Discussione:Maurice Merleau-Ponty

Ultimo commento: 4 anni fa, lasciato da InternetArchiveBot in merito all'argomento Collegamenti esterni modificati
Questa voce rientra tra gli argomenti trattati dai progetti tematici sottoindicati.
Puoi consultare le discussioni in corso, aprirne una nuova o segnalarne una avviata qui.
Filosofia
Biografie
ncNessuna informazione sull'accuratezza dei contenuti. (che significa?)
ncNessuna informazione sulla scrittura. (che significa?)
ncNessuna informazione sulla presenza di fonti. (che significa?)
ncNessuna informazione sulla presenza di immagini o altri supporti grafici. (che significa?)


«In questo senso, e anche sul carattere morale della percezione, sono richiamate le radici emersoniane e nicciane della fenomenologia.»

Questo mi sembra alquanto discutibile e mi farebbe piacere vedere qualche fonte che corrobori un'affermazione del genere. Le radici della fenomenologia di Merleau-Ponty affondano in Edmund Husserl, quelle di Husserl nella Scuola di Brentano. Emerson e Nietzsche, per quanto ne sappia, c'entrano ben poco. Sarei lieto di rivedere i mie dubbi in alla luce delle fonti su cui si basa questa affermazione. Cat 14:34, 12 dic 2006 (CET)Rispondi

risposta modifica

Dire "richiamano" (in senso contenutistico), non implica necessariamente un effettivo legame storico (che tuttavia potrebbe pur sempre esserci, attraverso Heidegger-Nietzsche). Probabilmente però, sì, avrei dovuto dire, di "certa fenomenologia" (come quella di Heidegger), forse non della fenomenologia di Husserl, anche se ci sono fonti che avallano per lo meno l'associazione dei nomi di Nietzsche e Husserl, come questa:

http://cat.inist.fr/?aModele=afficheN&cpsidt=16764452 Titre du document / Document title De Nietzsche à Husserl. La phénoménologie comme accomplissement du projet philosophique nietzschéen Auteur(s) / Author(s) VIOULAC Jean ; Résumé / Abstract En dépit des différences de forme et de style, la phénoménologie de Husserl et la philosophie dionysiaque de Nietzsche relèvent d'un même projet fondamental. À l'époque de l'accomplissement de la téléologie occidentale, Nietzsche et Husserl portent en effet le même constat de faillite sur la rationalité européenne et engagent un même travail généalogique qui identifie l'origine de cette catastrophe dans le manquement inaugural de la vie par la fondation grecque de la rationalité. Le projet philosophique consiste alors tout entier en une refondation du sens sur son origine perdue, et prend la forme d'une ontologie de la vie. L'inachèvement de l'oeuvre chez l'un et chez l'autre doit cependant remettre en question cette voie. Mais il faut alors constater que Nietzsche lui-même renonce à l'élaboration d'une ontologie et, en s'émancipant de la norme même du savoir, donne comme tâche à la pensée de l'avenir celle d'une incarnation de la vérité.

E se fonti come queste sono sulla giusta via, non mi è sembrato inopportuno citare anche Emerson, che fra l'altro influì a sua volta la fenomenologia pragmatica di William James.

Tutto questo mi sembra ancora piuttosto vago. Nella frase quotata si afferma che la fenomenologia (di Merlau-Ponty) abbia le sue "radici" in Emerson e Nietzsche. Questa è una affermazione ben precisa che va dimostrata o riformulata se si vuole dire qualcos altro. L'abstract che riporti si riferisce a similitudini nel pensiero di Nietzsche e Husserl (ma ne rimarca anche le profonde differenze metodologiche), ma ci dice ben poco su Nietzsche e Merleau-Ponty. Lo stesso vale per Emerson e James. Emerson influì su James, che influì su Husserl che influì su Merleau-Ponty ... mi sa che ci vorrebbe qualcosa di più preciso e diretto per corroborare quello che dici. Oltretutto, non direi che James stesso sia stato un fenomenologo, perlomeno non in senso Husserliano. Riguardo al "carattere morale della percezione" in Merleau-Ponty e Nietzsche, ci sarebbe ben altro da citare (e.g. David Schenck "Merleau-Ponty on Perspectivism, with References to Nietzsche" in PPR, Vol. XLVI:2, 1985), ma si tratta di similarità marginali, senza gran risalto e certamente non autorizza a parlare di "radici" IMHO. Ed Emerson non c'entra poi molto, credo. Cat 17:50, 12 dic 2006 (CET)Rispondi


Nella frase quotata si afferma che la fenomenologia (di Merlau-Ponty) abbia le sue "radici" in Emerson e Nietzsche.

No, non si afferma questo. Vi si afferma che Merleau Ponty, con le sue riflessioni sul primato della percezione richiama, rievoca, le radici emersoniane e nietzscheane della fenomenologia (in generale, non quella di Merleau-Ponty, per cui alcune delle tue osservazioni successive perdono parte del loro senso).

Questa è una affermazione ben precisa che va dimostrata o riformulata se si vuole dire qualcos altro.

Non penso che sia un riferimento vago, perché si riferisce a un aspetto preciso del pensiero di M.P. ed Emerson, in particolare. Su questo stesso aspetto si è soffermato anche Stanley Cavell (Cities of Words, 2004) commentando l'idea della percezione come attività in Emerson, di contro agli empiristi. Riformulo e aspetto i tuoi commenti:

In questo senso, e anche per l’idea del carattere morale della percezione, appare rievocata la posizione di Emerson, con la sua etica della percezione come realtà attiva e già intrinsecamente morale.

La frase riformulata secondo me rendo molto meglio l'idea di quello che vuoi dire. La storia delle "radici" mi ha alquanto fuorviato. Sarebbe perfetto se aggiungessi una citazione o un riferimento a Cavell in una nota (vedi sotto). Cat 20:42, 12 dic 2006 (CET)Rispondi
In questo senso, e anche per l’idea del carattere morale della percezione, appare rievocata la posizione di Emerson, con la sua etica della percezione come realtà attiva e già intrinsecamente morale.[1]
La nota si inserisce così: <ref>Vedi Stanley Cavell ''Cities of Words: Pedagogical Letters on the Register of the Moral Life'' (Cambridge: Harvard University Press, 2004), p. ???, dove Cavell commenta l'idea della percezione come attività in Emerson, di contro agli empiristi.</ref>
A mio avviso il passaggio "Secondo Merleau-Ponty la percezione ha piuttosto una dimensione attiva in quanto apertura primordiale, innata e strutturale, al mondo della vita (cfr. Lebenswelt). In questo senso, e anche per l’idea del carattere morale della percezione, appare rievocata la posizione di Emerson, con la sua etica della percezione come realtà attiva e già intrinsecamente morale", nonostante il riferimento all'articolo di Cavell, rimane comunque poco plausibile. Il fatto che secondo Cavell vi sia una prossimità tra Merleau-Ponty ed Emerson potrà anche essere interessante, ma certamente non degno di essere menzionato in una voce enciclopedica. L'idea del "carattere morale della percezione" in Merleau-Ponty, sinceramente, faccio fatica a vederla espressa in forma tematica. Vi sono autori che vanno in questa direzione (ad esempio David M. Levin), ma si tratta di interpretazioni molto sofisticate e non certo consensuali. Davide Scarso (msg) 12:27, 11 mar 2009 (CET)Rispondi

Note e riferimenti modifica

  1. ^ Vedi Stanley Cavell Cities of Words: Pedagogical Letters on the Register of the Moral Life (Cambridge: Harvard University Press, 2004), p. ???, dove Cavell commenta l'idea della percezione come attività in Emerson, di contro agli empiristi.

grazie

I corsi alla Sorbona modifica

"Come indicano gli appunti dei suoi corsi alla Sorbona"

I corsi alla Sorbona non sono documentati da appunti, ma da riassunti (résumés) redatti dagli studenti e approvati da Merleau-Ponty in vista della loro pubblicazione. Davide Scarso (msg) 12:53, 11 mar 2009 (CET)Rispondi

La voce del rapporto di Merleau-Ponty e le scienze è a dir poco imbarazzante. Le "Lezioni sulla Natura", "Il visibile e l'ivisibile", ma anche la "Fenomenologia della percezione" e "Struttura del comportamento", sono un continuo dialogo essenziale con le scienze: in particolar modo con la Biologia (il concetto di Umwelt, fondamentale per l'ontologia di Merleau-ponty, è presa da von Uexkull, biologo) ma anche con la fisica, sia quantistica che relativistica. Anche perché, come si potrebbe mai parlare di Soggetto/Oggetto se non nel problema dell'ontologia scientifica? Gli autori della tradizione cui fa riferimento M-P sono Kant e Descartes, cioè autori che avevano a cuore proprio il problema del valore ontologico della scienza. Inoltre, la critica che fa alla psicologia è proprio quella di rendersi scienza a tutti gli effetti, cioè essenzialmente fondata su una distinzione substanziale tra Psiche e Materia, cioè tra inesteso ed estensione. La parte del Linguaggio e dell'estetica in generale è conseguente ad una impostanzione principale a monte, cioè prettamente ontologica.

Relazione con Elisabeth Mabille modifica

Cito dalla pagina Simone de Beauvoir

"Nel frattempo l'amica Zaza si era fidanzata con un collega di università di Simone: Maurice Merleau-Ponty. Quest'ultimo apparteneva però a una famiglia cattolica della buona borghesia, e dell'unione extra-coniugale con Elisabeth nessuno era a conoscenza a La Rochelle, suo luogo di provenienza. Madame Lecoin minacciò di far scoppiare uno scandalo e Merleau-Ponty, impaurito, scappò, lasciando la ragazza sola e disperata. Era l'inverno; la giovane, fuori di sé per il dolore, trascorse una notte al gelo completamente nuda, morendo per la polmonite conseguente. Simone non perdonò mai Madame Mabille per l'accaduto."

Nella pagina di Merleau-Ponty non si fa menzione alcuna di questo fatto, è veritiero oppure no? Madame Lecoin chi sarebbe ? La moglie di lui? Immagino che sulla pagina di un filosofo questo episodio venga derubricato a pettegolezzo, ma è morta una persona e mi pare strano insinuare qualcosa sul personaggio in un'altra pagina evitando di parlarne sulla pagina dell'interessato.--S.vecchiato (msg) 13:34, 20 mar 2019 (CET)Rispondi

Madame Lecoin era la madre di Zaza (Elisabeth Lacoin); Merleau-Ponty, nato nel 1908, non era sposato. Vedere: Zaza Amie de Simone de Beauvoir 1907-1929 : Correspondance et carnets de Elisabeth Lacoin, Parigi, L'Harmattan, 2004.

"Mabille" è il nome del personaggio nei Mémoires d'une jeune fille rangée di Simone de Beauvoir. Ontoraul (msg) 15:07, 20 mar 2019 (CET)Rispondi

Collegamenti esterni modificati modifica

Gentili utenti,

ho appena modificato 1 collegamento esterno sulla pagina Maurice Merleau-Ponty. Per cortesia controllate la mia modifica. Se avete qualche domanda o se fosse necessario far sì che il bot ignori i link o l'intera pagina, date un'occhiata a queste FAQ. Ho effettuato le seguenti modifiche:

Fate riferimento alle FAQ per informazioni su come correggere gli errori del bot.

Saluti.—InternetArchiveBot (Segnala un errore) 10:24, 11 giu 2019 (CEST)Rispondi

Ritorna alla pagina "Maurice Merleau-Ponty".