Discussione:Ducato di Trento

Ultimo commento: 15 anni fa, lasciato da Gazal Cotre in merito all'argomento Estensione del ducato di Trento

Dato da verificare modifica

Riporto qui un'aggiunta di utente:Gazal Cotre, che ho rimosso dal testo:

"L'area di influenza sulla quale si estendeva il potere del ducato, il "Tridentinum Territorium", si estendeva fino a sud di Merano, compresa la città di Bolzano. Solo i territori più a nord dell'Alto Adige non erano soggetti all'autorità del duca di Trento e rimanevano in mano ai Franchi e ai Bavari."

Inizialmente l'avevo segnalata con il {{citazione necessaria}}, ma poi mi sono reso conto che il dato è incompatibile con quello, supportato dalle fonti (Paolo Diacono), che indica nella Val di Non il confine tra il Ducato di Trento e il Ducato di Baviera: La Stretta di Salorno è infatti a sud di Merano e Bolzano. Se si è a conoscenza di studi che sostengano ipotesi alternative rispetto a quella, comunemente accettata di Salorno come confine, occorre indicarli esplicitamente per poter reinserire il dato.--CastaÑa 21:29, 13 set 2008 (CEST)Rispondi

Ti sbagli, non l'ho aggiunto io (al massimo ho spostato del testo; guarda la cronologia). Riguardo al caso indicato, se trovo delle fonti e studi alternativi lo riporterò qui. L'ipotesi comunque non mi pare del tutto implausibile, tieni conto che, per quello che mi risulta, il ducato ricalcava l'estensione del municipium romano. Ma devo verificare. --Gazal Cotre (msg) 21:06, 16 set 2008 (CEST)Rispondi
Ho ricostruito la cosa. In effetti hai in parte ragione. Ho ritrovato la mia fonte indiretta (se ne trovo di più dirette le riporterò): Il comitato di Trento all'inizio dell' XI secolo (donazione imperiale) secondo I.Rogger in sostanza ricalcava in estensione geografica quello del ducato longobardo di alcuni secoli prima: comprendeva i territori lungo l'Adige da Laives fino ad Avio, Ala, Brentonico a sud; dalla Valle dell'Adige alle valli Giudicarie e Rendena a ovest; da Trento alla Val di Fiemme e all'alta Val Sugana, fino a Pergine, ad est; oltre all'altopiano di Lavarone-Folgaria-Luserna. Non so in base a cosa Rogger riporti ciò, ma immagino che gli fosse ben nota la testimonianza di Paolo Diacono (puoi riportare la citazione esatta da quest'ultimo?). Comunque non mi pare tornino i conti sulla Valle di Non e Salorno, a questo punto (riguardo al municipium invece, la cosa è un po' diversa, l'estensione era maggiore di quella delducato longobardo e comprendeva parte dell'Alto Adige).
Vedi pag.182 del seguente lavoro: Iginio Rogger, 'I principati ecclesiastici di Trento e Bressanone dalle origini alla secolarizzazione del 1326', in (a cura di) C.G.Mor e H.Schmidinger, "I poteri temporali dei vescovi in Italia e in Germania nel Medioevo", Annali dell’istituto storico italo germanico, Quaderno 3, Atti della settimana di Studio, 13-18, settembre 1976, Casa Editrice Il mulino, Bologna 1979.
La questione dell'estensione del ducato è ancora aperta: che si estendesse per un certo periodo anche nell'attuale Alto Adige è certo, resta da vedere a quale periodo si riferisse Paolo Diacono, e se la sua testimonianza sia attendibile. Ho trovato altre fonti (indirette) che lo confermano. Bisognerebbe essere più precisi, l'attuale testo non va a mio parere. --Gazal Cotre (msg) 18:45, 1 ott 2008 (CEST)Rispondi

Estensione del ducato di Trento modifica

Ho verificato i dati. Il confine NON era a Salorno, il ducato si estendeva originariamente fino a Merano e Sabiona (Bressanone). Le informazioni dell'utente 'Castana' non sono esatte. Entro breve correggo il testo, riportando le fonti, nel frattempo cancello l'informazione non corretta.--Gazal Cotre (msg) 19:36, 1 ott 2008 (CEST)Rispondi

Intanto riporto qui il testo da sistemare:"il confine settentrionale del ducato venne infatti spostato a sud, secondo Paolo Diacono alla Stretta di Salorno, poco più a nord dello sbocco della Val di Non[1], dal re Autari nel 589 (secondo studi più recenti più a nord[senza fonte]; il municipium romano si estendeva invece ben oltre Bolzano e comprendeva parte della Venosta), il quale concordò con i vicini alleati Bavari il confine tra le rispettive aree di influenza, favorendone l'insediamento al di quà delle Alpi per garantirsi il presidio dei valichi[senza fonte]"

Germanizzazione dell'Alto Adige/Suedtirol modifica

E' molto più tarda (si possono riportare le fonti, ma si trovano facilmente). Sebbene sia avvenuta a più riprese nel corso dei secoli, ricevette un impulso decisivo nel basso medioevo e nella prima età moderna. La popolazioni precedente erano di lingua e cultura reto-romanza (antenati degli attuali ladini). I riferimenti in questa voce però mi sembrano fuori luogo e li ho tolti, a meno che non si voglia almeno accennare che è proprio con l'invasione longobarda che tale processo trova la sua più lontana origine. --Gazal Cotre (msg) 00:02, 17 set 2008 (CEST)Rispondi

  1. ^ Paolo Diacono, Historia Langobardorum, III, 9: «[...] il castello di Non, che è posto sopra Trento al confine dell'Italia».
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