Discussione:Genealogia episcopale
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«Se ci fossero a disposizione tutti i documenti storici, potremmo ricostruire la genealogia episcopale di ogni Vescovo. Ciò è possibile per un certo periodo di tempo, e cioè fino a quando riusciamo a trovare nei nostri archivi i documenti relativi. E così, di Vescovo in Vescovo, si potrebbe risalire indietro nei secoli, fino a ricongiungerci alle origini della Chiesa.» Le seguenti fonti riguardano la successione apostolica, ma potrebbero contenere dati di rilievo nel contesto della genealogia episcopale:
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Nobiltà modifica
Faccio un po' fatica a capire l'argomento di questa voce (Non me ne intendo motlo).
Pensavo di esere riuscito a capirlo abbastanza (anche grazie alle recenti modifiche che Giampaolo Bedini aveva gentilmente apportato dopo la mia segnalazione). Ma ora l'aggiunta c'entra il template {{nobiltà}}, temo di aver capito male?
La genealogia episcopale "propaga" (vogliate scusarmi se il termine non è corretto) la nobiltà al pari della discendenza di sangue? Ad es. un vescovo ordinato da un vescovo che sia conte è anch'egli conte? Oppure un vescovo ordinato da un cardinale è più nobile di un vescovo ordinato da un vescovo normale? --ChemicalBit - scrivimi 22:27, 10 dic 2006 (CET)
- No non e' cosi'. Non c'e' una trasmissione di titoli. Ma credo che sia pertinente il template Nobilta' in quanto cardinali e vescovi sono i "principi della Chiesa" e il loro titolo e' equiparato ad un titolo nobiliare. Addirittura nel Regno delle Due Sicile la presenza di un vescovo in una famiglia portava automaticamente la famiglia stessa all'iscrizione nei registri della nobiltà. [Ticket OTRS #200910610014411] 23:10, 10 dic 2006 (CET)
- E questo avvalorerebbe l'impressione, visti anche i periodi storici e i personaggi citati, che probabilmente i "benefici" non fossero estranei alla tenuta dei registri (chi ha dato a chi). Ma l'omissione di ricerca non stupisce. Tutte le pagine sul cattolicesimo sono soffuse di un tale disinteresse alle cose terrene, da fare pensare a Roma come ad un'edificante città di Dio. In secula seculorum.--79.20.155.206 (msg) 21:31, 4 set 2012 (CEST)
- C'è una cosa che bisognerebbe spiegare: le nomine dei nuovi vescovi le fa il papa, tuttavia, l'imposizione delle mani puo' essere compiuta anche non dal papa, cioè da un qualsiasi altro vescovo già in carica, che si trovi per esempio piu' vicino geograficamente, qualche settimana dopo aver ricevuto la lettera del papa in cui gli viene notificata la nomina. Ecco perché dal punto di vista dell'imposizione delle mani, i vescovi oggi esistenti non devono la loro linea direttamente al papa bensi' ad altri vescovi.— Questo commento senza la firma utente è stato inserito da 207.45.249.138 (discussioni · contributi) 18:07, 16 mar 2015 (CET).
- E questo avvalorerebbe l'impressione, visti anche i periodi storici e i personaggi citati, che probabilmente i "benefici" non fossero estranei alla tenuta dei registri (chi ha dato a chi). Ma l'omissione di ricerca non stupisce. Tutte le pagine sul cattolicesimo sono soffuse di un tale disinteresse alle cose terrene, da fare pensare a Roma come ad un'edificante città di Dio. In secula seculorum.--79.20.155.206 (msg) 21:31, 4 set 2012 (CEST)