Discussione:Giudice del lavoro

Ultimo commento: 3 anni fa, lasciato da 151 cp in merito all'argomento Sistemazione e spostamento

Sistemazione e spostamento modifica

Ho risistemato la voce.Questo commento senza la firma utente è stato inserito da 5.90.245.117 (discussioni · contributi).

Non hai sistemato nulla. La voce tratta del "giudice del lavoro", non del tribunale, che è solo uno dei gradi in cui si articola questa sezione giurisdizionale specializzata.--Plink (msg) 23:05, 11 giu 2020 (CEST)Rispondi
Appunto, è una sezione di un tribunale ordinario. "Giudice del lavoro" è una espressione alquanto generale e imprecisa, perchè è presieduta da giudici ordinari della magistratura italiana. --5.90.245.117 (msg) 23:21, 11 giu 2020 (CEST)Rispondi
Niente affatto, la dizione "tribunale del lavoro" non esiste, tecnicamente si parla invece proprio di "giudice del lavoro" quale sezione di tribunale (giudice unico in funzione di giudice del lavoro), di corte di appello e presso la corte di cassazione.--Plink (msg) 01:49, 12 giu 2020 (CEST)Rispondi

Buongiorno, dunque formalmente si parla di sezione lavoro di un tribunale ordinario come riportato dal sito laleggepertutti.it quindi credo si possa intitolare la voce tribunale del lavoro. --Birrezza (msg) 08:38, 12 giu 2020 (CEST)Rispondi

Non penso proprio. A parte che la stessa fonte che citi - fonte comunque non tecnica, ma solo divulgativa - ne parla come "giudice del lavoro", ho cercato di spiegarti che la voce va definita così perché si occupa di un giudice la cui competenza si articola per tutti i gradi di giudizio. Non so che studi tu abbia fatto e che preparazione tecnica hai, ma mi sembra che non abbia ben chiari alcuni concetti processuali fondamentali. La sezione lavoro del Tribunale è competente per il primo grado, la sezione lavoro della Corte d'appello per il secondo, e infine c'è il controllo di legittimità da parte della sezione lavoro della Corte di cassazione: secondo la tua "logica", dovremmo scrivere una voce per "tribunale del lavoro" (definizione che, ripeto, non esiste), un'altra per "corte d'appello del lavoro", e un'altra ancora per "corte di cassazione del lavoro"... cioè una follia. Ora ti ho spiegato per bene perché la tua modifica è del tutto errata. Non insistere.--Plink (msg) 13:59, 12 giu 2020 (CEST)Rispondi

Non è una questione concettuale ma di terminologia e di precisione nell'esposizione, credo, ad ogni modo trovo più consono cge la voce venga intitolata tribunale del lavoro. --37.159.99.215 (msg) 16:21, 14 giu 2020 (CEST)Rispondi

Infatti penso anch'io che sia meglio parlare di tribunale del lavoro quale sezione competente di un tribunale ordinario, piuttosto che parlare genericamente di "giudice del lavoro". --Birrezza (msg) 17:25, 14 giu 2020 (CEST)Rispondi

Quello che "trovi" tu è irrilevante, anche se usi altri ip, perché non conosci la materia e lo dimostri con quello che ti ostini a scrivere qui, senza fornire la minima argomentazione. "Tribunale del lavoro" è una tua definizione, la voce tratta del "giudice del lavoro" quale giudice specializzato dal primo grado al controllo di legittimità. Questo è uno degli n esempi che puoi trovare: leggi l'art. 24, così forse capisci e ti fermi prima di essere considerato problematico.--Plink (msg) 19:27, 14 giu 2020 (CEST)Rispondi
La dizione corretta è "giudice del lavoro": il "tribunale del lavoro" non ha alcun referente normativo, mentre esistono il tribunale in funzione di giudice del lavoro (art. 413 c.p.c.) e la Corte d'appello in funzione di giudice del lavoro (art. 433 c.p.c.). Per contro, è espressamente menzionato il "tribunale fallimentare" (nella L.F.). È alle dizioni adottate dalla legge che occorre rifarsi. In generale, gli spostamenti vanno sempre calibrati. --151 cp (msg) 19:55, 14 giu 2020 (CEST)Rispondi
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