Discussione:Perifrasi progressiva

Ultimo commento: 10 anni fa, lasciato da Pequod76 in merito all'argomento Fonti

Fonti

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Un anglicismo sintattico? Appunto qui due fonti:

  • Cortelazzo
  • Monica Berretta, Morfologia, in Introduzione all’italiano contemporaneo. Le strutture, a cura di Alberto Sobrero, Roma-Bari, Laterza, 1993, pp. 193-245 (p. 220).

pequod76talk 01:01, 11 dic 2013 (CET)Rispondi

E anche questo, in generale: treccani. pequod76talk 01:11, 11 dic 2013 (CET)Rispondi
La perifrasi progressiva, in base alle mie letture, gode di uso in espansione a causa dell'influsso dell'adstrato inglese, anche se a me personalmente non sembra evidente. In questa sua dimensione diacronica, la perifrasi segue sviluppi opposti rispetto all'uso del gerundio nella subordinazione implicita classica tanto amata da Boccaccio (non avendo denari, egli non sapeva dove andare): questa struttura risulta infatti in regresso. Ma al momento non ricordo dove ho letto la teoria dell'influsso inglese. Definire la perifrasi progressiva un anglicismo tout court mi pare cmq esagerato, dato che la perifrasi italiana è attestabile da secoli, anche con il verbo essere. Cortelazzo - vedendo le sue conclusioni - tende a rispondere alla questione dell'anglicismo in maniera negativa, sottolineando invece gli sviluppi autonomi dell'italiano. Proporrei di tematizzare l'anglicismo in voce usando le fonti che hai elencato. Sarebbe anche possibile scrivere il tutto come semplice ipotesi e lasciare in sospeso la risposta --LucaLuca 12:30, 11 dic 2013 (CET)Rispondi
Sì, concordo. Di fatto ho scorto appena l'abstract di Cortelazzo ed egli è molto chiaro nel supportare lo sviluppo "endogeno". Siccome mi sembrava interessante ho preso l'appunto. Grazie per il commento. :-) pequod76talk 15:42, 11 dic 2013 (CET)Rispondi
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