Discussione:Legge di Henry

Ultimo commento: 15 anni fa, lasciato da Aushulz in merito all'argomento Legge ricorsiva?
...da fare in Legge di Henry

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Bisognerebbe dire che la validità della legge di henry è ristretta a piccole pressioni e piccole concentrazioni, in quanto rappresenta la retta passante per l'origine tangente alla curva di equilibrio reale

Solitamente la legge di Henry è espressa con la relazione:

dove è la pressione parziale del gas, mentre è la frazione molare</math> dello stesso in soluzione. Inoltre, la costante di Henry è funzione della sola temperatura, almeno secondo l'enunciato originale dato alla legge. La dipendenza dal solvente dipende da deviazioni dall'idealità del comportamento del sistema. La validità della legge di Henry, infatti, si limita a gas con solubilità piuttosto bassa, a temperature non elevate, e a casi in cui siano assenti fenomeni di reazione tra solvente e gas. Se queste ipotesi non sono soddisfatte, si dovrà modificare la legge in modo da considerare lo scostamento del sistema dall'idealità.

--Alberto P. 21:20, Ago 7, 2005 (CEST)

Legge ricorsiva? modifica

Così com'è formulata in questa pagina (nella pagina inglese è formulata diversamente...), la legge è ricorsiva. La pressione di un gas in un liquido (a cui si fa riferimento nella formulazione italiana) è definita a partire dalla legge di Henry, quindi di certo non può essere utilizzata per la sua formulazione!

E in ogni caso la formula dice una cosa diversa. Essa, infatti, uguaglia una pressione (la pressione a cui si trova il gas nella fase aeriforme, che è una grandezza ben definita) ad una quantità di gas disciolta nel liquido moltiplicata per un coefficiente (che, tra l'altro, mette a posto le dimensioni). Anche la "quantità di gas disciolta" è una grandezza ben definita anche "prima" della legge di Henry (ossia senza farne uso). Diversamente dalla "pressione di un gas in un liquido", che non può essere definita se non utilizzando la legge di Henry.

In altre parole ancora, la formulazione italiana non è altro che una tautologia, che può al più servire a definire, per tautologia appunto, il concetto di pressione di un gas in un liquido.

Non ho letto bene le voci e non ho visto le incongruenze. Comunque la pressione di un gas non è definita a partire dalla legge di Henry, ma è il contrario. Se viene detto da qualche parte, è un errore. Per il resto mi sembra che l'utente qui sopra ha le idee un po' confuse: il fatto che il coefficiente "mette a posto le dimensioni" è naturale: i coefficienti in molte leggi hanno delle proprie dimensioni, specialmente in quelle di tipo sperimentale, come è la legge di Henry. Appena ho un po' di tempo darò una lettura alla voce. --Aushulz (msg) 01:27, 13 apr 2009 (CEST)Rispondi


Mi scuso innanzitutto per non aver firmato il mio precedente intervento.

Venendo alla questione, credo che oltre a non aver letto bene le voci e notato le incongruenze, Aushulz non abbia letto con attenzione nemmeno il mio commento. Non ho affatto affermato che la pressione di un gas (tout court) sia definita a partire dalla legge di Henry, ci mancherebbe, ma che lo è la pressione di un gas in un liquido. Come altro definirebbe questo concetto Aushulz se non facendo riferimento alla legge di Henry? Per misurare la pressione di un gas in un liquido non si mette un manometro nel liquido (ovviamente) ma nella fase aerea a contatto col liquido, all'equilibrio, misurando così la pressione (vera) di quel gas (supponiamo per semplicità che non faccia parte di un miscuglio gassoso, ma che sia presente solo il gas in questione). Nel fare questo si sta utilizzando la legge di Henry, che assicura la necessaria proporzionalità affinché questa operazione possa essere considerata lecita.

E poi: è ovviamente possibile che io sia in errore, ma il fatto che il coefficiente sia dimensionale è perfettamente naturale anche per me. Anzi! Il motivo per cui l'ho osservato (senza lo stupore che sembra attribuirmi Aushulz) è solo per evidenziare che essendo il coefficiente dimensionale, la grandezza per cui esso va moltiplicato non può avere le dimensioni di una pressione (e infatti è una frazione molare), contrariamente a quanto affermato dall'enunciato italiano. In altri termini l'osservazione che il coefficiente è non adimensionale "dimostra" che l'enunciato italiano è sbagliato. Ecco perché l'ho evidenziato. E davvero senza alcuno stupore. --ßlue (msg) 21:07, 13 apr 2009 (CEST)Rispondi

@ßlue: Avevo frainteso. A quanto pare sei abbastanza preparato sull'argomento. Ho inserito una sezione "da fare" dove puoi inserire in maniera schematica gli interventi da effettuare sulla voce, oppure puoi modificare la voce tu stesso. --Aushulz (msg) 00:08, 14 apr 2009 (CEST)Rispondi

Temperatura. modifica

Scusate, non sono un fisico ma la legge di Henry non dovrebbe prendere in considerazione la temperatura ?

Per es: http://www.chimicamo.org/stechiometria/legge-di-henry-esercizi-svolti.html

dice chiaramente e correttamente che:

La legge di Henry stabilisce che, a temperatura costante, la quantità di un determinato gas che si scioglie in un determinato volume di un dato liquido è direttamente proporzionale alla pressione parziale del gas in equilibrio con il liquido.

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