Cambio di valore da 10 a 16 assi

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Siamo sicuri che sia il 118 a.C. l'anno in cui il denario assunse il valore di 16 assi? Sulla base di un paio di prove sono indotto a ritenere che ciò sia accaduto una ventina d'anni prima, come può leggersi anche in Wikipedia inglese ("In about 141 BC, it was re-tariffed at 16 asses, to reflect the decrease in weight of the as."):

  • attenendoci alla monetazione, tra il 142 e il 141 a.C. il denario passa da X a XVI assi: Crawford 223/1 (C. Curtiatus Trigeminus, 142 a.C., da X assi); Crawford 225/1 e Crawford 224/1 (L. Atilius Nomentanus e L. Iulius, 141 a.C., da XVI assi).
  • prova autoptica: nel 126 a.C., con Caio Cassio magistrato monetario, il denario recava (ancora) il simbolo dei 16 assi (Crawford 266/1), "modificato" in una sorta di stella a sei punte -- immagino a sottolineare sia il decem che il sex.


Cosa ne pensate? Attendo vostri pareri.

--Alessandro Gelsumini (msg) 23:21, 18 set 2013 (CEST)Rispondi

Probabilmente hai ragione. Il fatto è che la voce è piena di affermazioni, nessuna delle quali ha il supporto di una fonte. Ho dato un'occhiata a quella inglese e la trovo inattendibile. Su alcuni punti rilevanti ha fonti di inizio 900, quindi sulla datazione poco attendibili. Se hai una fonte esterna pubblicata (ad. es. Crawford o comunque qualche studio relativamente recente) metti pure, Altrimenti le nostre valutazioni in questa sede non hanno valore, purtroppo. --Carlo M. (dillo a zi' Carlo Wikidecano 2013) 10:52, 19 set 2013 (CEST)Rispondi

Allora, breve appunto: Crawford (ho sotto mano solo il I vol.), a pag. 55 {{Cita|Crawford RRC| p. 55}} rinvia a pp. 612 e 622 che sono nel II vol. e sostanzialmente concorda con questa data. Intanto metto il rif. a p.55. Se hai sotto mano il vol. II modifica meglio il testo. --Carlo M. (dillo a zi' Carlo Wikidecano 2013) 11:32, 19 set 2013 (CEST)Rispondi

Purtroppo non ho il volume! Ho aggiunto però il template "non cita fonti" alla pagina, magari qualcun altro riuscirà a darci una mano: con un po' di pazienza bisogna attribuire un certo supporto di dati alle affermazioni. --Alessandro Gelsumini (msg) 16:54, 20 set 2013 (CEST)Rispondi
Segnalo questo sito: http://andrewmccabe.ancients.info/
Il mirabile lavoro del nostro numismatico si basa quasi interamente sulle pubblicazioni di Crawford. Precisamente in un punto di questa sezione si tratta della ritariffazione dell'asse, all'inizio con il numero XVI poi col monogramma conosciuto. Lo switch pare essere tra RRC 223 C.CVR TRIG Curiatia (142 a.C.) e RRC 225 L.ATILI NOM Atilia (141 a.C.), a ribadire quanto già scritto. --Alessandro Gelsumini (msg) 17:10, 20 set 2013 (CEST)Rispondi

La fonte è appunto la stessa. Si potrebbero mettere immagini della moneta. Cerco se ne trovo una libera. --Carlo M. (dillo a zi' Carlo Wikidecano 2013) 17:18, 20 set 2013 (CEST)Rispondi

Come ti pare? --Carlo

Molto ben definita e bella. E se accostassimo le immagini delle nostre due monete in un'unica foto (come un "prima e dopo")? Magari, pur non risolvendo del tutto il mistero, darebbe comunque peso ad un'ipotesi che appare molto coerente. --Alessandro Gelsumini (msg) 00:07, 21 set 2013 (CEST)Rispondi

Gli storici classici di regola affermano che nella tarda repubblica e nel primo impero la paga giornaliera per un lavoratore era di un denario

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L'affermazione si basa sull'illustrazione di Gesù Cristo dei lavoratori nella vigna, contenuta nel vangelo di Matteo capitolo 20. La parabola ruota intorno al fatto che la paga giornaliera degli operai era di un denario al giorno, e sulla presunta ingiustizia subìta da parte di quelli che avevano lavorato per tutto il giorno rispetto a coloro che avevano lavorato solo un'ora. E' ragionevole ritenere che il compenso di un denario al giorno ai tempi di Cristo Gesù fosse ritenuto equo, altrimenti la parabola avrebbe perduto la sua efficacia nei confronti degli ascoltatori.

Se lo ritenete utile aggiungete voi questo commento come nota in calce al posto di "senza fonte".

Questo commento senza la firma utente è stato inserito da Cincinnato71 (discussioni · contributi).

Molto difficilmente al tempo di Tiberio la moneta in uso in Palestina era il denario. Nella parte "greca" erano in uso altre monete. BTW da quello che leggo Matteo non è considerato attendibile come storico. --Carlo M. (dillo a zi' Carlo) 11:13, 8 apr 2020 (CEST)Rispondi

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