Discussione:Dialetto spezzino

Ultimo commento: 16 anni fa di Pusk
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Liguria
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ho tolto il seguente proverbio dalla relativa sezione:

  • Dor sacco tar riman la ligaccia(vuoi tutto il sacco ma ti rimane il cordino per legarlo-chi troppo vuole nulla stringe)

a parte le doppie anche "dor" e "tar" non sono del dialetto spezzino. però magari sono di qualche parlata nella provincia che non conosco. se si trova qualche informazione più precisa magari, specificando, si reinserisce. saluti--pusk-пуск 18:53, 27 gen 2008 (CET)Rispondi

Piccolo contributo da uno che manca da Spezia da 50 anni e non ricorda più il dialetto. Mi sembra che non si dicesse "Aiei i ea eio, aoa i è oo", ma "Aiei i ea eio, anchè i è aigua" per commentare il cambio del tempo in mare quando da calmo (olio) diventata vero mare (acqua). Altro detto non marinaro ma meteo/contadino, fonte mia nonna di Santo Stefano Magra: "Quando er vento vien dar mae pia a sapa e va a sapae, quando er vento vien dar monte pia a sapa e vate a nasconde"; cioè vento di mare porta bel tempo e quindi si va a zappare, vento di montagna porta brutto tempo e quindi meglio rintanarsi.

00:38, 30 mag 2008 (CEST)

Conosco un poco il dialetto di Lerici e francamente, dal punto di vista sintattico e fonetico, mi sembra afferisca più al gruppo delle parlate liguri che a quello dei dialetti basso-lunigianesi (Sarzana, Follo, Arcola e in certa misura Vezzano) i cui tratti strutturali sono più nettamente emiliani, poi certo, visto che si tratta comunque di dialetti strettamente imparentati tra loro e afferenti al gruppo gallo-italico, è abbastanza normale che non esistano confini netti e l'appartenenza a l'una o all'altra tipologia (ligure o emiliano-lunigianese) venga stabilita sulla base di pochi fenomeni morfo-sintattici e fonetici, a fronte di un patrimonio lessicale in gran parte comune.

Questo non deve stupire, perché ciò che si osserva nell'anfizona ligure-emiliana che si estende tra il Bracco, la Cisa e il Frigido lo si osserva in molte altre aree di confine della Liguria, del Piemonte e dell'Emilia, ad esempio nell'anfizona ligure-piemontese tra Savonese, Genovesato occidentale, Monferrato e Langhe oppure all'estremo occidentale della regione tra parlate liguri e parlate vivaro-alpine (provenzali), tutte zone in cui i dialetti dei diversi paesi sono spesso perfettamente interconprensibili tra loro, nonostante la diversa classificazione dialettologica, spesso basata su poche (ma fisse e difficilmente mutabili) caratteristiche fonetiche.

Mi pare un errore ribadire in continuazione la presenza di influenze toscane, nello spezzino, data la vicinanza geografica dell'area alla Toscana, in quanto non vi è nessun area di contatto del toscano con la provincia di Spezia, poiché la provincia di Massa-Carrara, pur essendo amministrativamente toscana, mai è stata culturalmente e linguisticamente area toscana. Vi si parlano dialetti gallo-italici, persino nelle aree piu meridionali della provincia. https://it.wikipedia.org/wiki/Dialetto_carrarese e https://it.wikipedia.org/wiki/Dialetto_massese

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