Discussione:Fanum Voltumnae

Ultimo commento: 6 anni fa, lasciato da InternetArchiveBot in merito all'argomento Collegamenti esterni modificati

Fonte su Tarquinia come possibile sede modifica

L'ipotesi è molto interessante, ma ci vorrebbe una fonte ben più precisa di un semplice <<vedi sito internet: Fanum Voltumnae a Tarquinia>>. Se non si è capaci di inserirla come nota, è possibile metterla qui in discussione: qualcun altro lo farà.

Per vedere se la fonte che si vuole utilizzare a supporto è accettabile su Wikipedia, consiglio di leggere Verificabilità e Niente ricerche originali. --Paperoastro (msg) 22:31, 22 mar 2010 (CET)Rispondi

Ipotesi di identificazione con Tarquinia modifica

L'ipotesi di collocazione del santuario a Tarquinia è presentata in modo confuso e in particolare senza distinguere tra dati oggettivi (fonti antiche e oggetti archeologici) e la loro interpretazione (di cui non viene mai indicato l'autore e la fonte specifica), spesso apparentemente fantasiose o illogiche, almeno nel modo in cui qui sopra vengono presentate. Nello specifico i fatti presentati per l'ipotesi di Tarquinia come centro federale etrusco (sempre? solo in alcuni precisi momenti?) sono i seguenti:

1) le fonti antiche:

  • Tito Livio X,37 ne parla come capitale del proprio stato e non come capitale federale > e quindi? se era capitale federale non poteva essere capitale anche del proprio stato? visto che, come viene riportato Valerio Massimo IX,9 riporta invece Volsini come caput Etruriae habebatur?
  • Virgilio nell'Eneide VIII,597 e ss., descrive Tarconte, fondatore di Tarquinia, che riunisce esercito e flotta federali etruschi presso la foce del fiume Caeritis, identificato con il Mignone da Servio ed Elio Donato (dove?), quindi presso Tarquinia > Virgilio non è uno storico e non intende descrivere fatti storici, ma una ricostruzione mitica funzionale alla propaganda augustea
  • Dionigi di Alicarnasso (III,73) dice che gli Etruschi riconobbero come capo della federazione Tarquinio Prisco, il quale secondo Strabone (V,2) avrebbe quindi trasportato a Roma le relative insegne > la notizia riportata da Strabone e Dionigi va inquadrata nella questione dell'ultimo periodo regio di Roma quando questa diventa una vera potenza e l'interpretazione riportata è solo una delle possibili
  • Festo (v. Picta) e Properzio (IV,2) riferiscono che dopo la presa di Volsinii nel 264 a.C., la statua del dio Vertumnus venne trasportata a Roma > questo sembrerebbe un fatto a favore del fatto che esisteva a Volsinii nel III secolo a.C. un santuario importante di Vertumnus > che c'entra Tarquinia?
  • Varrone (De lingua latina, V.46 e 74) riferisce che Celio Vibenna, venuto in aiuto a Romolo contro Tito Tazio avrebbe introdotto il culto di Vertumnus sul Palatino e lo stesso Tito Tazio avrebbe eretto più tardi al dio un ara sull'Aventino. Secondo Properzio il dio avrebbe assistito all'arrivo a Roma di Lucumone, venuto in aiuto a Romolo contro Tito Tazio > il culto di Vertumnus secondo queste notizie sarebbe stato praticato a Roma sin dagli inizi dell'età regia, ma il preciso valore da dare a queste notizie andrebbe verificato con una precisa analisi critica perché si tratta di vicende mitistoriche e non necessariamente storiche: dopo di ché andrebbe di conseguenza verificato il loro valore in merito alla questione in esame.
  • esistenza a Tarquinia nel I secolo a.C. di un "collegio federale dei sessanta aruspici" secondo Cicerone (De legibus, VI,9 e 21'; De divinatione, I, 92) Tacito (Annales, IX,15) e Valerio Massimo (I,1) > l'ipotesi che l'esistenza di questo collegio sia legata alla passata capitale federale è solo un'ipotesi
  • La Tabula Peutingeriana nel IV secolo mostra Tarquinia al centro di vie di comunicazione e la città è raffigurata come importante > mostra solo che il centro, a differenza di altri nella regione, era rimasto centro di una certa importanza in quest'epoca così tarda: da qui a dedurne una sua maggiore importanza anche in età arcaica, quasi mille anni prima, ce ne passa (posto che sulle convenzioni per le raffigurazioni di centri e città su questo itinerario stradale ci sono ipotesi diverse)
  • Gli Acta santorum che riportano la storia del martire Secondiano processato al porto di Tarquinia dal consularis Tusciae > a) le fonti agiografiche spesso riportano dati puramente inventati; b) che un processo si svolgesse in un luogo non comporta che certamente la sede del funzionario fosse in quel luogo; c) anche se fosse vera la sede del consularis Tusciae a Tarquinia in epoca tarda, la situazione di Tarquinia come centro amministrativo, di nuovo, non può essere usata per dedurne la situazione di epoca arcaica.
  • Lo stesso vale per il governatore dioclezianeo di Tuscia e Umbria chiamato Tarquinius

2) dati archeologici

  • statua del dio Vertumnus collocata presso il vicus Tuscus (da identificare con quella trasportata a Roma dopo la presa di Volsinii del 264 a.C.? su quali basi?) di cui è stata ritrovata la base (CIL VI 804) > l'iscrizione cita Diocleziano e Massimiano e dunque risale a circa mezzo millennio dopo il trasporto della statua da Volsinii: difficile usarla come elemento di prova di qualcosa ancora precedente
  • tombe di personaggi "presidenti della federazione" a Tarquinia (?) > quali personaggi? da dove si sa che avrebbero rivestito questa carica? in che epoca? > qui mancano proprio indicazioni sufficienti
  • raffigurazione dei popoli etruschi sul cosiddetto "Trono di Claudio", una lastra di altare di epoca, appunto Claudia, rinvenuta nel teatro romano di Cerveteri > a differenza di quanto si afferma, la raffigurazione del popolo dei Tarquiniesi, identificata con certezza dall'iscrizione, si colloca al margine destro della lastra (come prova la presenza di un tratto di incorniciatura conservato), in posizione tutt'altro che preminente per tutte le convenzioni dell'arte figurativa romana.
  • la sepoltura del pretor Etruriae a Tarquinia si riferisce di nuovo ad una situazione molto più tarda: che in epoca romana Tarquinia fosse sede amministrativa non prova affatto che fosse capitale federale in epoca precedente
  • vaso etrusco tarquiniense con dedica a Vertumno dell'VIII secolo a.C. > prova che il culto del dio esisteva anche a Tarquinia, non che questa fosse sede del santuario più importante
  • lo specchio di Tuscania (quale?) con Tarchies (fondatore dell'aruspicina) che legge il fegato alla presenza di Tarconte (fondatore di Tarquinia) accanto al dio Vertumno > che questo significhi che Tarquinia fosse "il centro delle coordinate cosmiche che Tarchies leggeva nel fegato aruspicino" è un'interpretazione della scena figurata e non un dato di fatto.

Inoltre non è chiaro perché quest'ipotesi assuma nella pagina un tale indebito rilievo tanto da essere esposta due volte a breve distanza: una sopra dove si parla delle fonti antiche e dove è dato eccessivo spazio alla spiegazione del perché (secondo chi? dove pubblicato?) Livio avrebbe ritenuto che il santuario federale non fosse a Volsinii, e una sotto dove assume un'enorme rilevanza rispetto alle altre, presentate più sobriamente e come ipotesi e non come dati di fatto comprovati: ciò non corrisponde allo stato attuale della discussione scientifica sull'argomento.

Di conseguenza, data la presentazione confusa, si propone di eliminare quello che sembra essere un resoconto di una lettura non compresa (se la pubblicazione è valida), lasciandone solo la citazione iniziale tra le ipotesi, dando ad essa lo stesso peso delle altre.

MM (msg) 10:49, 5 apr 2015 (CEST)Rispondi

Collegamenti esterni modificati modifica

Gentili utenti,

ho appena modificato 1 collegamento/i esterno/i sulla pagina Fanum Voltumnae. Per cortesia controllate la mia modifica. Se avete qualche domanda o se fosse necessario far sì che il bot ignori i link o l'intera pagina, date un'occhiata a queste FAQ. Ho effettuato le seguenti modifiche:

Fate riferimento alle FAQ per informazioni su come correggere gli errori del bot

Saluti.—InternetArchiveBot (Segnala un errore) 13:19, 4 mar 2018 (CET)Rispondi

Ritorna alla pagina "Fanum Voltumnae".