Discussione:Papa Stefano (eletto)

Ultimo commento: 9 anni fa, lasciato da Sentruper in merito all'argomento Sulla necessità della consacrazione episcopale

Immagine di Papa StefanoII modifica

Salve, volevo proporre di cambiare l'immagine di papa Stefano II; quella che avete messo non è di Stefano II, infatti, ma di Stefano III (752-757). In San Paolo fuori le Mura non esistono ritratti di Stefano II. Proporrei di mettere quest'immagine nella voce che le appartiene, su Stefano III, sistemandola sopra l'immagine del ritratto della donazione di Pipino. Su Stefano II propongo l'immagine che appartiene ad un libro illustrato sui Papi del 1927, e si riferisce proprio a Stefano II (anche se è messa alla voce Stefano III perché questo sito non considera Stefano II papa). L'ho presa dal sito www.tuttipapi.it e l'autore autorizza l'uso delle sue immagini purché se ne citi la fonte. Io ce l'ho ma non so come metterla in questa voce di wikipedia. Cordiali saluti, Claudio

  • Correggo quanto scritto su Gregorio XI - Vicedomino de' Vicedomini, poichè l'esistenza di questo cardinale è un fatto certo, quindi non classificabile come leggendaria, come è stato scritto nel testo, e la sua partecipazione al conclave e la sua elezione, sono rintracciabili in fonti coeve. Giustamente invece non sono provate le due elezioni del Cardinale Siri, per questo, in tal caso, è opportuno usare i verbi al condizionale. Lotharius
    • Nel testo la nota su Gregorio XI - Vicedomino de' Vicedomini, rimandava a Gregorio XI - Roger de Beaufort, quindi ho ritenuto opportuno correggerla.
      • Tranquillo Claudio, l'immagine è giusta, è che estromettendo Stefano II dagli elenchi papali, negli album fotografici i ritratti papali da Stefano II in poi non sono stati usati per i Papi corrispettivi giusti, ma per gli Stefano con il numerale in più, es. il medaglione di Stefano II per indicare Stefano III, il medaglione di Stefano III per indicare Stefano IV, etc, fino al medaglione di Stefano IX usato per indicare Stefano X, mentre quello di Stefano X, non associato più a nessuno, negli elenchi viene usato per indicare uno di quei Papi per cui non fu mai fatto un medaglione nella Basilica di San Paolo, per esempio Leone VIII.
        • Avete commesso un errore. Il ritratto papale che avete messo per Stefano II in realtà apparteneva proprio a Stefano Eletto, perché quando furono rifatti i medaglioni papali nella Basilica di San Paolo Fuori le Mura, Stefano Eletto era considerato Papa come Stefano II, e il ritratto qui messo è proprio il suo, Stefano II (III) ne ha un altro. Ma leggendo questa pagina di discussione vedo che quest'equivoco era già stato chiarito, quindi perché avete commesso quest'errore se già lo sapevate?

a nota 3 QUALCUNO HA SCRITTO CHE PAPA ADRIANO V NON ERA NEANCHE SACERDOTE. PER0' LA VOCE "ADRIANO V" DI WIKIPEDIA DICE TUT'ALTRO. QUALCUNO CORREGGA. GRAZIE, DINO

Sulla necessità della consacrazione episcopale modifica

In realtà si può assistere ad una sostanziale continuità di impostazione sul tema da parte del diritto canonico nel corso dei secoli (fin dall'alto medioevo), ritenendosi come elemento indefettibile e comunque sufficiente per la provvista canonica della sede petrina la mera consacrazione episcopale, ossia la ricezione del più alto grado dell'Ordine Sacro; l'incoronazione papale NON costituisce ovviamente la ricezione di un "quarto" grado dell'Ordine Sacro (quello del "papato"), ma solo l'ulteriore riconoscimento formale del primato di giurisdizione che nella Chiesa cattolica riveste il Vescovo di Roma in quanto successore di Pietro, principe degli apostoli. Diversi invece sono stati gli orientamenti nella cronologia ufficiale in merito a usare come data di inizio del pontificato, quella (necessaria) di consacrazione episcopale o quella (successiva, NON necessaria e quindi eventuale) dell'incoronazione papale. Il Concilio Lateranense III indetto da Alessandro III (XII secolo) non fece altro che ribadire quanto sostenuto anche in precedenza, ossia che fosse sufficiente per la provvista canonica della sede romana (come per quella di ogni altra diocesi), NON LA MERA ELEZIONE, MA LA CONSACRAZIONE EPISCOPALE. I quattro esempi citati nella voce di Wikipedia non sono conferenti con la diversa tesi in essa prospettata: ad esempio Celestino IV (Papa dal 1241) era già stato vescovo di Sabina dal 1238, mentre Urbano VII (Papa dal 1590) era già stato arcivescovo di Rossano dal 1553. Lo stesso Giovanni XIV, Papa dal 983 (quindi ben prima del Concilio Lateranense III, che avrebbe operato una modifica della disciplina canonica - tesi erronea -) era già stato vescovo di Pavia dal 971. Infine, per quanto riguarda Adriano V, dobbiamo ricordare che la prassi della Chiesa cattolica prevede (nel caso il Papa neoeletto non sia già vescovo) una serie di cerimonie distinte, prima quelle necessarie di consacrazione nei vari gradi mancanti dell'Ordine Sacro (diaconato, presbiterato, episcopato) e infine quella eventuale di incoronazione papale (cfr. tra i tanti, i Papi Leone X nel 1513 e Clemente XI nel 1700). Adriano V nel 1276, d'intesa col Sacro Collegio, rinviò ad altra data tali cerimonie; il fatto però che la validità del suo Pontificato (successivo al Lateranense III) non sia mai stata contestata, ha fatto ritenere a numerosi storici della Chiesa che almeno la consacrazione episcopale sia ritualmente avvenuta (anche in carenza di riscontri documentali più puntuali). Infine si consideri quanto ribadito dal Codice di diritto canonico adottato nel 1983, al canone 332 § 1: "Il Romano Pontefice ottiene la potestà piena e suprema nella Chiesa CON L'ELEZIONE LEGITTIMA, DA LUI ACCETTATA, INSIEME CON LA CONSACRAZIONE EPISCOPALE. Di conseguenza, l'eletto al sommo pontificato che sia già insignito del carattere episcopale ottiene tale potestà dal momento dell'accettazione. Che se l'eletto fosse privo del carattere episcopale, sia immediatamente ordinato Vescovo". E questo non solo in punto di diritto, essendo coerente anche con la concezione teologica cattolica alla base della cd. successione apostolica, secondo cui la pienezza del ministero episcopale (per tutti i Vescovi, in primis anche per il vescovo di Roma) si ottiene solo con l'imposizione delle mani e l'effusione dello Spirito Santo da parte degli altri membri del collegio episcopale, successori degli apostoli. Come controprova, si ricordi il tenore del canone 1382 secondo cui "Il Vescovo che senza mandato pontificio consacra qualcuno Vescovo e chi da esso ricevette la consacrazione, incorrono nella scomunica latae sententiae riservata alla Sede Apostolica". Anche nel caso dell'elezione irregolare di un Vescovo - compiuta senza mandato pontificio, rompendo così la necessaria comunione che deve esistere tra ogni diocesi locale e la Santa Sede -, la consacrazione rimane valida, ossia l'ordinato è comunque Vescovo in quanto ha ricevuto la pienezza del ministero con l'imposizione delle mani da parte di un altro Vescovo, anche se poi entrambi vengono scomunicati per la loro violazione del diritto canonico (in tal senso si consideri anche l'articolo 78 della Costituzione apostolica "Universi dominici gregis" che ritiene comunque sanata l'elezione papale inficiata dal crimine della simonia). CONDIZIONE NECESSARIA E SUFFICIENTE PER PAPI E VESCOVI ERA, E' E SARA' LA CONSACRAZIONE EPISCOPALE

Parliamone modifica

«Il conferimento o collazione degli uffici ecclesiastici deve avvenire mediante la provvisione o provvista canonica, che è l'atto della competente autorità ecclesiastica, con il quale un chierico è preposto a un ufficio (can. 147).»

Ho riportato questa citazione perché non sapevo cosa fosse la provvista canonica. Una domanda: nella voce c'è scritto chiaramente che Stefano "non è considerato nella lista dei papi della Chiesa cattolica a causa della sua mancata consacrazione: per questo la numerazione dei suoi successori riprende talvolta con lo stesso nome e numero". È vero o è falso? In secondo luogo: è un'informazione verificabile in un sito web ufficiale?--Sentruper (msg) 11:57, 15 lug 2014 (CEST)Rispondi

L'Annuario Pontificio cartaceo in mio possesso, nella lista dei papi (ed. 2006, p. 11*), riporta, alla voce Papa Stefano II (III) (scritto così), la seguente nota:

«Alla morte di Zaccaria fu eletto il prebitero romano Stefano; ma, essendo morto quattro giorni dopo, e prima della sua consecratio, che secondo il diritto canonico del tempo era il vero inizio del pontificato, il suo nome non si trova registrato nel Liber Pontificalis né in altri cataloghi dei Papi.»

Questo Stefano electus non compare nella lista dei Papi del suddetto Annuario Pontificio e, da quanto scritto, anche i suoi contemporanei non l'hanno mai considerato vescovo di Roma e Papa.--Croberto68 (msg) 11:57, 17 lug 2014 (CEST)Rispondi
P.S. Aggiungo che l'utente anonimo, ben documentato, dice il vero: senza la consacrazione episcopale questo Stefano non è stato vescovo di Roma e dunque nemmeno papa. Mi sembra questo il motivo per cui è escluso dalle liste dei papi, come spiega la nota dell'AP.--Croberto68 (msg) 12:00, 17 lug 2014 (CEST)Rispondi
Chiarito che non compare nelle liste dei papi (anche nel sito vaticano.va non è citato nella Lista dei Papi), allora Stefano eletto non è il successore di Papa Zaccaria, che diventa invece Stefano II (III). Ho fatto le modifiche nelle voci Papa Zaccaria e Papa Stefano II, dove ho cambiato il nome, rispettivamente, del successore e del predecessore. Rimangono due domande:
A mio avviso, qs "Stefano eletto" non è mai stato papa, per cui tutto ciò che nella voce si riferisce a lui come papa andrebbe eliminato; ma è opinione personale. Circa la frase che proponi, per me va benissimo.--Croberto68 (msg) 08:41, 18 lug 2014 (CEST)Rispondi
  Fatto--Sentruper (msg) 15:40, 18 lug 2014 (CEST)Rispondi
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