Discussione:Giacomo Matteotti/Archivio03

Ultimo commento: 15 anni fa, lasciato da Emanuele Mastrangelo in merito all'argomento Inserimenti che sbilanciano la voce

Sangue freddo, colleghi enciclopedisti! modifica

Vorrei richiamare tutti i partecipanti al dibattito su questa pagina ad affrontare l'argomento con tranquillità e lasciando da parte scontri personali. Avanzo alcune crtitiche alla stesura attuale:

  • Mussolini si attribuì la responsabilità politica di questo omicidio: nella stesura della voce questo sembra un dettaglio secondario ed insignificante.
  • Gran parte della voce è spesa a cercare i mandanti "oscuri" dell'omicidio, mentre un'altra buona parte è spesa a dimostrare che l'omicidio non fu premeditato. Contraddizione?
  • Andrebbero approfonditi i processi e i loro svolgimenti: che prove emersero?

Grazie e buon (disteso) lavoro--PET.man (msg) 19:49, 10 set 2008 (CEST)Rispondi

Piccola precisazione: Mussolini non si assunse la responsabilità politica DEL DELITTO ma la responsabilità politica di aver creato il CLIMA nel quale maturò il delitto. Il che è ben differente. --Emanuele Mastrangelo (msg) 17:14, 14 ott 2008 (CEST)Rispondi

L'ultimo discorso alla Camera: le accuse a Mussolini modifica

Questo capitolo non sarebbe da spostare su wikisource?--151.21.215.106 (msg) 22:35, 7 ott 2008 (CEST)Rispondi

Sì, ma non so perchè la cosa viene procrastinata. Io non son capace, fra l'altro. --Emanuele Mastrangelo (msg) 23:09, 7 ott 2008 (CEST)Rispondi

Voce "Giacomo Matteotti" o "Delitto Matteotti"? modifica

L'impressione che ricevo da questa voce è che lo scopo della stessa non sia tanto quello di documentare circa la figura di Giacomo Matteotti, quanto piuttosto quello di pubblicare alcune tesi circa il cosiddetto "Delitto Matteotti". Non si spiegherebbe in altro modo il motivo per cui sulle circa 350 righe che costituiscono la voce, solo 11 descrivono la vita del politico prima del suo ultimo discorso, mentre il resto parla solo del "dopo". L'altro politico italiano la cui uccisone avvenne in circostanze ancor oggi non del tutto chiarite, è Aldo Moro, ma la voce su Wikipedia mi pare che sia molto meglio equilibrata. A danno degli intenti per i quali è stata creata Wikipedia, ho l'impressione che molto del contenuto di questa voce non sia stato inserito tanto per documentare la vita di Matteotti, quanto per gettare ulteriore fango sul fascismo. L'intero discorso di Matteotti andrebbe inserito in wikisource piuttosto che qui. Mi pare fuori luogo anche la canzonetta, con la premessa infondata che "Nella convinzione popolare, la responsabilità del delitto fu attribuita a Mussolini". Gioventuinazione 15:29, 15 ott 2008 (CET).Rispondi

Dove sarebbe il fango? e quale sarebbe la convinzione popolare a riguardo? --Bramfab Discorriamo 15:36, 15 ott 2008 (CEST)Rispondi

In effetti così com'è la voce praticamente pare che Matteotti nella vita non abbia fatto altro di enciclopedico che essere stato ammazzato... Forse sarebbe il caso di spezzare in due la voce e dividerla in "Matteotti" e "Delitto Matteotti", e nella prima dilungarsi un po' anche su quello che Matteotti avrebbe fatto DA VIVO (non sono un esperto di biografie di Matteotti, quindi l'invito è rivolto ad altri). --Emanuele Mastrangelo (msg) 16:46, 15 ott 2008 (CEST)Rispondi
Anche la voce su Aldo Moro venne spezzata in due (ed ora in 3) quando si inizio' ad avere qualcosa in piu' sulla vita di Moro. Per ora su Matteotti, escluso le vicende dell'omicidio vi e' ben poco, e d' altra aprte in gran parte della pubblicistica in cui compare il nome di Matteotti gran parte del testo e' su fatti o considerazioni connesse con l'omicidio. Tutta la storiografia sul socialismo di quel periodo tratta principalmente dei rapporti con i comunisti e dei relativi scontri ideologici entro la sinistra. Sul fatto che non siano chiariti i minimi dettagli dell' omicidio si puo' concordare, sul perche' venne ucciso e' chiaro a tutti coloro in grado di guardare oltre l'indice del dito e che intendono farlo (lo stesso dicasi per Moro).--Bramfab Discorriamo 09:21, 16 ott 2008 (CEST)Rispondi

Forse spezzarla in due proprio adesso potrebbe essere un incentivo a trasformare la voce biografica in maniera da renderla più che un abbozzo. Oppure - al contrario - potrebbe spingere a trascurare la voce biografica per concentrarsi solo su quella di cronaca nera... non lo so. Dimmi tu che hai più esperienza.

Per quanto riguarda invece il perchè venne ucciso, spiacente contraddirti ma non è affatto chiaro. Le ipotesi sono le più varie, i documenti se c'erano, sono spariti. Sto leggendo proprio adesso una biografia di Bombacci, ed ho scoperto che il vecchio comunista indagò fra 1944 e 1945 sul delitto, giungendo lui a conclusione che i burrattinai del delitto potevano essere "ora (nel 1945) al soldo dei tedeschi o degli alleati"... quindi figurati quanta confusione c'era allora che le carte c'erano...

Io non condivido l'impostazione dell'utente Gioventuinazione, perchè la voce deve dar conto di tutte le tesi, senza essere partigiana dell'una o dell'altra. Inevitabilmente col tempo il revisionismo correggerà le ipotesi scientifiche sbagliate e farà giustizia di quelle false e tendenziose. Ma le prime continueranno comunque ad essere elencate qui - ovviamente con una premessa che trattasi di ipotesi superata - proprio perchè bisogna informare. Ed informare significa anche dar conto delle ipotesi sbagliate. --Emanuele Mastrangelo (msg) 10:48, 16 ott 2008 (CEST)Rispondi

Io per ora lascerei la voce senza suddividerla,appena la parte pre-omicidio troverà qualcuno che che la ingrandisce si potrà pensare di suddividerla.
Sul perché venne ucciso, per quanto non scientifico mi sembra che il rasoio di Occam in questo caso basti ed avanzi. Purtroppo siamo in un paese in cui, forse causa di una pesante eredita' di secretazioni a carattere religioso/politico, buche della delazione, e complotti carbonari e pseudorivoluzionari risogimentali vediamo complotti ovunque e ingigantiamo ogni ombra che vogliamo vedere. Quale per esempio mi sembra il caso della Sinclair Oil. Basti dire che non solo non c'e' alcuna traccia di una Siclair oil attiva in Libia nel preguerra, ma neppure un barile di olio dal tempo di Matteotti fino a tutta seconda guerra mondiale venne mai prodotto da nessuno in Libia.(Ed anche la storia della Sinclair Oil in generale sorvola sull'Italia, che non fu mai, dal punto petrolifero, un paese per il quale convenisse fare grandi manovre per avere permessi di ricerca e produzione). Difficile pensare che Dumini abbai preso ordini da non fascisti, ed il solo dubbio ragionevole (IMHO) e' se Mussolini seppe prima o dopo ed eventualmente se la goccia che fece traboccare l'odio verso Matteotti sia stata una frase o una osservazione o un commento mal interprettato del duce. Dubito fortemente che, anche nel caso fosse stato estraneo, Mussolini non abbia richiesto ed ottenuto, in forma privatissima, la verita' e i dettagli sull' omicidio e neppure credo che avrebbero potuto negarglieli. Bombacci probabilmente cerco' gli uomini che relazionarono a Mussolini.--Bramfab Discorriamo 12:15, 16 ott 2008 (CEST)Rispondi

Mah, guarda, io non sono un esperto in materia, ma in America mi spedirono a fotocopiare i dossier Matteotti del NARA. E la questione "Sinclair Oil" compare già nei giornali e nella documentazione dell'ambasciata americana a Roma, nel 1924. Dunque non è un'invenzione del dopoguerra. Quello che occorre davvero capire è quale fosse il legame fra Matteotti, la Sinclair, Mussolini e il re. Quando Matteotti fu rapito gli rubarono anche una borsa con dentro di tutto e di più. Quelle carte finirono in mano a De Bono, che cercò di usarle nel 1944 per scambiarle con la pelle (non gli servì: in quel periodo doveva esserci un'epidemia di mancate salvezze tramite riscatto a base di documenti compromettenti...). Quelle carte finirono comunque nel dossier che Mussolini conservava gelosamente e che fu consultato da Silvestri e Bombacci, e che poi finì nelle mani dei partigiani (e forse bruciato per ordine di Togliatti).

Il fatto che Dumini potesse aver preso ordini da non fascisti non solo è plausibilissimo (visto il suo curriculum) ma anche probabile. Il ruolo di Filippo Naldi in questa vicenda è assolutamente determinante, e tutto ancora da scrivere. E se ti vedi la carriera di Naldi (anfitrione del "Popolo d'Italia", regista delle "rivelazioni" sul delitto Matteotti... infine sodale di Badoglio a Brindisi!!) capisci come dietro questo omicidio ci sia molto di più di quanto raccontato da Bignami e libelli vari.

Il Rasoio di Occam tocca applicarlo naturalmente in sede scientifica. Qui occorre dar spazio a tutte le tesi, anche a quelle che noi personalmente (come ricercatori o come semplici wikipediani) riteniamo erronee o pletoriche. Posta ovviamente la loro enciclopedicità (naturalmente la tesi su un eventuale rapimento alieno di Matteotti non la prenderemmo nemmeno in considerazione... ma magari tocca inserire per forza quelle di Canali o di Tranfaglia). --Emanuele Mastrangelo (msg) 12:53, 16 ott 2008 (CEST)Rispondi

Non ho detto che la Sinclair sia una invenzione, ma gran parte del fumo creato, e che mi pare si continui a inspessire, attorno ad essa lo e'. Se la borsa e le carte rubate a Matteotti finirono a De Bono, mi sembra un punto in piu' a favore del fatto che fu una vicenda intrafascista (senza intervento di massoneria, casa Savoia e petrolieri e chi piu' ne ha ne metta). Difficile dire se Dumini possa aver preso ordini da non fascisti in quel preciso periodo, tuttavia, semplicemente stando a quanto scritto nella sua voce se pote' vivere come viveva e' perche' aveva con se' un segreto che poteva toccare da vicino Mussolini. Il rasoio di Occam funziona nel medesimo modo in scienza e storia, la differenza e' che in storia e scienza si cerca di raccontare le cose come sono, in epistemologia si raccontano anche le cose come si riteneva che fossero o come potrebbero essere, in una voce critica di storia oltre a raccontare come sono andate le cose si puo' anche scrivere le varie ipotesi alternative prodotte, sempre (almeno in wikipedia) nel rispetto del criterio dell' giusto/ingiusto rilievo. Criterio del giusto rileivo sopratutto quando le ipotesi alternative sono sopratutto basate su chiacchere o parole.--Bramfab Discorriamo 15:14, 16 ott 2008 (CEST)Rispondi
Beh, intanto De Bono era generale del Regio Esercito ed anche massone, quindi la trama è un po' più spessa di quanto appaia. E non era il solo ad avere più di un referente oltre a Mussolini (che - come dimostra il pronunciamiento dei ras la notte dell'ultimo dell'anno e il conseguente discorso del 3 gennaio non era ancora affatto il DVCE staraciano e indiscutibile degli anni successivi).
Su perchè poi Dumini potè fare un po' il porco comodo suo ci sono diversi scritti, e la tesi più plausibile è che lui continuasse a ricattare Mussolini (pare che Mussolini un paio di volte si lamentò di questo). Però cito a memoria.
Per quello che riguarda il rasoio di Occam è chiaro che si applica anche in Wiki e anche in storia. Però in questo caso noi non stiamo discutendo di tesi risibili (come - per esempio - quella citata sul coinvolgimento sovietico) ma di tesi che - controverse o controversissime - vengono discusse in sede storiografica, e pertanto sono enciclopediche. Ovvero, il problema della "minorità" di certe ipotesi è più che altro legato al loro isolamento accademico o non (che è riscontrabile) piuttosto che al fatto che siano o non state sostenute da uno, due, dieci storici (che invece non è riscontrabile a meno di avere sottomano l'intera bibliografia su un determinato argomento). E questo risponde - credo - anche alla questione dell'ingiusto rilievo.--Emanuele Mastrangelo (msg) 21:13, 16 ott 2008 (CEST)Rispondi
De Bono era regio generale (ma non credo che i monarchici facessero affidamento su di lui), quadrumviro (sopratutto) e massone (e su quest'ultima affiliazione mi sembra che a quei tempi moltissimi lo fossero, per cui non trovo il fatto cosi' eclatante), ma sempre muovendosi entro una certa parrocchietta
Il rasoio lascerebbe solo l'ipotesi del ricatto per Dumini e sopratutto qualcosa di tangibile depositato da qualche parte, altrimenti sarebbe stato zittito. Se il ricattato era solo o principalmente Mussolini questo fa pensare.
Il problema della minorita' e' anche legato a come certe tesi sono presentate: vedi il caso Sinclair dove vi e' stato aggunto molto fumo, dati fasulli su giacimenti e produzione petrolifero. Incidentalmente, per la storia, mi sembra che la Sinclair non decollo' in Italia, nessuno ebbe alcun monopolio (e poi su cosa di grazia?) e quindi vorrei anche conoscere il reale ammontare delle eventuali tangenti ricevute da Mussolini o chi per lui. Inoltre non si fa notare che di questi scandaletti, ne era gia' piena l'Italia umbertina e furono tutti, piu' o meno velocemente affossati senza necessita' di arrivare ad omicidi eccellenti mirati. Forse la memoria mi difetta, ma per i primi omicidi eccellenti per coprire scandali finnaziari dobbiamo attendere il crack dell' Ambrosiano.--Bramfab Discorriamo 11:34, 17 ott 2008 (CEST)Rispondi

Guarda, rispondo a tutto nel paragrafo sotto, così unifichiamo le discussioni. --Emanuele Mastrangelo (msg) 12:41, 17 ott 2008 (CEST)Rispondi

Inserimenti che sbilanciano la voce modifica

@Dambon. Il tuo inserimento - su cui si è già in passato discusso - non ha consenso per essere inserito.

In un incipit di un capitolo, una frase così estrapolata dal contesto trasforma tutta la voce in "colpevolista" senza appello, e questo non è accettabile. Anche e soprattutto perchè quel passo non è affatto riferito ad delitto Matteotti ma al "determinato clima storico, politico e morale" dal quale sono uscite "tutte le violenze".

Inserire questo accostamento del tutto arbitrario significa imprimere alla voce uno sbilanciamento che oltre ad essere un falso storico è anche del tutto antienciclopedico. --Emanuele Mastrangelo (msg) 10:57, 16 ott 2008 (CEST)Rispondi

@Emanuele: veramente non trovo neppure per levarlo: nel paragrafo ci sono inserite ben 4 citazioni, vediamole assieme:
  1. testo di una canzonetta da cantastorie, non vedo come possa sbilanciare la voce
  2. frase assolutoria di uno degli ultimi amici di Mussolini, che riporta solo un suo convincimento, ovvero non contiene alcun elemento oggettivo
  3. frase di Canali ambigua: riporta la sua convinzione sulla colpevolezza di Mussolini, senza fornire un indizio, e come movente oggettivamente e' scarsissimo: si parla, non di lotta politica, ma di tangenti su proventi di un petrolio non esistente (quello libico per intenderci) oppure su petrolio prodotto in Italia, petrolio che anche a quei tempi era una miseria. Da notare, dato oggettivo, che la Standard Oil (l'unica società statunitense effettivamente operante in Italia nel ventennio) inizio' il suo vero businees petrolifero in Italia nel 1927, (tre anni dopo l'omicidio di Matteotti) rilevando una società italiana The History of the SPI: the OLDEST ITALIAN OIL COMPANY]. Canali, almeno nell'articolo riportato come fonte nella voce, fa una gran confusione, mettendo assieme fatti e considerazioni di causa ed effetto su avvenimenti avvenuti eterogeamente e non in sequenza cronologica, nell'arco di 20 anni e piu'. La citazione e' molto imprecisa riguardo alla pista petrolifera
  4. frase autoassolutoria di Mussolini che in pratica afferma: poichè io sono l'ovvia risposta alla domanda cui predest? di questo delitto, e' chiaro che non sono (cosi' imbecille da esserne) io il colpevole. Frase che puo' pronunciare qualunque colpevole verso il quale valga il cui prodest, ma contro il quale mancano prove dirette.
In conseguenza di questo non vedo perche' l'inserimento dell'altra frase di Mussolini, in cui si prese a viso aperto, forte e chiaro davanti ai rappresentanti della nazione, la responsabilità politica, morale, storica di tutto quanto è avvenuto possa alterare in colpevolista tutta la pagina. Caso mai spostiamola , ma, almeno a mio giudizio, e' l'unica citazione che abbia un certo peso storico, documentale e non smentibile. Ed e' anche quella che fra 100 - 200 anni di storia si ritrovera' ancora nei libri che tratterranno di questo periodo e di questo evento. Sicuramente non e' un falso storico!--Bramfab Discorriamo 15:56, 16 ott 2008 (CEST)Rispondi

Bramfab, se in testa ad un paragrafo si mette una citazione, di solito è perchè essa condensa tutto il significato del paragrafo. Ora mettendo una citazione in testa nella quale Mussolini si addossa la responsabilità di tutto quanto avvenuto dal 1914 a quel 3 gennaio 1925 estrapolandola dal suo naturale contesto per inserirla in un contesto intitolato "Le accuse a Mussolini", beh, io - lettore sprovveduto - penserò che Mussolini sia stato effettivamente mandante e quindi colpevole.

Ora siccome questa tesi non è stata mai dimostrata (tant'è che se ne dibatte tutt'oggi), il paragrafo deve rimanere neutralissimo. E questo implica anche il fatto che in testa a questo paragrafo non dovrebbero comparire frasi come questa, sebbene, in questo caso direttamente rivolte a Matteotti e non a generiche questioni:

«come potevo pensare, senza essere colpito da morbosa follia, non dico solo di far commettere un delitto, ma nemmeno il più tenue, il più ridicolo sfregio a quell'avversario che io stimavo perché aveva una certa crarerie, un certo coraggio, che rassomigliavano qualche volta al mio coraggio e alla mia ostinatezza nel sostenere le tesi?»

Il testo della canzonetta in testa, invece, non sbilancia troppo la voce, in quantochè esso è preceduto dalla specificazione che trattavasi di credenza popolare: dunque c'è un'attribuzione. Inoltre - anche se agli innocentisti non piace - inserire in testa quella canzonetta risponde anche ad un criterio, quello cronologico. La primissima impressione dettata dal rapimento fu che c'entrava Mussolini.

La frase assolutoria di Bombacci (ti riferivi a lui? o a Silvestri?) in realtà è basata sulle sue ricerche (che noi non possiamo vedere perchè le carte sono finite in mano ai partigiani e chissà che fine hanno fatto). Ora qui noi tutto sommato citiamo solo altri autori e non stiamo a fare esegesi oltre misura. Tantopiù che Bombacci fu un personaggio politico di primissimo livello e dunque, tutto sommato, il suo parere può avere un certo interesse in un'enciclopedia.

Su Canali con me sfondi una porta aperta. Non ho affatto stima di lui come storico. Però è enciclopedico e tocca inserirlo.

La frase autoassolutoria di Mussolini. Quella frase è molto importante e storicamente rilevante, tant'è che è citata da De Felice proprio a questo proposito. Ed è importante perchè suggerisce la matrice "ricattistico-squadrista" (scusa il neologismo) del delitto, che è una delle più plausibili. Ovvero il delitto commesso più o meno per sbaglio, ma comunque con lo scopo di far fallire le trattative mussoliniane con i socialriformisti e con la CGL.

Dunque, altrove nella voce, questa frase può trovare tutto il posto che merita. Ma in testa, come epigrafe, sbilancia tutto. Fra l'altro io in passato avevo anche cercato di proporre (non solo per questa voce) una più estesa analisi del discorso del 3 gennaio, ma il mio tentativo fu frustrato poichè di quel discorso si volle imporre una visione particolare.

Ora - e questo presto o tardi lo inserirò - quel discorso è considerato "l'ammissione di colpevolezza di Mussolini" in tutte le opere politicizzate e in certi riassuntini tipo Bignami o Biblioteca di Base o libri di terza media, mentre - e qui ti invito a farti una disamina di libri come ho fatto io - non mi risulta che vi sia qualche autore di spessore (De Felice, Gentile, ma anche giornalisti tipo Montanelli&Cervi) che abbia mai rilevato alcuna "ammissione di responsabilità" mentre invece si è ben saputo leggere fra le righe il discorso di Mussolini, cogliendone la tridimensionalità. Ridurlo alla spacconata da "il padrone sono me" è un errore gravissimo. Ora qui - forse - sarebbe il caso di far cadere non un rasoio, ma una mannaia di Occam per cominciare a scremare i bignami dalla storiografia scientifica... --Emanuele Mastrangelo (msg) 21:41, 16 ott 2008 (CEST)Rispondi

Pienamente d'accordo sulla tridimensionalità della frase (ed anche della sua multiambiguita') e sul fatto che la frase vada contestualizzata e non essere necessariamente in testa al paragrafo), ma sono più che convinto che la sua assenza renda mona la voce.
Bombacci sicuramente importante come figura, ma certamente un ingenuo e per fare investigazioni impeccabili non bisogna ne essere ingenui, ne tropo amici della vittima o dell'indiziato (e questo vale per Silvestri).
Frase autoassolutoria: si puo' anche suggerire il ricatto squadristico, ma a che pro pronunciare a voce alta la propria vulnerabilita' rischiando di dare il destro ad una nuova azione?
Delitto per sbaglio; ne son convinto anch' io, ma non per sabotare l'azione politica, ma per eccesso di zelo o fanatismo e errata interpretazione del pensiero o dell'azione o di qualcosa detta o riferita come detta o pensata del capo.
Detto questo penso si possa iniziare a vedere coem sistemare il paragrafo. --Bramfab Discorriamo 11:49, 17 ott 2008 (CEST)Rispondi

Dunque, il problema della pluralità delle tesi e di un'eventuale rasoiata su di esse è strettamente legata all'enciclopedicità di Wiki: se dovessi fare io un libro su Matteotti chiaramente destinerei Canali e Tranfaglia al ruolo che meritano secondo il mio punto di vista (ovvero citazione per beneficio d'inventario), e non citerei neppure certune fruste teorie su Mussolini mandante diretto. Però qui dobbiamo fare una voce enciclopedica, e pertanto occorre dar conto di tutte le - numerose - teorie su come siano andati questi fatti, fermo restando che ce ne sono alcune definitivamente dimostrate come fantascientifiche.

Alchè - ripeto - come NON esperto della questione Sinclair Oil, non me la sento di mettermi a fare un vaglio su cosa sia "fantastoria" e cosa non lo sia su questo argomento, che quindi lascerei, previa premessa che trattasi di ipotesi di questo o quell'autore (magari evitando però velenose insinuazioni che vorrebbero far passare per cretino o bugiardo chicchessia, anche se non ne condivido le tesi).

Per quanto riguarda le citazioni interne, dunque, se vogliamo rimettere quella frase, rifacciamo proprio tutto il capitoletto sul discorso del 3 gennaio (e forse sarebbe il caso di trovare anche l'altro discorso importante, quello tenuto subito dopo il rapimento, quando ancora non si sapeva che Matteotti era morto). Però facciamo un lavoro serio, senza citare robetta da digesto, bignami o pamphlet di partito di quart'ordine: basiamoci sulla letteratura più specifica in materia e più blasonata. Che ne dici?

Bombacci e Silvestri hanno un fondamentale: entrambi erano nemici di Mussolini (anche se Bombacci dichiarò di essere sempre stato convinto dell'innocenza di Mussolini, anche quando era ancora antifascista) e poi si convinsero del contrario (Bombacci - fra l'altro - a spese della sua pelle. Se si faceva i cavoli suoi moriva nel suo letto). Ovviamente va specificato che il loro punto di vista può essere stato influenzato dal fatto che avevano avuto accesso alle carte di Mussolini (come a dire: hanno sentito una sola campana) e tuttavia non essendo i due cretini, avranno anche loro fatto le debite tare all'archivio del duce, no? Non mi sembravano tipi da farsi plagiare.

Un vero e proprio "convitato di pietra" in questa voce è Matteo Matteotti, che io ho citato un paio di volte di sfuggita, ma che meriterebbe un po' più di spazio, non foss'altro perchè la sua interpretazione è stata ghettizzata con un imbarazzo impressionante dall'intellighenzia (non potevano accusarlo di filofascismo, non potevano attaccarlo sul privato, molto meglio farlo passare sotto un assordante silenzio: è la censura dei tempi moderni: parla parla tanto nessuno t'ascolta). Sarebbe forse il caso di andarsi a prendere un po' di materiale scritto da lui e darne conto.

Sulla frase di Mussolini, beh, la disse a persone di cui si fidava, anche i dittatori hanno bisogno di un refugium peccatorum!!

Sulla matrice del delitto, credo che si siano accumulate più motivazioni: spesso la storia procede per convergenze inconfessabili più che per vere congiure (e mi viene in mente JFK, ammazzato dall'alleanza inedita di mafia, razzisti e CIA che si era cagata sotto quando il presidente aveva portato il mondo a un pelo dalla guerra atomica). Secondo me - ma parlo a naso, per quel poco che so - l'ipotesi più plausibile è fra una convergenza di interessi fra i tangentari stranieri e l'ala estremista del PNF, i primi decisi a rubare a Matteotti le carte e a dargli una "lezione" e i secondi - tramite la "lezione" - creare uno scandalo tale che Mussolini avrebbe dovuto rinunciare ad ogni ipotesi d'alleanza con CGL e socialriformisti, ovvero una "svolta a sinistra".

Alla fine andò male proprio ai secondi, poichè mettendo Mussolini all'angolo lo obbligarono al colpo di mano del 3 gennaio che non fu solo la fine dell'opposizione antifascista ma anche e soprattutto di quella fascista estremista: in tal senso il discorso del 3 gennaio a leggerlo bene non è tanto un avvertimento alle opposizioni antifasciste quanto un vero e proprio altolà allo squadrismo di destra per fargli capire chi fosse il re della jungla. E' un po' la storia del Re Travicello (e un bell'esempio di eterogenesi dei fini...). --Emanuele Mastrangelo (msg) 13:02, 17 ott 2008 (CEST)Rispondi

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