'altro canto la voce inglese è "Nuclear Power": il "plant" esiste solo come redirect. --Retaggio (msg) 17:50, 29 ott 2007 (CET)Rispondi
Per esempio la parte storica lì è abbastanza approfondita. Poi c'è un paragrafo molto generale che per sommi capi sintetizza la tecnologia. Per il resto effettivamente anche quella voce si perde piuttosto in chiacchere. Ecco, la parte storica si potrebbe ricavare dalla wiki inglese mentre qualcosina in più sul funzionamento si può attingere dalla lingua francese (io me la cavo abbastanza con l'inglese). Comunque casomai sarebbe opportuno integrare anche reattore nucleare a fissione e reattore nucleare a fusione. --Cisco79 19:48, 29 ott 2007 (CET)Rispondi

Doppioni modifica

Pazzesco: abbiamo tre voci che parlano di disponibilità dell'uranio: uranio, Centrale nucleare e Abbandono dell'energia nucleare. Come ovvio, in questo modo si hanno tre modi diversi di trattare la questione in modo incompleto e con dati non aggiornati. Considerato che l'ultima voce ha un intero paragrafo sulle questioni_di_politica_energetica, mi sembra molto meglio spostare lí tutte le considerazioni di opportunità e lasciare qui solo quelle tecniche (du funzionamento) e storiche, come auspicato poco sopra. Nemo 08:20, 3 nov 2007 (CET)Rispondi

Ah, dimenticavo: allo stesso modo bisogna decidere che fare dei dati sulla costruzione di centrali. Si potrebbe tentare di tenere i dati di qua e le considerazioni e la storia delle decisioni politiche (referendum, moratorie ecc.) di là, ma non so quanto sia fattibile. Poi bisognerebbe anche trovare un titolo piú neutrale per la voce. Nemo 08:25, 3 nov 2007 (CET)Rispondi
Un titolo più neutrale in che senso? Quando parli di dati sulla costruzione di centrali ti riferisci al dato che fa riferimente agli impianti attualmenti in attività o ad altri dati? E poi mi spieghi questo edit: hai inserito dei dati quantitativi richiedendo una citazione necessaria, ma questi dati da dove li hai presi (altra voce wiki)? --Cisco79 17:34, 3 nov 2007 (CET)Rispondi
Quel titolo, "Abbandono dell'energia nucleare", struttura una polemica a priori: infatti prima la voce era divisa nelle sezioni "vantaggi" e "svantaggi", una cosa molto dannosa perché si parlava due volte di ogni cosa, prima da un punto di vista e poi dall'altro, con due visioni molto parziali e incomplete che non si sommavano e integravano ma escludevano. Per dare un'idea, pensavo a qualcosa del genere "Opportunità dell'uso dell'energia nucleare", ma non mi convince per niente.
Come scritto nell'oggetto, quella frase viene da Uranio. Grazie per la precisazione su quell'altro dato; proprio non capivo che cosa significasse "la centrale", e ho anche pensato che s'intendesse Civaux... A ogni modo, è molto interessante: come è stato calcolato? Sicuramente non sono andati a misurare le emissioni di tutte le centrali, né hanno considerato scorie, residui, contaminazioni e incidenti vari; avranno fatto qualche moltiplicazione sulla base dei dati costruttivi sul funzionamento normale. Ecco, questo è un aspetto da trattare parlando del funzionamento tecnico delle centrali: in che punti e come c'è rilascio di radioattività.
Per la costruzione: parlo soprattutto del paragrafo Futuro, che secondo me dovrebbe spiegare solo la futura evoluzione della tecnologia, o comunque limitarsi a degli accenni sulle intenzioni dei vari paesi, per poi rimandare alla voce dove propriamente si parla di scelte di politica energetica nucleare nel mondo, cioè appunto Abbandono dell'energia nucleare. Cosí va abbastanza bene: è un paragrafo corto. Nemo 08:00, 4 nov 2007 (CET)Rispondi
Ah, ti riferivi a quell'altra voce, riguardo la neutralità del titolo! Mi sembrava un po' strano che "centrale nucleare" non fosse un titolo neutrale... Effettivamente forse sarebbe più appropriato un titolo del genere "Politica dell'energia nucleare" o similare, visto anche che attualmente non sembra proprio che le centrali nucleari siano in "abbandono" nel mondo. Bisogenerebbe magari aprire un dibattito nella pagina di discussione di abbandono dell'energia nucleare.
Hai ragione sulla questione dell'uniformità e coerenza riguardo a voci diverse con punti di contatto comuni (come uranio, centrale nucleare e abbandono dell'energia nucleare). Il fatto è che spesso chi inserisce certi contenuti in una voce di rado poi si assicura della omogeneità di contenuti con una voce correlata, e magari chi si occupa di una voce in particolare conferisce a questa una impostazione e finalità che talvolta pone contenuti simili in un'ottica diametralmente opposta. Bisogna provare, con un po' di pazienza, a tirare un po' le fila. Nel mio piccolo qualche rivisitazione al riguardo l'ho fatta in abbandono dell'energia nucleare e reattore nucleare a fissione. Questa considerazione fatta da un utente è un esempio lampante di come chi si occupi di una voce spesso ignora quanto avviene in altre voci strettamente correlate.
Sulle emissioni: il testo si riferisce a misurazioni medie ambientali rapportate alla durata di un anno e all'unità di abitante. Riguardo alla dinamica del rilascio di emissioni nucleari, per essere precisi occorrerebbe chiedere a qualche ingegnere nucleare (eviterei personalmente di aggiungere altro, per evitare di dire sciocchezze).
Se lo ritieni opportuno fai pure una rivisitazione generale dei paragrafi (come quello Futuro), già in passato hai dimostrato di saper organizzare i contenuti e anche di integrarli in voci affine in modo egregio mettendo un po' d'ordine. Sicuramente il tuo contributo è utile, considerato anche che sei uno che conosce abbastanza la storia e gli sviluppi delle voci in questione. --Cisco79 19:17, 4 nov 2007 (CET)Rispondi

Vedo che sono state apportate massicce modifiche e spostamenti. Chiedo all'autore come mai altrove pretende che le modifiche siano "concordate" fra tutti mentre qui unilateralmente procede a tali massicci spostamenti di informazioni senza chiedere pareri. Ben vengano i contributi ma un po' di coerenza non guasterebbe. -- Scriban(msg) 17:29, 5 nov 2007 (CET)Rispondi

Terminologia e fatti modifica

questa modifica ha per oggetto "cerchiamo di essere più precisi nei termini e meno drastici rispetto al reale stato dell'arte!"
Visto che mi sono stancato dei continui RB del personaggio, perdo un po' (tanto) tempo a chiarire perchè è peggiorativa, parola per parola. (uff! :-\ )

  • "l'acqua del ciclo di potenza non ha alcun contatto con il reattore nucleare, e quindi è esente da qualsiasi forma di contaminazione radioattiva" vs. "emissione": Non mi risulta che l'H2O possa emettere alcunchè. Semmai può essere "contaminata" da altri elementi attivi, per cui il termine più corretto è proprio "contaminata"
  • " si sono verificati diversi incidenti di gravità più o meno seria che hanno permesso a posteriori di affinare procedure e tecniche costruttive" vs. "inerenti la prevenzione": prima ci sono stati incidenti, poi, a posteriori, si sono individuate delle soluzioni. Quesnte non necessariamente riguardano "la prevenzione" (di cosa?) ma anche il contenimento dei danni una volta che essi si siano verificati. La versione più corretta terminologicamente è ancora una volta la prima.
  • "FBR (Fast Breeder Reactor) o Reattore nucleare veloce autofertilizzante In realtà rarissimi esempi sono stati realizzati negli anni '70, con scarso successo (per es. il francese Superphénix)". I reattori veloci NON sono solo cose futuribili, ne esistono già fin dagli anni 70. Quanto al fatto che finora abbiano avuto scarso successo è nelle cronache: superphenix è chiuso per problemi vari, e in giappone uno dei rarissimi altri esempi (sperimentali) è stato aperto nel '94, ha avuto un incidente nel '95 e forse riusciranno a riaprirlo nel 2008 (13 anni dopo!). Direi che una "storia" del genere è pienamente definibile come "scarso successo".

Prego pertanto l'autore delle modifiche di evitare frasi come "usiamo termini più precisi" nonchè evitare di apportare modifiche scorrette, approssimative e POV. A disposizione per chiarimenti. -- Scriban (msg) 09:54, 2 mag 2008 (CEST)Rispondi

  1. Emissione e contaminazione, come può confermare qualsiasi semplice vocabolario di lingua italiana, non hanno affatto lo stesso significato ed è banalmente verificabile che l'uguaglianza emissione = contaminazione non è proprio corretta (se pensiamo allora alle emissioni radioattive naturali allora tutta la Terra sarebbe già contaminata in partenza...). Poi io capisco che tu voglia sempre imporre frasi di un certo effetto all'interno di un ben determinato gruppo di voci, ma a quanto pare i continui avvertimenti più o meno bonari di diverse persone ancora non continuano a sortire il minimo effetto in te. Sul solito tentativo di creare poi confusione per non far comprendere nulla al lettore, non mi soffermo minimamente. Ah, probabili "maggiori rischi" non sono semplicemente legati al solo contatto dell'acqua, ma bensì anche alla qualità degli accorgimenti tecnico-impiantistici adoperati.
  2. Sulla questione del miglioramento delle centrali nucleari solamente a posteriori di incidenti, senza valutare minimamente gli studi di simulazione e le tecniche di prevenzione sviluppate proprio pianificando eventuali scenari legati a particolari criticità impiantistiche o di processo, penso non ci sia nulla da aggiungere: già solamente l'idea che tenti di far passare (ovvero le centrali possono diventare più sicure solo dopo l'avvenire di incidenti) qualifica la qualità delle tue modifiche e dei messaggi che vuoi far passare "tra le righe".
  3. Sui FBR, le tue considerazioni personali puoi tranquillamente tenertele per te o per il tuo blog personale, dove sei tranquillamente libero di scrivere tutto quello che vuoi. Qui non puoi assolutamente cercare di fare intendere che la questione FBR si sia definitivamente chiusa già negli anni '70: questo è falso quanto errato, non essendo nella realtà "rarissimi" tali impianti e anzi la ricerca anche in questo ambito è sempre attiva e volta ad apportare ulteriori miglioramenti. Poi si è già parlato in precedenza, proprio in queste pagine di discussione, che ad esempio uno scenario geopolitico in cui l'uranio fosse a rischio di esaurimento o raggiungesse costi molto elevati implicherebbe (sempre nell'ottica di una politica nucleare) maggiori investimenti e sposterebbe maggiormente l'attenzione sugli autofertilizzanti.
Quindi evitiamo considerazioni del tutto personali e prese di posizione tanto drastiche quanto infondate, a meno che non si voglia creare una nuova edit war e magari far bloccare anche questa voce... --Cisco79 (msg) 19:36, 2 mag 2008 (CEST)Rispondi
  1. Appunto, sono cose diverse. E io cosa ho detto? La confusione la stai creando tu.
  2. È esattamente quello che è successo. Informati.
  3. Ho l'impressione che tu non capisca l'italiano. "A partire dagli anni '70" vuol dire che "l'esperienza si è conclusa negli anni '70"?!? Finora di personale c'è solo la tua interpretazione di frasi semlicissime, ma che riesci cmq a travisare. Se qualcosa non ti è chiaro posso rispiegartelo, ma non esagerare. -- Scriban (msg) 16:05, 5 mag 2008 (CEST)Rispondi

Referenza Cohen modifica

è forse un pochino datata essendo del 1990 .. le centrali progettate a 60 anni sono già in costruzione (vedi EPR) --essepoint (msg) 16:04, 21 ott 2008 (CEST)Rispondi

Hai ragione, ma del resto progettate non vuol dire in eserciziohanno raggiunto i 60 anni. Del resto si diceva che entro il 2000 ci sarebbero diffuse le autofertilizzanti (e SPX è dei '70 ma oggi è chiusa) mentre ora si parla di altri 30 anni prima di avere delle 4°gen al sodio (che poi sono evoluzioni di SPX)... Insomma, imho si vedrà se al "progetto" corrisponde un effettiva prestazione o se qualcuno è stato troppo ottimista. Fra l'altro mi risulta che questi 60 anni si raggiungono a costo di importanti e pesanti manutenzioni (leggi sostituzione di parti "importanti") nel corso della vita. -- Scriban (msg) 16:49, 21 ott 2008 (CEST)Rispondi
allora aspetterò 60 anni ... :-) le manutenzioni importanti previste sono la sostituzione dei generatori di vapore, operazioni già affettuate per allungare la vita anche alle attuali dai 30 ai 40 anni e oltre (vedi situazione US e CH sul sito WNA). Riguardo ai rendimenti delle centrali l'APWR è previsto al 38% contro un rendimento 35%/40% di una centrale termoelettrica tradizionale di taglia paragonabile e quindi con la stessa quantità di acqua necessaria. Se poi passiamo al combinato le cose cambiano e ci si avvicina al 55/60% ma il calore e i gas di combustione delle turbogas lo buttiamo in aria mentre il calore delle turbine collegate alla caldaia (a carbone o olio) finisce sempre in acqua .. --essepoint (msg) 18:44, 21 ott 2008 (CEST)Rispondi
Non è necessario, ma un po' di cautela non guasta in un settore che 50 anni fa prometteva mari e monti ed invece è andato un po' diversamente... ;-)
I GV x i PWR? Anche qua da verificare se il vessel con ulteriori 15/20 anni regge, e se ha le stesse caratteristiche di sicurezza originarie. Si tratta comunque di nuovi costi e di ulteriore materiale (probabilmente lievemente attivato) da smaltire...
Il paragone corretto -se si vuol fare- è sulle migliori tecnologie collaudate ed operative, quindi sul ciclo combinato (cioè 55-60%). Quanto al calore, quello che rimane è il 45-40% quindi meno di una nucleare, ed inoltre è sicuro, diretto e collaudato l'uso di questi cascami di calore (ulteriore 25-30%) per processi industriali e/o teleriscaldamento, ottenendo un complessivo ~85% di rendimento. Il che non si può dire del calore residuo di una centrale nucleare, che non mi risulta sia MAI stato usato in reti di teleriscaldamento x motivi che posso immaginare (termosifoni fosforescenti? :-D ) -- Scriban (msg) 11:12, 22 ott 2008 (CEST)Rispondi
ehm ehm niente termosifoni fluo in Romania "In 2005, 5.1 TWh was supplied to the grid from Cernavoda-1, which reached a capacity factor of 90.1%. It also supplied 176 GJ of district heating." da http://www.world-nuclear.org/info/inf93.html e anche in Svizzera http://www.wscsd.org/2005/09/25/nuclear-district-heating-a-solution-or-a-problem/ oltre che in Svzia e in Russia --essepoint (msg) 18:23, 22 ott 2008 (CEST)Rispondi
Ah, ecco, mi pareva fossero soluzioni da socialismo reale... :-D
meglio la gas-dipendenza dall'ex socialismo reale? :-P --essepoint (msg) 01:36, 24 ott 2008 (CEST)Rispondi
X la Svizzera, se cerchi su qualche mappa sat. vedrai che non ci sono grandi agglomerati urbani da scaldare nei dintorni... infatti si parla di 30 km di distanza (chissà che resa...) e si dice anche che se il calore non basta si preleva + vapore e si riduce ulteriormente la resa elettrica (che già è bassa): mi sa quindi che ci sono per motivi di "isolamento" talmente tanti scambiatori e la distanza è tale che -benchè i MWt come noto siano circa il triplo dei MWe- alla fine quelli veramente sfruttati sono pochi. Insomma 30% elettrico e 60% di calore, di cui solo una piccola parte è veramente recuperabile x l'uso finale. Il resto è disperso. :-) -- Scriban (msg) 09:38, 23 ott 2008 (CEST)Rispondi
non credo che non convenga .. gli svizzeri non regalano ... e il resto del calore è disperso quanto da una ns. sana centrale a carbone o a olio combustibile, con in più qualche sana tonnellata di polveri e CO2 ... --essepoint (msg) 01:36, 24 ott 2008 (CEST)Rispondi
PS: sulla romania, il sito parla prima di "176 GJ of district heating" e poi dice "The unit also provides district heating to Cernavoda township, and 148 TJ was supplied in 2003". Il 2003 deve essere stato un anno fortunato se hanno prodotto 1000 volte più della capacità dell'impianto... :-D
magari la centrale e' esplosa e ha prodotto di più ! --essepoint (msg) 01:36, 24 ott 2008 (CEST)Rispondi
"convenire" non vuol dire "energeticamente efficiente", "intelligente", "salubre", "lo rifarei", "risparmio soldi" o "risparmio risorse"... può voler dire qualcuna di 'ste cose ma non altre, tutte o nessuna. Quello che immagino è che una volta fatta una spesa si cerca di ripagarsela, anche se viene fuori che è stata una pessima idea.
GJ-TJ... Si, i funghi crescono bene da quelle parti :-D Scherzi a parte, ricordo che la WNA è una associazione di aziende private che hanno tutto l'interesse a tirare acqua al proprio mulino, tipo un sindacato, la confindustria, o l'associazione giocatori di golf under 55. Se poi si fa delle tampe del genere si dimostra che il settore tende a sparare numeri scenografici e quanto c'è sul sito va pesato alla luce di ciò. Ciao! :-) -- Scriban (msg) 12:05, 24 ott 2008 (CEST)Rispondi
mentre il sito di Greepeace che spara i numeri come al lotto su Chernobyl è affidabilissimo ... :-( --essepoint (msg) 12:59, 24 ott 2008 (CEST)Rispondi
e chi ha parlato di GP? x ora di numeri del lotto qua s'è visto solo la World Nuclear Association, e sono dati sbagliati. Quelli di GP su chernobyl dubito che siano sbagliati quanto piuttosto derivano da diverse interpretazioni e vastità di considerazione delle problematiche connesse al rilascio di chernob. ma non sono etichettabili come sbagliati.
Cmq la WNA che confonde giga e tera... poi avesse espresso in W anzichè J si sarebbe avuta un po' più di uniformità e magari s'accorgevano della vaccata... mah. -- Scriban (msg) 13:23, 24 ott 2008 (CEST)Rispondi

vapor d'acqua e effetto serra modifica

consiglierei la lettura dell'articolo [[7]] prima di far intravedere che il vapor d'acqua in atmosfera sia il responsabile maggiore dell'effetto serra, dati anche i tempi estremamenti bassi dello scomparire del vapore stesso ... è un vapore non un gas ...Questo commento senza la firma utente è stato inserito da 151.65.249.177 (discussioni · contributi).

Ho dato x ora solo una veloce lettura e mi pare che il motivo x cui il vapor d'acqua non è citato fra i gas serra è proprio la sua bassa permanenza in atmosfera. Tuttavia:
  • è noto che una notte nuvolosa è + calda di una notte serena. Il motivo stra-noto è che le nuvole trattengono il calore a terra (e sono fatte di vapore d'acqua)
  • il fatto che il vapore "torni a terra" significa solo una cosa: precipitazioni più intense. Guarda caso è proprio una delle maggiori preoccupazioni che il riscaldamento globale suscita.
  • l'articolo parla di 10 giorni affinchè il vapore ricada a terra. Nel frattempo, in questi 10 giorni un impianto nucleare quanto vapore ha emesso? se in un anno sono 1.3 miliardi di mc d'acqua, si parla di 3.5 milioni di mc d'acqua al giorno cioè ~35 milioni di tonnellate di vapore in 10 giorni solo dalla Francia (SEoO).
Insomma, non si avrà emissione di CO2, ma mi pare ci sia una emissione molto cospicua di H20 e forse la questione andrebbe ben ponderata xchè stando così le cose sembra che si cadrebbe dalla padella nella brace. Ciao :-) -- Scriban (msg) 09:57, 13 nov 2008 (CET)Rispondi
Calma e gesso. Intanto, i principali emettitori di H2O in fase vapore, dopo i mari e laghi, sono i fiorellini con o senza legno di sostegno, e poi ci siamo noi animaletti bipedi, quadrupedi, multipedi o striscianti. Il che non vuol dire che gli effetti non si sommino, ma comunque si parla di ordini di grandezza ben diversi. Poi, come dice il nostro, c'è una bella differenza tra la CO2 e l'H2O, cioè tra un gas, condensante a -160 °C o giù di li ed uno condensate in questo momento qui a Milano (piove). Più seriamente, il ciclo dell'acqua ha relativamente poco a che fare con l'effetto serra; per come la vedo io, è un ciclo virtuoso, e comunque il bilancio dell'acqua si chiude in tempi molto brevi, dell'ordine dei giorni, contrariamente a CO2 e compagnia cantante; se una centrale, convenzionale, nucleare o idroelettrica (grazie al lago artificiale che richiede), emette vapore, beh, pioverà di più. Governo ladro. --Ub 11:24, 13 nov 2008 (CET)Rispondi
Quoto tutto, salvo il fatto che il ciclo dell'acqua abbia poco a che fare con effetto serra e riscaldamento globale: anzi, è uno degli aspetti più strettamente connessi. O ritenete che "precipitazioni" e "clima" siano due mondi separati da un invalicabile muro? Quanto alle temperature di condensazione, sinceramente non vedo che attinenza abbiano: non si sta parlando di quello (della serie chissenefrega che la co2 condensa a -160?!?). PS: se "il ciclo dell'acqua si chiude in pochi giorni", ti consiglio di raccogliere la pioggia che sta cadendo xchè se poi non piove x "pochi giorni" tu morirai di sete e milano diventerà un deserto sabbioso... :-D -- Scriban (msg) 11:45, 13 nov 2008 (CET)Rispondi

Rollback modifica

Rollbaccati gli interventi ci Utente:Citazione, effettivamente la fusione nucleare è ancora in fase pre sperimentale, i tempi massimi per cui si è riusciti as mantenere la reazione di fusione sono dell'ordine dei secondi, quindi l'indicazione era più che corretta. - --Klaudio (parla) 19:24, 11 giu 2009 (CEST)Rispondi

già infatti si parla correttamente di abbozzo di fusione ... :-) --Citazione (msg) 18:05, 13 giu 2009 (CEST)Rispondi

"evento" o "incidente" modifica

L'utente Citazione continua a sostituire la dicitura "incidente nucleare" con il termine "evento" o "guasto". Specialmente nel primo caso la cosa mi vede contrario, sia perchè si tratta di una indebita minimizzazione di fatti gravi e potenzialmente gravissimi, sia perchè è prassi comune e linguisticamente diffusa parlare di "incidente" (qualcuno ha mai sentito parlare di incidenti nucleari come "eventi nucleari"?!? non sono un concerti rock...). Ai fini della chiarezza espositiva e del corretto peso da dare ai fatti, ripristino pertanto le diciture.
Quanto agli incidenti occorsi all'impianto di Civaux, sottolineare che gran parte sono stati di classe 0 (dove sta scritto? quanto è il totale e quale "la maggior parte"?) la forma della frase è omissiva del fatto che vi è stato anche un incidente di classe 2, e che comunque la frequanza di questi problemi denota che la "sicurezza" di questi impianti è tutt'altro che da dare per scontata. -- Scriban (msg) 09:03, 1 lug 2009 (CEST)Rispondi

basta leggere la fonte dell'organizzazione antinuclearista riportata nella voce per vedere che la maggior parte degli eventi di Civaux sono di classe 0 (definibili quindi come deviazione non significativa per la sicurezza). Il termine generale evento e il termine guasto (evento di classe 2) non sono inventati da me come "indebita minimizzazione di fatti gravi ...." ma sono i termini utilizzati nella scala INES dell'IAEA, utilizzzanta anche nella fonte, per la classificazione appunto degli eventi di origine nucleare e radiologica. Gli incidenti in questa scala iniziano dal livello 4, MAI raggiunto a Civaux. --Citazione (msg) 16:39, 1 lug 2009 (CEST)Rispondi
"qualcuno ha mai sentito parlare di incidenti nucleari come "eventi nucleari"?!?" Stiamo scrivendo una pagina di enciclopedia o siamo al bar sport ? Riguardo "la sicurezza di questi impianti", per voler far un confronto, se con il paraurti dell'auomobile _tocca_ un muro, a 5 km/h, come lo classifica questo evento ? Incidente ? Catastrofe sfiorata ? Sbaglio ? Claudio Ferronato (msg) 20:30, 1 lug 2009 (CEST)Rispondi
visto che non siamo al bar sport usiamo i termini tecnici utilizzati dall'IAEA per gli eventi di origine nucleare ... può non piacere ma i termini utilizzati sono questi, basta leggersi ripeto la voce scala INES--Citazione (msg) 20:51, 1 lug 2009 (CEST)Rispondi

Non è questione di bar sport, è una questione di chiarezza della terminologia e di pubblico: Wikipedia non è un trattato tecnico-scientifico per addetti ai lavori ma un'opera di divulgazione. Assolutamente contrario all'opera di "revisionismo" attuata. -- Scriban (msg) 15:21, 2 lug 2009 (CEST)Rispondi

wikipedia è un'enciclopedia non un posto dove i termini si dosano sulla base delle proprie convinzioni (anche i termini medici allora dovrebbero essere modificati con questa logica). Se la scala INES classifica gli EVENTI, questo termine non può diventare INCIDENTI per dimostrare la propria tesi personale. Alla faccia del revisionismo poi utilizzare il termine corretto scientificamente invece del termine "pubblicitario" --Citazione (msg) 15:46, 2 lug 2009 (CEST)Rispondi
Certo, certo. Chernobil è stato un "evento". Interessante modo di porre la questione... -- Scriban (msg) 17:05, 7 lug 2009 (CEST)Rispondi
Chernobyl è stato un evento (da wiki: qualcosa che accade in un certo punto ad un certo momento") a livello 7 quindi un incidente molto grave, nessuno certo vuole negarlo. La scala INES serve appunto a questo, dare un'informazione sulla gravità dei diversi eventi, senza equiparare eventi che equiparabili non sono. Un'anomalia non è un incidente e un livello 3 è ben diverso da un 5 o un 7. Se chiamassimo incidente d'auto la perdita di pressione dei pneumatici sarebbe logico?--Citazione (msg) 00:10, 8 lug 2009 (CEST)Rispondi
Evidentemente la pagina della scala INES è incomprensibile, visto che Chernobyl è catalogato come "Incidente molto grave" o originalmente "Major Accident". Chi starebbe provando a giocare con le parole ? Claudio Ferronato (msg) 20:47, 7 lug 2009 (CEST)Rispondi

Poniamo la questione in un altro modo: se cadi dal 5° piano di una casa e non ti fai niente, l'"evento" è grave o no? Se ammazzarsi è un evento di grado 7 e fare una passaggiata o scaccolarsi è un evento irrivlevante di grado 0, la caduta dal 5° piano si può chiamare "incidente" oppure lo si può classificare alla stregua di una passeggiata nel bosco?
Altro esempio: se stai sule palle a Pippo e costui viene sotto casa tua a spararti con un mitra, ma tu hai culo e non ti fai neanche un graffio, la cosa è un "evento irrilevante di grado 0" o forse è qualcosa di diverso?
Buona riflessione.

ps: la definizione di "incidente" da wiki: Con il termine "incidente" ci si riferisce ad un fatto che viene improvvisamente a interrompere il procedere regolare di un'azione.
E' palese che anche un grado 0 o 1 rientra in questa definizione, che vi piaccia o no. -- Scriban (msg) 18:10, 8 lug 2009 (CEST)Rispondi

esatto se cado dal V piano è un evento di grado 7 mentre se mi scaccolo è un evento di grado 0 per questo gli eventi di grado maggiore o uguale a 4 vengono chiamati incidenti mentre gli altri no ... se invece Pippo viene a spararmi perchè i mie sistemi di difesa non funziona più allora è un incidente di livello 4 .... quindi ripeto se mi si sgonfia una ruota vada dal meccanico e dico "ho avuto un incidente, mi si è sgonfiata la ruota" oppure resto senza benzina e telefono a casa dicendo "ho avuto un incidente"... così facendo il meccanico mi qualifica in silenzio e la mamma mi insulta pesantemente per il quasi infarto che le faccio prendere...--Citazione (msg) 22:38, 8 lug 2009 (CEST)Rispondi
Perché accontentarsi di un termine generico quando si può usare una nomenclatura standard che definisce le casistiche con più specificità? Ne beneficerebbero la precisione e la qualità delle voci, peraltro senza conseguenze per la fruibilità (anzi, diventerebbe più chiaro perché meglio specificato). Chiaro che in incidente ci puoi far rientrare tutto, ma se il mio televisore si spegne improvvisamente parlo di guasto, se prende fuoco parlo di incidente. Allo stesso modo la mia auto mi lascia a piedi parlo di guasto, se a causa di un malfunzionamento dei freni vado a sbattere parlo di incidente. Se in questo contesto è utilizzata una nomenclatura standard ha senso utilizzarla: è più NPOV rispetto a una scelta soggettiva dei termini da utilizzare di volta in volta. Chiaro che poi nessuna soluzione per la nomenclatura è perfetta, ma è bene scegliere la migliore. --Aeternus 21:09, 8 lug 2009 (CEST)Rispondi
Tutto il problema, imho, sta nel conflitto e nella confusione tra i significati ordinari dei termini in questione e quelli tecnico-specialistici. A mio parere si risolve avendo cura che sia sempre ben chiaro (grazie al contesto, tramite un wikilink o con una nota) quando si sta adoperando un termine specialistico, specie se questo appartiene ad un ambito particolarmente ristretto e la sua conoscenza è limitata agli specialisti e ad una ridotta cerchia di interessati alla materia. -- Codicorumus  « msg 01:07, 9 lug 2009 (CEST)Rispondi

Edit war modifica

mi era sfuggita la segnalazione di Scriban riguardante questa voce... visti i continui rollback e l'edit war che ne è scaturita l'ho protetta per una settimana... naturalmente l'ho lasciata all'ultima versione salvata che è per antonomasia quella sbagliata (non entro nel merito della disputa di cui non so nulla)... nel frattempo potete continuare a discuterne in questa sede... buon lavoro...--torsolo 08:40, 2 lug 2009 (CEST)Rispondi

Didascalie ed incidenti modifica

Ho rimosso le note sugli incidenti dalla didascalia relativa alla centrale di Cofrentes. Il motivo è abbastanza semplice: la didascalia ha il compito di descrivere l'immagine ed è uno spazio limitato. Inserire informazioni sulla storia del soggetto dell'immagine in didascalia è a forte rischio POV: perché gli incidenti e non per esempio altre informazioni sulla centrale? Dato che ci sono gli incidenti posso per esempio metterci un sunto della storia? Da quando le didascalie sono sintesi di altre voci? Per di più quando si arriva a dover mettere fonti in una didascalia significa che stiamo, probabilmente, abusando di uno spazio che è dedicato tutt'altro rispetto alla trattazione enciclopedica del soggetto dell'immagine, che viene fatta nelle voci. Three Mile Island invece è famosa per l'incidente e citarlo in didascalia va bene, ma se iniziamo con dispute su cosa ci va scritto (smantellamento? non smantellamento?) e sulle fonti è meglio rimuovere l'affermazione e lasciare la nota sull'incidente. Ripeto: non abusiamo di uno spazio utilizzandolo per scopi non pertinenti. Pareri? Idee? --Aeternus 10:47, 11 ago 2009 (CEST)Rispondi

Potrei essere d'accordo se il fatto inserito in didascalia fosse una cosa "normale" (e quindi, al limite non enciclopedico e/o di ingiusto rilievo).
Ma nella fattispecie (quattro incidenti nel 2008 e 27 negli ultimi 3 anni) è certamente una informazione di interesse enciclopedico, tanto più che vi è una fonte verificabile per approfondire.
Aggiungere altri dati sulla centrale puoi benissimo farlo se ritieni la cosa di interesse: lo spazio NON è limitato anzi io vedo parecchio bianco sulla pagina, quindi riempirlo un po' non guasta certo.
Sicuramente è molto più utile, interessante, informativo ed enciclopedico fornire una informazione in più che non scrivere solo "centrale XY", che non frega niente a nessuno e non arricchisce in nessun modo il contenuto della voce.
Se la trovi, puoi mettere una foto di una centrale scrivendo che "questa centrale non ha mai subìto alcun incidente": si tratterebbe di una info certamente interessante ed enciclopedica. Ovviamente ci vuole una fonte molto autorevole che lo affermi e lo dimostri, magari di una associazione ambientalista in modo che non ci siano sospetti di "vino dell'oste". -- Scriban (msg) 11:20, 11 ago 2009 (CEST)Rispondi
ps: la tua firma non è proprio aderente alle regole in merito...
chiaramente le fonti ambientaliste sono NPOV sul nucleare mentre l'IAEA è POV ... continuo poi a rilevare come si continuino a spacciare come incidenti alcuni eventi di rilevanza minima che incidenti non sono. Una corretta informazione e formazione (siamo su un'enciclopedia) andrebbe data utilizzando la scala INES ma è molto più facile fare notizia e utilizzare il termine sbagliato ad effetto ... --Citazione (msg) 11:29, 11 ago 2009 (CEST)Rispondi
Se dicono che una centrale è sicura sono certamente NPOV. Hai letto quel che o scritto? L'hai capito? mah.
Ps: l'articolo parla anche di "fughe di materiale radioattivo", quindi c'è da presumere che si tratti di un livello "incidente" anche nella scala INES. -- Scriban (msg) 11:36, 11 ago 2009 (CEST)Rispondi
purtroppo si --Citazione (msg) 11:40, 11 ago 2009 (CEST)Rispondi
era riferito al precedente commento. Ti invito a leggere meglio l'articolo, la fuga radioattiva è relativa ad un'altra centrale spagnola... per quella della foto si riferiva ad un aumento di potenza .... --Citazione (msg) 11:43, 11 ago 2009 (CEST)Rispondi

È un'informazione di interesse enciclopedico ma non è il suo posto. L'immagine serve per mostrare com'è fatta una centrale nucleare e la didascalia serve a descrivere l'immagine, non a raccontare la storia del soggetto con una selezione di informazioni inevitabilmente POV. Sarò io che ho un'interpretazione tutta personale del significato di didascalia. --Aeternus 11:57, 11 ago 2009 (CEST)Rispondi

@Lincetto-Aeternus: bene, quanto meno ammentti di aver cancellato una informazione di interesse enciclopedico ;-)
Cmq, nessuno "racconta la storia del soggetto" bensì appunto lo "descrive" con le sue caratteristiche peculiari (cosa vuol dire "descrivere"? appunto specificare le caratteristiche peculiari). Nella fattispecie direi che un tale livello di incidentalità fa parte della descrizione del soggetto allo stesso modo in cui una descrizione di chernobyl non può fare a meno di citare l'incidente (mentre x es la potenza è secondaria) oppure la descrizione del titanic non può fare a meno di dire che è affondato durante il viaggio inaugurale (sarebbe POV evidenziare che è affondato nel viaggio inaugurale? getta discredito sulla white star line? mon dieu!).
Allo stesso modo, considerato che il problema più sentito dell'energia atomica è la sua pericolosità in caso di incidente, fa parte della descrizione evidenziare eventuali situazioni incidentali (nella fattispecie non è nemmeno UN incidente, ma una serie!). Come ho detto, se vuoi puoi trovare una immagine di un'impianto che non ha mai subìto incidenti e sostituirla o meglio aggiungerla: lo spazio c'è.
@Citazione: Di bene in meglio! Trova un'immagine della centrale di Vandellos così scriviamo che ha avuto fughe di cobalto60 e manganese54. No hay problema. -- Scriban (msg) 13:53, 11 ago 2009 (CEST)Rispondi
Se non è riportata altrove allora forse abbiamo effettivamente perso di vista quale sia il posto giusto per le informazioni enciclopediche. --Aeternus 14:30, 11 ago 2009 (CEST)Rispondi
Bene, qui si torna a discutere se il collegamento logico 'incidente'->'tante vittime' sia veritiero o un bel POV, come precedentemente discusso in "Evento o incidente" in questa stessa pagina. Visto che ci tieni tanto a far ESALTARE i rischi dell'energia nucleare (ma non ti sforzi MINIMAMENTE a far notare anche quelli delle altre fonti, ANCHE rinnovabili), prova a scrivere le stesse cose su en.wiki, e vedremo quanto dureranno i tuoi interventi.Claudio Ferronato (msg) 14:50, 11 ago 2009 (CEST)Rispondi
Evitiamo di esagerare con i toni, e soprattutto gli attacchi personali. Ne beneficeremo tutti. --Aeternus 15:00, 11 ago 2009 (CEST)Rispondi
@Cla(i)udio: 1) cosa c'entrano le vittime? chi ha parlato di vittime???
2) vuoi dirmi tu di cosa mi devo occupare io? In tal caso, TU gentilmente potresti occuparti di altri argomenti? Grazie. -- Scriban (msg) 15:28, 11 ago 2009 (CEST)Rispondi
Aeternus, hai ragione. Scriban, scusa che ho alzato i toni e fatto un attacco personale. Comunque, riguardo a 2): no, non mi occupo di altri argomenti :-). Ciao. Claudio Ferronato (msg) 15:50, 11 ago 2009 (CEST)Rispondi
@Scriban: magari non rovesciare la frittata e abbi l'onestà intelletturale di riconoscere che hai scritto un'imprecisione (per non usare un altro termine meno politicamente corretto) visto che i rilasci a cui si riferisce la fonte citata sono per Vandelos e non per Cofrentes come hai attribuito tu ... --Citazione (msg) 16:13, 11 ago 2009 (CEST)Rispondi
@Cla(i)udio: ma figurati, non l'avevo preso come un attacco personale. Non c'è problema. ;-) Piuttosto, ho appena RB il tuo RB: gli isotopi presenti nel carbone o nel petrolio hanno svariati ordini di grandezza di differenza, e NON si può certo parlare di "scorie"!
@Citazione: la fonte dice "incidenti" ed ho riportato il termine, che ritengo più diffuso, chiaro e comprensibile. Fra l'altro TU non sai di che gravità abbiano questi incidenti quindi dovresti attenerti al testo della fonte. -- Scriban (msg) 16:43, 11 ago 2009 (CEST)Rispondi
Oh, bene bene. Riguardo al RB: svariati ordini di grandezza di differenza ... di cosa ? Radioattività ? Massa ? Pericolosità chimica ? Pericolosità radiologica ? Se è per questo, è reperibile su internet come vi sia maggior considerazione verso questi rifiuti "radioattivi", come [8], [9]. Faccio ricordare inoltre che questi rilasci vengono limitati fortemente, nelle centrali a carbone, utilizzando i depolveratori.Claudio Ferronato (msg) 16:58, 11 ago 2009 (CEST)Rispondi
Certo che c'è maggior considerazione. Come qualcuno aveva scritto (ed è stato rolbackato!!) c'è maggior attenzione all'esposizione prolungata a basse dosi, ma ciò non toglie che le "scorie" di una centrale siano infinitamente + attive, e quindi pericolose, di quelle derivanti da altre fonti (che non possono certo chiamarsi "scorie" nè essere paragonate). I link li leggo e commento appena posso. -- Scriban (msg) 17:13, 11 ago 2009 (CEST)Rispondi
Dato che le _scorie radioattive_ di una centrale nucleare nella maggior parte sono confinate nell'elemento di combustibile, che poi verrà trattato o stoccato, si può dire che le scorie vengano confinate/isolate dalla biosfera. Ma siccome per 'scorie' si intendono tutti i rifiuti di un processo industriale, perché non considerare 'scorie' anche i rilasci al camino delle centrali a carbone ? Considerando anche che la radioattività rilasciata è maggiore rispetto ad una centrale nucleare ? Inoltre, anche una centrale geotermica ha i suoi bei rilasci radioattivi, vogliamo dimenticarcene ?.Claudio Ferronato (msg) 17:40, 11 ago 2009 (CEST)Rispondi
@Scriban continui a non rispondere sulla TUA non corretta dichiarazione che si trattava di rilasci a Cofrentes... per Cofrentes comunque e le altre centrali spagnole puoi consultare il sito dell'autorità di sicurezza spagnola [[10]] (se non lo ritieni troppo POV) e scoprirai come il cosidetto incidente di luglio 2008 sia un transitorio di livello 0 (non classificato quindi) . Ti pregherei poi di non ACCUSARE gli altri di non sapere quali siano i livelli di gravità degli eventi --Citazione (msg) 17:22, 11 ago 2009 (CEST)Rispondi
Se fossero così tutti gli "incidenti" nelle centrali nucleari. Confrentes dal 2006 al 2008 ha avuto un fattore di carico medio superiore dell'80 %[11]. Come mai nel 2007 c'è quel calo ? Forse perché ne era prevista la chiusura ? Non so.Claudio Ferronato (msg) 17:40, 11 ago 2009 (CEST)Rispondi

Energia nucleare e riscaldamento globale modifica

Un anonimo ha inserito una sezione riguardo l'energia nucleare e la produzione di gas serra. L'intervento, pur trattando una tematica interessante, mi sembrava piuttosto POV come stile e faceva riferimento ad un unica fonte di dubbia attendibilità, ma che a sua volta riportava i dati di un report indipendente (questo mi è sembrato piuttosto attendibile invece). Ho pensato di riscrivere la parte contestualizzando meglio la fonte e rimanendovi il più aderente possibile e questo è il risultato. Propongo di spostarlo in Energia nucleare dato che mi sembra più pertinente se inserito in tale voce, ma prima chiedo i vostri pareri sull'attuale versione. --Aeternus 00:20, 11 set 2009 (CEST)Rispondi

Frase delirante modifica

«Purtroppo la parola nucleare spaventa più degli incidenti che potrebbe causare. Fobie popolari, timori irrazionali e retaggi storici fanno ancora di più dell'allarme cancro e i suoi morti causati dai derivati del petrolio. Allora io dico: basta con il panico da primitivi spaventati dal fuoco.»

Si potrebbe rimuovere questo delirio di follia? --F l a n k e r 17:39, 17 set 2009 (CEST)Rispondi

per quale motivo? e soprattutto prima di definire senza motivazione frasi di altre persone deliranti e folli magari ci andrei piano --Citazione (msg) 21:01, 17 set 2009 (CEST)Rispondi
Per quanto mi riguarda rimuoverei entrambe le citazioni (sia Veronesi che Rubbia): si prestano a interpretazioni potenzialmente fuorvianti, non possono rendere adeguatamente la complessità dell'argomento e sono tolte dal loro contesto. Lasciare solo quella di Rubbia non mi sembra opportuno (le posizioni espresse da esponenti della comunità scientifica italiana sono state varie). Le rimuoviamo entrambe? --Aeternus 00:53, 18 set 2009 (CEST) P.S.: al di là del merito, evitiamo di usare termini come deliri e follia con riferimento alle espressioni di personaggi pubblici di rilievo. Non penso che sia necessario che ne illustri i motivi.Rispondi
quoto chi mi precede e sono d'accordo con la rimozione di entrambe le citazioni --Citazione (msg) 09:58, 18 set 2009 (CEST)Rispondi
Perfetto allora rimuoviamola. Probabilmente la frase di Veronesi si trovava in un contesto molto differente. In questo contesto è sicuramente "fuori luogo". --F l a n k e r 11:01, 18 set 2009 (CEST)Rispondi
sul "sicuramente fuori luogo" avrei nuovamente da ridire ... è una tua opinione, rispettabile per questo, ma per favore rispetta anche le opinioni degli altri (la frase era stata usata da Veronesi in un contesto che riguardava la sicurezza delle centrali) --Citazione (msg) 11:31, 18 set 2009 (CEST)Rispondi
OK, vogliamo analizzarla? Speravo di non dover arrivare a tanto...
  • Purtroppo la parola nucleare spaventa più degli incidenti che potrebbe causare. Un incidente nucleare ha coseguenze ben più drammatiche di un incidente in una centrale idroelettrica. Voglio sperare che questo sia pacifico...
  • Fobie popolari, timori irrazionali e retaggi storici fanno ancora di più dell'allarme cancro e i suoi morti causati dai derivati del petrolio. Chernobyl o di Three Mile Island sono fobie popolari...
  • Allora io dico: basta con il panico da primitivi spaventati dal fuoco. A me non sembra un panico irragionevole. Il fuoco brucia, ma prima o poi si estingue. La radioattività non si estingue così in fretta. --F l a n k e r 11:39, 18 set 2009 (CEST)Rispondi

Abbiamo discusso e abbiamo raggiunto un risultato condiviso. Ricordo che Wikipedia non è un forum: mi sembrerebbe buona cosa evitare il proseguimento di discussioni sterili. --Aeternus 12:05, 18 set 2009 (CEST)Rispondi

eravamo arrivati ad un risultato condiviso ma vedo che la frase di Rubbia è stata reinserita da anonimo senza la minima discussione ... --Citazione (msg) 15:42, 18 set 2009 (CEST)Rispondi
riportata alla versione condivisa --Citazione (msg) 17:49, 18 set 2009 (CEST)Rispondi

Inserimento di fonti a supporto di bufale modifica

Le opinioni contro le centrali nucleari sono più credibili se si rapportano ad affermazioni veritiere, e non facilmente sbugiardabili. Per questo ho rimosso queste righe: è tipico di ogni inverno che la Francia si veda costretta ad importare grandi quantità di energia elettrica dai paesi confinanti per sopperire alle proprie esigenze, come avvenuto ad esempio nel dicembre 2009 quando è stato necessario importare una potenza pari a quella di 5-7 reattori a seconda delle giornate.[1], in quanto gli stessi articoli lincati a supporto di questa notizia indicano che la Francia ha importato elettricità, mancante in aree regionalmente poco produttive di elettricità, ma questo per il motivo che da una settimana sono ferme 11 centrali nucleari su 59. Per cui o si trova una fonte che indichi che ogni hanno deve importate elettricità', oppure la frase e' una bufala. Piuttosto sarebbero utili qualche righe che indichino il motivo dell'arresto di ben 11 centrali su 59! Beninteso scritto dopo aver letto per bene le fonti.

--Bramfab Discorriamo 16:08, 22 dic 2009 (CET)Rispondi

  Fatto, CVD. Riguardo al "perchè" 11/59, perchè circa il 20-30% del tempo e/o del parco impianti deve fermarsi per manutenzione, ed appunto 11 è il 19% di 59. --16:54, 22 dic 2009 (CET)

CVD il maggior aiuto al nucleare e' la contro-informazione facilona, buona per i blog, non per wikipedia. A questo punto sarebbe facile ai nuclearisti ribattere che basterebbe costruire qualche centrale di più per ottimizzare le manutenzioni. In ogni caso dove e' scritto (indicare pagina) che tutti gli inverni la Francia importa elettricità?--Bramfab Discorriamo 17:16, 22 dic 2009 (CET)Rispondi

Vedi campo oggetto. Ribadisco che la lettura [12] completa è molto interessante ed istruttiva, da non limitare solo a poche righe e spiega inoltre perfettamente perchè costruire "qualche centrale in più" è totalmente antieconomico e controproducente (infatti è esattamente quello che la Francia ha GIA' fatto). L'arresto periodico è comunque tipico ed intrinseco nella tipologia degli impianti (PWR) e non una situazione eccezionale, motivo per cui l'arresto rientra nella normale gestione. Buona lettura :)--17:26, 22 dic 2009 (CET)

La lettura sara' interessante, propedeutica, istruttiva e tutto quello che si puo', ma quello che in quelle righe si vuole e' una fonte che dica nero su bianco che in inverno la Francia non e' stata autosufficiente negli inverni nonostante le sue centrali nucleari. Che poi non lo sia stata per un motivo o un altro lo si vedrà in seconda battuta, ma prima troviamo l'indicazione positiva di questa deficienza a supporta della frase nella voce. Ripeto non siamo un blog o un forum.--Bramfab Discorriamo 17:34, 22 dic 2009 (CET)Rispondi
Stai facendo danni. Leggi ciò che ti viene scritto please... --15:35, 23 dic 2009 (CET)
I danni all'enciclopedia li fanno chi cercano di usarla artatamente per introdurre proprie convinzioni. Sappiamo per certo, avendo fonti esplicite, che nell'inverno 2009 11 centrali su 59 non marciavano. Bene, mettiamolo nero su bianco con le fonti. Non abbiamo fonti che dicano esplicitamente che questo avvenne anche negli anni passati ed onestamente, e sono sensibile ai problemi energetici, non ne ho ricordo. Il documento che citi non lo dice e neppure lo adombra.--Bramfab Discorriamo 16:34, 23 dic 2009 (CET)Rispondi

La pointe saisonnière de consommation s’est envolée dans les années quatre-vingt et quatre-vingt-dix, en particulier en raison de l’introduction massive du chauffage électrique. Non seulement la pointe journalière a-t-elle plus que doublé, pour atteindre près de 89 GW début 2008, mais la différence entre l’appel de charge minimum en été et la pointe en hiver a plus que doublé, et atteignait 57 GW en 2006. Une telle courbe de charge est désastreuse sur le plan économique, car elle nécessite une capacité de production importante pour des périodes de production très courtes ou bien l’importation d’électricité de pointe très coûteuse. Entre 2005 et 2007, la France a importé en moyenne près de 30 TWh par an, dont 17,5 TWh rien que d’Allemagne.

Stai facendo danni ed introducendo contenuti scandalistico/giornalistici. E Saluggia non è mai stata una centrale. Ti lascio del tempo per leggere discussioni, mail, documenti, pdf, report, articoli e quant'altro, sperando che ti avveda del grossolano errore in cui cadi. --16:42, 23 dic 2009 (CET)

Avogadro a Saluggia fu la prima centrale italiana, sia pure sperimentale, ora e' trasformata in un deposito di materiale radioattivo.
La frase del testo francese dice solamente che a causa dell'aumento del consumo di elettricita' per riscaldamento elettrico il fabbisogno energetico francese non fu sufficiente. Ossia la scoperta dell'acqua calda: se da un lato permetti di aumentare i consumi di una risorsa, e dall'altro lato in qualche modo non ne aumenti la disponibilità interna ti trovi in bilancio negativo e devi importarla (se trovi chi te la vende). Mi pare che lo stesso accada in Italia, proprio a riguardo alla corrente elettrica, sebbene noi siamo privi di centrali nucleari. Molto piu' significativo l'evento di quest'anno, dibattuto in Francia (sia pure con rispetto alla grandeur) e passato quasi in silenzio da noi: il fermo non pianificato per manutenzioni straordinarie di numerose centrali nucleari per "problemi" agli impianti nucleari, mai accaduto fino a questo inverno. E questo e' anche quello pertinente e onestamente referenziato nella voce.--Bramfab Discorriamo 17:28, 23 dic 2009 (CET)Rispondi

POV Bottaccioli modifica

lo studio citato da Bottaccioli spiega perché i maggiori tumori rilevati intorno alle centrali tedesche (dato MOLTO discutibile in quanto rilevato ad un livello statisticamente non significativo: tra lo 0,2 e lo 0,3 %) non possano essere attribuibili a cause certe. Gli autori affermano che «in Germania la dose media di radiazioni che le persone assorbono ogni anno dal fondo naturale è di circa 1,4 mSv (milliSievert), mentre la dose media assorbita annualmente da esami medici ammonta a 1,8 mSv. Rispetto a questi valori, l’esposizione alle radiazioni ionizzanti in prossimità delle centrali nucleari tedesche è inferiore da 1.000 a 10.000 volte. Alla luce di ciò, e sulla base delle attuali conoscenze scientifiche, il risultato del nostro studio non può essere spiegato da un punto di vista radiobiologico».

per ulteriori confutazioni del ragionamento POV del presidente onorario della Società Italiana di psiconeuroendocrinologia vedi anche [[13]]


ci sono anche da aggiungere queste cose: lo studio di cui parli del ministero tedesco per dirimere la questione è questo http://www.ssk.de/en/werke/2008/volltext/ssk0806e.pdf e dice il contrario. per le leucemie poi http://www.euro.who.int/Document/E90767.pdf pag 93 e si vede subito che l'italia senza centrali ha più leucemie degli altri paesi.......--Dwalin (msg) 11:54, 27 gen 2010 (CET)Rispondi

spostamenti modifica

Ho ripristinato la dicitura "centrale elettronucleare" per il titolo della voce. Già si era avuto lo spostamento (che mi ricordi, NON discusso) nucleare>elettronucleare, e passi. Ma "nucleotermoelettrica" è una denominazione di nicchia assolutamente desueta, non certo più esatta di elettronucleare. --E·lectric (msg) 10:58, 22 mar 2010 (CET)Rispondi

Concordo --F l a n k e r 11:03, 22 mar 2010 (CET)Rispondi

Effetti negativi sulla salute: Trovate le fonti modifica

Sono ancora da inserire: http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2010/01/12/la-centrale-come-vicino-di-casa-pericolo.html http://www.upnews.it/ambiente/informazione-nucleare-ldquola-repubblicardquo-e-la-strategia-della-paura/ http://adria.blogolandia.it/2010/02/09/germania-le-centrali-nucleari-causano-il-cancro/ --Alex88 (msg) 15:58, 22 mar 2010 (CET)Rispondi

Ok, ma visto che con google si trova facilmente la fonte originale (il coso tedesco), è meglio usare quello. Al massimo gli si può affiancare il blog in italiano come "traduzione alla pagina 777", ma NON come fonte unica per togliere un CN... ok? ;) --E·lectric (msg) 16:28, 22 mar 2010 (CET)Rispondi

Incipit modifica

Elenco le ragioni della mia modifica all'incipit:

  1. il manuale di stile di Wikipedia impone il grassetto per tutti i sinonimi (anche quelli non diffusi) del titolo della voce inseriti nell'incipit;
  2. "centrale nucleare" è una terminologia impropria e in un'enciclopedia questo va menzionato;
  3. è inutile rispiegare ogni volta il principio di funzionamento di una centrale termoelettrica, basta mettere il relativo wikilink.

Un saluto. --RobertoITA (msg) 09:10, 23 mar 2010 (CET)Rispondi

Elenco delle ragioni per la mia contrarietà alla tua modifica dell'incipit

  1. "impone" è un parolone. Se PROPRIO insisti per appesantire la frase...
  2. "improprio" lo dici tu. Sei un accademico della crusca? E' la dicitura universalmente più nota e comprensibile, e NON è più erronea di altre.
  3. con "centrale termoelettrica" si intende tutt'altro genere di impianto sotto ogni punto di vista (combustibile, impatti ambientali, costi ecc). Cercare ad ogni costo di spacciare un impianto nucleare per una "centrale termoelettrica" solo per il fatto che si sfrutta il calore è come dire che un ferro da stiro può generare elettricità. Presupponendo la tua buonafede, la formulazione che vorresti adottare è "poco chiara". --E·lectric (msg) 10:10, 23 mar 2010 (CET)Rispondi
3) una centrale nucleare E' un impianto termoelettrico, in toscana ci sono centrali geoTERMOELETTRICHE, il nome vecchio del nucleare è centrale nucleoTERMOELETTRICA, sono nomi caduti in disuso, ma sono i nomi italiani. il bar in italiano si traduce propriamente in quisibeve.--Dwalin (msg) 10:45, 23 mar 2010 (CET)Rispondi

A supporto del mio punto 2, riporto quanto già scritto in un'altra discussione:

«[...] "centrale nucleare" no ("non è esaustivo", n.d.s.) in quanto il termine "centrale" è troppo generico e anche associato a "nucleare" rimane sempre generico (una "centrale nucleare" può essere un qualsiasi impianto nucleare, da un impianto di fabbricazione del combustibile, a uno di riprocessamento, a uno di ricerca, uno medico ecc.). Quindi dopo "centrale" ci va la radice "elettr" per specificare che si sta parlando di una centrale che produce energia elettrica e non latte. E questo vale anche per le centrali elettriche non nucleari. E' più diffuso e scorrevole, ad esempio, "centrale geotermica" rispetto a "centrale geotermoelettica" ma quest'ultimo è il termine più corretto (col calore geotermico ci posso anche scaldare l'acqua senza produrre elettricità, per esempio).»

Saluti. --RobertoITA (msg) 11:46, 23 mar 2010 (CET)Rispondi

@robertoita. Se a tuo avviso "centrale nucleare" può essere frainteso come "impianto di riprocessamento" o "laboratorio di ricerca", o "stabilimento lattierocaseario" il problema è molto semplice: non conosci l'italiano. Il 99.9% di chi conosce l'italiano con "centrale nucleare" intende "centrale nucleare" e non altro. Per venirti incontro, nota che ho ripristinato il titolo "centrale elettronucleare" anzichè "centrale nucleare". Parlare di "centrale termoelettrica" o "nucleotermoelettrica" confonde solo le idee e NON è più corretto. --E·lectric (msg) 12:23, 23 mar 2010 (CET)Rispondi

Il 99,9% (con la virgola e non con il punto, nell'SI il separatore delle cifre decimali è la virgola) di chi conosce l'italiano con "Toro" intende "Toro" e non altro ma nonostante ciò il termine corretto da mettere in un'enciclopedia a lemmi che voglia dirsi precisa e rigorosa è "Bos taurus" e non "Toro". E ti potrei fare altre decine di esempi in tutti i campi dello scibile umano. E "centrale elettronucleare" è molto più corretto del più diffuso "centrale nucleare" così come "centrale geotermoelettrica" è molto più corretto del più diffuso "centrale geotermica", in quanto entrambi sottointendono che la "centrale" (termine di una genericità parossistica) produce energia elettrica e non qualcos'altro. Saluti. --RobertoITA (msg) 13:10, 23 mar 2010 (CET)Rispondi

Come detto già in tutte le lingue, "centrale termoelettrica" è un impianto che produce tramite combustione chimica. Le stesse statistiche IAEA, Enel, Terna ecc ecc. parlano di "termoelettrico" e di "nucleare" e si guardano bene dal mettere insieme le due cose. --E·lectric (msg) 13:57, 23 mar 2010 (CET)Rispondi

Che ne dite di "Centrale elettrica termonucleare" ? -- Codicorumus  « msg 21:21, 23 mar 2010 (CET)Rispondi
quelle sono quelle a fusione (cit: ordihno termonucleare=bomba H) proposta scartata. i nomi dall'enciclopedia treccani sono: dall'enciclopedia treccani, di cui il primo è improprio perchè generico, il secondo io non lo ho mai sentito, il terzo è sui documenti enel delle centrali italiane.--Dwalin (msg) 21:34, 23 mar 2010 (CET)Rispondi
Apprezzo molto la precisione di RobertoITA, ma il lemma centrale nucleare è sufficientemente inequivocabile (non saprei proprio con cosa confonderlo...) e sufficientemente corretto (è usato anche in alcuni testi specializzati). Se si volesse usare un termine scientifico, come del resto si fa con gli animali (Canis lupus familiaris e non cane) ad esempio, si adotti allora un termine scientifico corretto: quale e preché? --F l a n k e r 21:40, 23 mar 2010 (CET)Rispondi
Osservo che la Treccani (vedere il link fornito da Dwalin) parla appunto di "centrale nucleare" e non di "centrale termoelettrica a fissione di nuclei atomici pesanti mediante bombardamento neutronico" o altre amenità dialettiche pseudo-precise del genere. --E·lectric (msg) 15:50, 24 mar 2010 (CET)Rispondi
Per F l a n k e r:
nell'ambito delle centrali elettriche esistono le centrali idroelettriche, elettrosolari, termoelettriche e via dicendo. Di queste ultime ce ne sono di svariati tipi e per distinguerle tra di loro o si usa anteporre un prefisso a "termoelettrica" (quindi "centrale geotermoelettrica" per esempio) oppure postporre a tale parola una breve frase esplicativa del tipo di combustibile impiegato (quindi "centrale termoelettrica a carbone", "centrale termoelettrica a olio combustibile" et similia). Dunque, seguendo questa regola, i termini più corretti sono "centrale nucleotermoelettrica" e "centrale termoelettrica a materiale fissile". Nella pratica lavorativa invece si preferisce utilizzare quasi sempre la locuzione "centrale elettronucleare" (e relativa "produzione elettronucleare"). "Centrale nucleare" invece è generico tanto quanto "impianto nucleare" (che può indicare tante strutture diverse, anche non associate alla produzione di energia elettrica). Quante volte, ad esempio, ho letto nei mesi scorsi sui principali e più autorevoli quotidiani nazionali "scoperta una nuova centrale nucleare a Qom in Iran" quando invece in tale sito ci sta un impianto di arricchimento dell'uranio con il metodo della cetrifugazione. Sottolineo infine che il link di Dwalin relativo all'Enciclopedia Universale Treccani in 3 volumi parla di "centrale nucleare" all'interno della voce "centrale elettrica" (si sottointende quindi che si sta parlando appunto di centrali che producono elettricità percui non si ripete il termine "eletttrica" che risulterebbe invece indispensabile fuori da tale contesto per non creare ambiguità). Saluti. --RobertoITA (msg) 15:27, 25 mar 2010 (CET)Rispondi

due note:

  • Roberto parla di una "regola" secondo cui "i termini più corretti sarebbero...": "regola" stabilita DA CHI?
  • Roberto è bravissimo a contraddissi da solo: prima dice che "centrale nucleare" può anche indicare "tante strutture diverse", e poi invece afferma che i giornalisti sbagliano a chiamare "centrale nucleare" un "impianto di arricchimento". Grazie per aver chiarito di tuo pugno che ti stai arrampicando sui vetri e che la tua logica fa cilecca. --E·lectric (msg) 15:38, 25 mar 2010 (CET)Rispondi

@robertoita: considerato che NON si è tutti d'accordo con le tue modifiche, e SOPRATTUTTO non lo si è per motivi ragionevoli, ti pregherei di non riproporre ulteriormente la storiella della "centrale termoelettrica" nella voce, soprattutto dicendo "vedi discussione" visto che la discussione è in corso ed è tutt'altro che unanime. Grazie --E·lectric (msg) 15:55, 25 mar 2010 (CET)Rispondi

[Errore] In Svezia un referendum ha bloccato l'utilizzo del nucleare???? modifica

"In Irlanda, Nuova Zelanda e Polonia l'opposizione ha impedito lo sviluppo di programmi nucleari, mentre in Austria (1978), Svezia (1980) e Italia un referendum ha bloccato l'utilizzo del nucleare."

Ma quando mai? Ci sono 10 reattori che generano il 40% del fabbisogno elettrico...

Fonte: http://www.iaea.org/dbpage/images/share.jpg

si, ma il referendum prevedeva il phase out del nucleare entro il 2010 se si fossero trovate altre forme di energia ecocompatibili. nel 2009 il governo svedese ha abrogato il referendum non vincolante e nel 2010 ha varato una legge per cui si possono costruire nuove centrali, ma solo in sostituzione di quelle vecchie e negli stessi siti di quelle vecchie--Dwalin (msg) 00:12, 12 mar 2011 (CET)Rispondi
Esatto, quindi a maggior ragione dire che "un referendum ha bloccato l'utilizzo del nucleare" e' sbagliato. Meglio chiarire, per correttezza.--GatewayAsteroid 10:03, 12 mar 2011 (CET)Rispondi
mi sono occupato principalmente di altre voci e non le ho controllate tutte. grazie--Dwalin (msg) 10:08, 12 mar 2011 (CET)Rispondi
Grazie a te :)--GatewayAsteroid 11:07, 12 mar 2011 (CET)Rispondi

Stati che utilizzano il nucleare modifica

Sono passato da questa voce per sapere quali sono gli Stati che fanno uso di centrali nucleari per soddisfare il fabbisogno energetico. Però non mi è sembrato di trovare nulla in merito. Chiedo pertanto se si può inserire una tabella con il nome degli stati che fanno uso, o hanno fatto uso, del nucleare e da quando a quando. Spero che possa essere una proposta ben accetta. Cordialmente, --93.62.78.106 (msg) 19:32, 15 mar 2011 (CET)Rispondi

La voce c'è già ed è Energia nucleare nel mondo (che a sua volta richiama, nella tabella finale, le varie voci del tipo "Energia nucleare in Nazione"). Saluti. --RobertoITA (msg) 11:39, 30 set 2011 (CEST)Rispondi

Aggiunta di una mappa che includa la posizione delle centrali nucleari italiane. modifica

Mi permetto di inserire come collegamento esterno un link che rimanda ad una mappa di google con la posizione delle centrali nucleari italiane.

Penso di avere rispettato i termini di utilizzo dei link esterni e chiedo ai wikipediani registrati di non considerarlo spamming, ma di valutarlo nella sua totale buona fede. La mappa include anche altre strutture ritenute inquinanti, ma non per questo dovrebbe essere scartata.

Ecco il link: http://maps.google.it/maps/ms?msid=202711577706613634935.0004a80c406549be2c21e&msa=0

IMHO non va bene, per tre ragioni:

  1. in mezzo a quel calderone di link e immagini le centrali nucleari non si vedono nemmeno, sarebbe più utile un link che contenga solo queste
  2. contenendo per la maggior parte strutture di altro tipo, qui risulta di fatto "fuori tema"
  3. questa è una voce generale: qualora il link fosse rivisto secondo i pti precedenti), il suo posto potrebbe essere energia nucleare in Italia, qui invece rappresenta un WP:Localismo

--Retaggio (msg) 10:36, 29 set 2011 (CEST)Rispondi

Aggiungo che né posizionare un collegamento esterno in testa, né inserirlo su più voci, sono oggettivamente azioni accettabili in nessun caso. --M/ 10:47, 29 set 2011 (CEST)Rispondi
concordo pienamente, e poi l'immagine esiste già ed è quella in capo ad Energia nucleare in Italia. reputo poi che questo link sia pubblicità per un lavoro personale (lodevole, ma in questo contesto molto confusionario e per nulla utile)--Dwalin (msg) 12:55, 29 set 2011 (CEST)Rispondi

Elettronucleare? modifica

È la prima volta che sento il termine "elettronucleare", anche se devo ammettere, c'è nel mio correttore ortografico. Questo tipo di centrale viene, secondo me, chiamato "nucleare" o, se uno vuol fare il raffinato, "termonucleare" (anche questo sta nel correttore ortografico).

Una ricerca su google mi mostra che "centrale termo-" e "centrale elettro-" hanno all'incirca la stessa diffusione, per contro, "centrale nucleare" è 100 volte più diffuso. Non si potrebbe spostare la voce a quest'ultima dizione? noi 12:29, 18 mag 2012 (CEST)Rispondi

per termonucleare si indica di solito la fusione (cfr. ordigno termonucleare)--Dwalin (msg) 12:47, 18 mag 2012 (CEST)Rispondi
termo = calore + nucleare è il funzionamento delle centrali nucleari dove la fissione controllata dell'uranio produce calore, da lì in poi che sia nucleare a gas o a carbone non cambia nulla. Comunque, la mia obiezione non è sul tremo- o elettro- ma sull'opportunità di spostare direttamente a centrale nucleare che è enormemente più diffuso di entrambi. noi 13:22, 18 mag 2012 (CEST)Rispondi
P.S. dei 405 link entranti 207 provengono da redirect, di questi 191 sono da Centrale nucleare o Centrali nucleari e altri 5 da Impianto nucleare.

Storpiatura della indipendenza dall'estero del nucleare modifica

Nel paragrafo Sviluppo, c'era un intero capoverso assolutamente privo di senso, che pare scritto dalla propaganda antinuclearista. Ovvero l'affermazione che Francia e Giappone non siano indipendenti dall'estero, sia per il reperimento dell'uranio, sia per la produzione elettrica. In altre parole, sembra una frase in risposta a qualche tesi sempliciotta precostituita, per poi demolirla facilmente. Per esempio, il fatto che la Francia sarebbe costretta ad importare energia elettrica dai paesi confinanti d'inverno, non ha nulla a che fare con il nucleare, bensì con la potenza elettrica totale (nucleare e non nucleare) installata, evidentemente insufficiente per soddisfare la domanda. Del resto, alla fine del capoverso, leggiamo anche a causa del contestuale fuori servizio di 11 reattori su 59 operanti. dove possiamo tranquillamente togliere l'anche (11 reattori su 59 ? ma ci rendiamo conto ?!!!). Inoltre, se la Francia aveva importato (una volta e non cronicamente) grandi quantità di energia, come si dovrebbe definire quella italiana, cronica, ed in rapporto alla sua domanda ? *immane* ?! In quanto alla “dipendenza” per il reperimento dell'uranio, al contrario dei combustibili fossili, e' solo una problematica commerciale. Infatti è pienamente fattibile accumulare scorte di uranio per decenni di funzionamento. Con i combustibili fossili, al contrario, per ragioni di volume, è già un grosso problema arrivare a 3-6 mesi di scorte. Quindi, se un paese non ha giacimenti di uranio (come l'Italia), è pur vero che si possa raggiungere una relativa indipendenza, potendo almeno proteggersi da eventuali picchi delle quotazioni dell'uranio. Ad esempio, il Giappone, dal 2012 in poi, ha quietamente accumulato grosse quantità di uranio, usufruendo dei bassi prezzi conseguenti alla sua stessa decisione di chiusura provvisoria dei propri numerosi reattori. Ed ora può operarli per svariati anni, anzi, quando, nel futuro, in seguito all'entrata in servizio mondiale di una sessantina di reattori, che oggi sono in varie fasi di sviluppo, i prezzi dell'uranio subirano un aumento, il Giappone potra' attendere l'esaurimento del picco delle quotazioni, che segue sempre fasi del genere, dato che le industrie minerarie reagiscono ai picchi delle quotazioni con l'apertura di nuove miniere. Osservo altresì che il capoverso era stato cancellato, in una precedente versione, nel 2009, e pare che sia stato reintrodotto per la campagna referendaria. Evitiamo di fare politica su wikipedia. --Robertiki (msg) 06:17, 23 dic 2015 (CET)Rispondi

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