Discussione:Chiesa di Santa Maria ai Monti
miracolo?
modificavolevo chiarimenti riguardo questo illuminante paragrafo.
Quando la comunità delle Clarisse abbandonò il complesso, le sale del monastero furono adibite sia ad abitazioni che ad altri scopi e addirittura una, come la sala dell'affresco, fu utilizzata come fienile. Ma proprio lì, davanti a questa immagine, un giorno di aprile del 1579 l'edificio fu interessato da numerose scosse, simili ad un terremoto, e tutti gli abitanti pensarono fosse infestato dagli spiriti. Si udì anche una voce che pregava di non far male al bambino: a parlare era stato un affresco rappresentante la Vergine con il Bambino, rinvenuto in una cavità di un muro[senza fonte].
La notizia, naturalmente, si sparse per tutta Roma, richiamando un gran numero di persone; iniziarono a verificarsi guarigioni miracolose[senza fonte]. Il ripetersi dei miracoli e la gran folla che ogni giorno si accalcava dinanzi alla casa convinsero papa Gregorio XIII a far rimuovere l'affresco e a dare incarico a Giacomo della Porta, che aveva già portato a compimento la costruzione della Chiesa del Gesù iniziata da Jacopo Barozzi, detto "Il Vignola", di costruire la chiesa di Santa Maria ai Monti dove custodire l'immagine miracolosa della Vergine col Bambino.
organo della basilica dei Collino
modificaleggendo attentamente il libro sul Tessicini di A. Panfili (pubblicazione 2018), al Cap. 3.8 (pag.64 e seg.), vi sono pure delle notizie preziose sull'organo dei Collino che chiariscono la allocazione (attuata da Augusto Del Chiaro nel 1899) nella Chiesa di Santa Maria ai Monti. L'autore, dopo la consultazione di documenti dei vari archivi, riconduce la vicenda come segue. Questo strumento non proviene dalla cappella Paolina del Quirinale, ma venne realizzato nel 1878 per la confraternita dei Lucchesi in Roma, che all'epoca officiava la chiesa romana di S. Croce e S. Bonaventura. L'organo ebbe un costo di 4.000 lire. Quando la confraternita si sciolse, la chiesa passò alle suore di Maria Riparatrice che, non sapendo come utilizzare quel magnifico strumento, decisero di venderlo nel gennaio 1899 alla chiesa della Madonna dei Monti. La pubblicazione-ricerca (ISBN 978-88-989583-8-2) ripercorre, inoltre, la "storia organaria e musical-liturgica" della chiesa (a cominciare dall'organo costruito da Armodio Maccioni nel 1614, per passare a quello di Francesco Tessicini del 1853-54 ed a quello dei Collino pervenuto nel 1899) ed è ricca di una appendice documentaria che potrebbe essere utilizzata per l'integrazione della voce principale. Franco
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